Ex Enal verso la rinascita: speriamo sia davvero la volta buona
Sopralluogo del sindaco, fine lavori nel 2025, si pensa ad uno spazio culturale polifunzionale
Prosegue il cantiere, aperto ormai da un paio d'anni, per la riqualificazione dell'ex Cinema Astra, nel complesso ex Enal. Martedì 12 novembre 2024, è stato fatto il punto della situazione. Il sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, ha effettuato un sopralluogo nella struttura degli anni Trenta è oggetto di un importante intervento di recupero che si concluderà nella primavera 2025.
L'avanzamento del cantiere
Il cantiere coinvolge circa 4.000 metri quadri e ha come obiettivo restituire la struttura alla città rendendola polifunzionale. Nessuna area è esclusa: dal seminterrato (ampio circa 800 metri quadri) dove c’è la vecchia palestra, al piano rialzato (600 mq) con l’ingresso caratterizzato dagli alti soffitti fino al primo piano (360 mq) dove sono stati recuperati gli affreschi di circa 90 anni fa. Gli operai stanno “rivitalizzando” il palco, la platea e galleria dove saranno posizionati i nuovi seggiolini.
Insieme al primo cittadino c’erano l’assessore al Bilancio e ai Lavori Pubblici, Massimo Simion, l’assessore al Patrimonio e Commercio, Stefano Pasquino, il dirigente del settore Cultura, Margherita Crosio, il tipografo Pierluigi Chiais e Bruno Niemen.
Questi ultimi hanno proposto al Comune la realizzazione di progetti all’interno dell’ex Enal: Chiais vorrebbe esporre gran parte del suo archivio che affonda le radici in secoli di storia; Niemen è interessato all’installazione permanente di costumi d’epoca di burattini e a un’area per i suoi spettacoli.
Si sta ragionando sulla destinazione degli spazi
«Stiamo ragionando su come suddividere questo gioiello architettonico - anticipa Scheda -. La nostra intenzione è renderlo un punto di riferimento culturale di Vercelli, non solo con la realizzazione di spettacoli teatrali, mostre ma anche con l’esposizione dei cimeli sportivi che hanno caratterizzato la storia cittadina».
Nota redazionale: A tal proposito va detto che non si tratta di un'assoluta novità, già anni fa erano stati fatti dei progetti in merito con il concorso di associazioni e realtà cittadine e si era già ipotizzato di utilizzarne una parte proprio per salvaguardare la collezione Niemen.
L’assessore Massimo Simion sottolinea come «grazie al finanziamento per la Cultura di circa 3.500.000 euro stiamo riportando “in vita” il teatro da 270 posti che completerà dunque l’offerta cittadina e alleggerirà il Civico il cui calendario è sempre molto ricco. I lavori hanno permesso di eliminare le “contaminazioni” che sono state applicate nel corso dei decenni come - ricorda Simion - la moquette oppure la chiusura di alcune finestre che danno su via Aravecchia».
Stefano Pasquino evidenzia come «il recupero di un edificio come quello dell’Ex Enal, per metterlo al servizio della città, porta con sé numerosi vantaggi, in particolare in termini sociali. Si tratta - sottolinea l’assessore al Patrimonio e Commercio - di un intervento di riqualificazione urbana che mira a restituire vita e funzione a una struttura di valore storico e architettonico, permette di preservare l’identità culturale e l'estetica della città rispondendo ai bisogni locali e può favorire l’indotto economico della zona, attirando turismo, nuove attività commerciali e creando posti di lavoro legati alla gestione dello spazio riqualificato».
Speriamo sia la volta buona
Questo quanto comunicato dall'amministrazione comunale, speriamo che sia la volta buona, e per fortuna tutto lo fa sperare, che si possa finalmente arrivare a una conclusione di una riqualificazione di cui si parla ormai da più di un decennio. Nel 2014 terminò infatti una prima ristrutturazione, parziale, riferita al corpo centrale del palazzo con il salone degli affreschi.
Inizialmente fu prevista la successiva realizzazione di una risoteca, ma non se ne fece nulla. La prima riqualificazione non aveva comunque portato a termine le rifiniture e diversi interventi che erano da realizzare quando ci fosse stata effettivamente stata una destinazione d'uso. Per anni la struttura è rimasta di fatto abbandonata.
Ora il progetto è molto più ambizioso e sembra anche finalizzato meglio, l'augurio è che si possa concludere come auspicato dagli amministratori comunali.