Elezioni amministrative a Borgo Vercelli: Demagistri all'attacco!
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del candidato sindaco della lista "Insieme per Borgo Vercelli"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del candidato sindaco della lista "Insieme per Borgo Vercelli"
Riceviamo e pubblichiamo dal candidato Sindaco alle prossime elezioni amministrative di Borgo Vercelli, Mario Demagistri.
“In data 17 Aprile 2016 è stata pubblicata una nota del Sig. Mino Vittone, nella quale vengono fatte alcune dichiarazioni, alle quali vorrei contrapporre le mie considerazioni, per metterne in rilievo il carattere contradditorio. Precisazione: nella sua nota, Vittone esordisce affermando che “Vista la situazione negativa creatasi con la rinuncia di fatto da parte dell'amministrazione eletta nel 2014…”. FALSO!! Assolutamente non ho rinunciato al mandato, ma ho deciso volontariamente di bocciare il Bilancio approvato da Filice !!! Cosa ben differente, anche se le conseguenze sono le stesse. Rinunciare vuol dire gettare la spugna, mentre ho deciso di bocciare il Bilancio 2014 causa le innumerevoli e gravi irregolarità che sono emerse e che hanno alterato gli avanzi di amministrazione 2012-2013-2014, così come mi sono state notificate dal neo assunto Responsabile di Servizio Finanziario (tutte queste note sono allegate alla delibera di Consiglio del 3 giugno 2015 e presenti sul sito del Comune). Non approvare il Bilancio 2014, è stato un atto di coerenza e una forma di tutela. Visto quanto emerso, l’approvazione poteva rendermi corresponsabile di decisioni prese da chi mi ha preceduto e che hanno generato debiti in una misura veramente considerevole. Per dare un quadro dello scenario in cui mi stavo muovendo, ecco un campionario di queste irregolarità: € 528.000 Sono i soldi del mutuo contratto per ristrutturare il cimitero di 650.000 euro, utilizzati per pagare Spese Correnti e mai ricostituiti, come ha detto la Corte dei Conti con la pronuncia 331 del 12 settembre 2013; € 454.000 E’ il disavanzo accertato dal Commissario Prefettizio, di cui 360.000 di crediti insussistenti, letteralmente cancellati con un colpo di spugna !!! (solo di IMU sono 260.000 euro): questo debito lo pagheremo in 30 anni, fino al 2044; € 81.000 I debiti fuori Bilancio accertati dal Commissario Prefettizio, di cui € 73.000 per i Servizi Sociali, il cui mancato inserimento a bilancio ha consentito di ottenere nel 2012 e nel 2013 un avanzo di amministrazione che altrimenti sarebbe risultato in disavanzo. Addirittura a fine 2014, ho utilizzato questo ipotetico avanzo di 47.000 € per pagare il peso pubblico, avanzo chiaramente non veritiero perché ottenuto non registrando una spesa di € 51.000; € 394.000 Sono gli Spazi Finanziari (ossia la quota di pagamenti che si possono effettuare, evitando così di sfondare il Patto di stabilità), spazi richiesti nel febbraio 2014 per pagare la ristrutturazione del cimitero ed evitare così sanzioni a carico del Sindaco e del Comune (così come vuole la normativa). Peccato che la legge prevede che questi spazi finanziari servano per “pagare debiti certi, liquidi ed esigibili dell’anno 2012”, mentre a Borgo sono stati chiesti e ottenuti nel febbraio 2014, per pagare la ristrutturazione del cimitero, lavori che nel momento della richiesta, dovevano ancora essere appaltati. € 53.000 E’ il totale delle fatture non registrate. Finito qui? Assolutamente no!! Nelle lettere che il responsabile finanziario mi ha inviato, cita tutta una serie di altre irregolarità, tra cui impegni di spesa senza creditore (risulteranno dopo il riaccertamento straordinario dei residui oltre 126.000 euro) e con codici SIOPE totalmente errati, affidamenti di incarichi senza la necessaria copertura e altro. Ma soprattutto, la mancata registrazione dei costi per i Servizi Sociali, ha consentito il rispetto dell’obiettivo del Patto di Stabilità, quando in realtà non sarebbe stato possibile ottenerlo. NB: per la cronaca, ci sono anche € 150.000 da restituire alla Regione Piemonte, in quanto il 17 marzo 2016 ha revocato un contributo ministeriale, perché in 10 anni Filice non è riuscito a finire i lavori di sistemazione della fognatura, appaltati da Balocco nel 2004, tre mesi prima il suo insediamento. Sommando il tutto, a oggi il debito reale certificato con atti ufficiali ammonta a oltre € 1.200.000. Ho voluto fare volontariamente questa premessa, per meglio far capire perché, le sue dichiarazioni sono palesemente contraddittorie. Contraddizione 1. Come appena ribadito, nel Consiglio Comunale del 3 giugno 2015 non mi sono dimesso, ma ho bocciato il Bilancio Consuntivo 2014, per le palesi irregolarità riscontrate. Ma in quel consiglio, anche la minoranza ha riconosciuto che questo bilancio non era a posto e non meritava di essere approvato !!!
