Elezioni Politiche 2022: Sala esaurita per Paragone e i candidati Italexit
Al Palace Hotel affrontati i temi caldi, dalla pandemia alle bollette.
La sala convegni del Palace Hotel era al completo martedì 6 settembre, per la serata elettorale di Italexit con Gian Luigi Paragone che ha ripercorso in modo chiaro e appassionato i capisaldi del movimento: “Dobbiamo uscire dalla trappola dell’Unione Europea”, è stato uno dei punti più motivati da un ragionamento economico, sociale e politico molto apprezzato dai presenti.
Un movimento molto attivo sul territorio
L’incontro ha attirato militanti e simpatizzanti anche da altre zone del Piemonte ed è servito a presentare i candidati dei vari collegi piemontesi.
Ha fatto da presentatore, dando inizio ai lavori Alessandro Abbate, candidato di Casale Monferrato, un giovane che ha raccontato di come è arrivato a Italexit: “Ho visto che la nostra vita era peggiorata ma non c’era nessun partito che ci rappresentava. Siamo persone stufe di essere da un’Unione Europea che ha distrutto l’economia italiana”.
Prima dell’intervento del leader ha preso la parola Andrea Messano, che è il coordinatore provinciale di Italexit che prima ha ringraziato i collaboratori che hanno raccolto le firme “dovevamo raccogliere 60.000 firme in 15 giorni in tutta Italia, molti speravano che non ce l’avremmo fatta…” ed ha poi accennato al programma elettorale che è pieno di NO E di SI.
In cima alla sua lista Messano ha subito accennato alla richiesta di una commissione d’inchiesta parlamentare su covid e vaccini, uno dei “Sì”, di conseguenza i “No” a green pass e obbligo vaccinale.
Il rappresentante vercellese, candidato in lista per le politiche, ha passato in rassegna le principali proposte anti-sistema del partito, ma ha pure parlato della provincia. “Uno dei problemi più sentiti dagli agricoltori è la siccità, sono loro a chiedere micro-invasi e invasi dedicati da utilizzare come serbatoio d’emergenza” proposte anche sul fronte energetico: “In Valsesia si può puntare sull’idroelettrico, nella Bassa sulle Biomasse”. Attenzione anche alla situazione economica locale, accennata quando ha parlato del progetto di una tassazione al 15% per le imprese che producono “made in Italy”: “In questi anni il territorio ha perso industrie come Teksid e Magliola e tante altre aziende mai rimpiazzate”.
Ed ha concluso: “Vogliamo tornare padroni in casa nostra, richiamandosi al principio fondante del partito.
Il comizio di Paragone
Gian Luigi Paragone ha chiuso con il suo comizio la serata, un lungo ma lucido intervento che ha toccato un po’ tutti i punti del programma.
“Meloni, se vince, non potrà che continuare nello stesso sistema attuale. Il cui perno è il Colle” è stato il primo riferimento politico e uno dei motivi, per cui, secondo il movimento, i cittadini dovrebbero votare Italexit.
"Fare chiarezza su vaccini e green pass"
Il lungo discorso ha toccato in parte il capitolo covid e vaccini, ribadendo le posizioni ben chiare: fare chiarezza in modo reale sulla gestione della pandemia, sulla violazione dei diritti dei lavoratori che hanno comportato obbligo vaccinale e green pass, pagare gli arretrati a tutti quei lavoratori che sono stati costretti a stare a casa senza stipendio “solo perché hanno rifiutato un siero sperimentale”.
La lotta disperata degli imprenditori
La parte più stringente del discorso ha riguardato il caro bollette e la disperata situazione della piccola e media impresa. “Ma come fa un imprenditore a campare se non ha alcuna certezza su quanto pagherà di energia il prossimo mese, con le cartelle di Equitalia in arrivo, il rincaro delle materie prime che deve peraltro acquistare pagando subito, continuare a pagare gli stipendi e con un sistema bancario che gli chiede di rientrare e non gli fa nuovo credito. Alla fine tira giù la serranda, chiude il capannone”.
Più avanti nel suo discorso ha rilevato: "Alle multinazionali danno agevolazioni fiscali, ma ai nostri piccoli imprenditori non viene offerta una rete sociale che li aiuti a continuare", cosa che si può fare solo con lo scostamento di bilancio e più debito.
Dignità e libertà
L’ex giornalista televisivo è stato molto convincente nell’analisi delle cause macro-economiche, ha portato dei fatti chiari per dire che la tendenza all’identità digitale e riforme Colao, sono funzionali allo sfruttamento delle persone, che quando ci si affiderà a un mega algoritmo lo spazio di libertà e la dignità delle persone saranno solo un ricordo.
Anche perché "Il sistema vuole ridurre l'indebitamento pubblico, facendo però indebitare i cittadini".
Molto accorato, con diversi passaggi sottolineati da applausi. In definitiva, comunque la si pensi, è stato un comizio d’altri tempi nella forma, ma estremamente lucido e attuale nei contenuti.
Paragone ha concluso con un invito: “Chi voterà Italexit consegnerà una piccola pietra in più a Davide, da scagliare con la sua fionda contro Golia”, ribadendo la vocazione di “cane da guardia” del potere e di presenza dei cittadini in parlamento.