Infatti, Vittone ha votato contro, mentre Filice e Iacaccia, dopo che per tutta la serata hanno negato l’esistenza di tutte le irregolarità che ho dettagliatamente elencato, si sono astenuti. Politicamente, cosa vuol dire astenersi? Vuol dire che anche loro non credevano alla sua totale regolarità. In pratica, si sono allineati con il giudizio dato dal sottoscritto. Anche il Segretario Comunale, si è rifiutato di dare il parere di regolarità tecnica (adempimento obbligatorio) in quanto, non ha accettato la mia decisione della settimana precedente, con la quale gli ho riaffidato la responsabilità del servizio finanziario (visto che era lui il responsabile quando si sono verificate molte di queste irregolarità), facoltà che la legge consente al Sindaco di applicare, senza necessità di una sua accettazione o di indennità. Il Segretario si è rifiutato di dare il parere, Vittone Filice e Iacaccia, nessuno ha espresso un solo voto favorevole, tutti erano uniformati con la mia decisione, ma secondo loro, Demagistri avrebbe dovuto approvare il bilancio perché dovevo continuare a governare, pretendendo così che fossi io a prendere una decisione contraddittoria, con tutti gli eventuali rischi che ne potevano derivare, anche quando tutti gli altri, nei fatti, dimostravano, come me, di non essere certi della sua regolarità !!! Mettetevi nei miei panni, voi al mio posto avreste approvato questo bilancio, vista tutta questa situazione? Contraddizione 2. “… sei un incapace, dovevi continuare…”. Questa è la principale accusa (e la più ridicola) che mi è stata mossa, in questo Consiglio da tutta la minoranza nel quale ho bocciato il bilancio 2014 e che sarà anche il loro cavallo di battaglia in queste elezioni. In tutte le amministrazione d’Italia, la minoranza accusa il Sindaco di incapacità e non passa giorno che ne chieda le dimissioni. Solo a Borgo Vercelli la minoranza, accusa il Sindaco di incapacità, ma gli viene chiesto di continuare. E’ una strano modo di concepire l’amministrazione Comunale; in pratica, chi è incapace deve continuare a governare, al contrario chi è capace deve andare a casa. Ragionamento che calza perfettamente con la gestione Filice, che ha generato come abbiamo visto, un debito di oltre 1.200.000 euro. Qual è la vera motivazione di questa accusa? Semplice, se avessi continuato avrebbero avuto buon gioco nel darmi la colpa, mentre ora non sanno più cosa inventarsi per giustificare tutti i debiti che la Corte dei Conti prima, Il Commissario Prefettizio dopo hanno riconosciuto. Anzi, non perdono occasione per lodare la Dr.ssa Attianese, per il buon lavoro svolto finora (ossia il riconoscimento di € 454.000 di disavanzo, € 81.000 di debiti fuori Bilancio e, notizia di questa settimana, altri € 66.000 di crediti di dubbia esigibilità, da ripianare con Bilancio di Previsione 2016). Contraddizione 3. Vittone propone un listone unico per “… garantire le azioni amministrative concrete, efficaci ed efficienti necessarie a risollevare il paese…” quindi riconosce che è stato Filice ad affossare il paese, non può essere certo addebitata al sottoscritto la responsabilità di questa situazione, visto che in anno non ho potuto fare tutti questi danni. Allora visto che Demagistri non accetta il listone, Vittone ritiene di appoggiare Filice, in quanto candidato ideale per “…garantire azioni amministrative concrete, efficaci ed efficienti necessarie a risollevare il paese…” In occasione delle elezione 2014, Vittone riteneva che la candidatura a Sindaco spettasse a lui e non a Iacaccia, ma non avendo trovato l’accordo con Filice, ha deciso di correre in proprio con una sua lista. Nella campagna elettorale non si è certo risparmiato nell’evidenziare come colui, che oggi è il suo alleato, ha gestito il paese nel peggiori dei modi. Ma a due anni di distanza la situazione non è cambiata; anzi alla pronuncia della Corte dei Conti, si sono aggiunti i debiti riconosciuti dal Commissario, che non solo ha certificato, ma ha anche notevolmente amplificato quanto andava sostenendo durante la campagna elettorale di due anni or sono. Perché oggi, davanti a questo scenario, Vittone ha completamente ribaltato il suo giudizio su Filice, al punto da ritenere che per “…risollevare il paese…” sia il candidato più idoneo per questa impresa? Cosa gli fa credere che il Sindaco che ha generato più di 1.200.000 euro di debiti, tutti certificati da atti ufficiali di alti funzionari, oggi possa avere le capacità e la credibilità per guidare ancora il paese per i prossimi anni, viste anche tutte le restrizione che il governo ha imposto ai Comuni in tema di spending review? Contraddizione 4. Vittone in sostanza, appoggia Filice perché non ho accettato il listone unico. In realtà una proposta ufficiale non c’è mai stata, come nel 2014, quando ad una settimana dalle elezioni mi aveva proposto di fare l’apparentamento, che ho rifiutato in modo tassativo; siamo sempre stati avversari e su posizioni decisamente contrapposte, non potevo accettare di far parte di una lista con all’interno un avversario storico. Anche quest’anno, avrei comunque declinato l’invito se effettivamente fosse arrivata questa richiesta. Chi mi ha votato, lo ha fatto perché mi sono sempre proposto come alternativa alla lista Filice e accettare il listone sarebbe stato interpretato dai miei elettori come un tradimento alla fiducia che mi hanno accordato. Per ben 4 tornate elettorali, dal 1999, mi sono candidato con questo simbolo e sempre come suo avversario; perché mai ora dovrei accettare di stare con lui, lasciandogli magari anche la candidatura a Sindaco? Avrebbe avuto un senso questa scelta, dopo che per tutto l’anno non fatto altro che diffondere documenti imbarazzanti che certificavano la sua pessima amministrazione? Il valore più importante per Demagistri e il suo gruppo, è la coerenza, la trasparenza e la credibilità; non farò mai nessun tipo di accordo o apparentamento che possa andare contro la linea politica con la quale mi sono proposto ai miei elettori, anche se questo potrà costarmi la carica di Sindaco. Suvvia, diciamoci la verità. La richiesta di costituire un listone unico, è solo una scusa, le vere motivazioni in sostanza sono queste: Primo: offrire a chi ha votato Vittone, una giustificazione apparentemente razionale, per motivare la scelta, palesemente incoerente, di essere di nuovo insieme con il nemico di due anni fa, con il preciso intento di dirottare i voti presi due anni fa in favore di Filice. Secondo: supponendo anche che avessi accettato questa sua proposta, non potevo certo continuare a tirare fuori altri documenti imbarazzanti contro quello che sarebbe stato un compagno di lista. D’altronde, non è possibile non tenere conto che entrambi fanno parte dello stesso partito politico; tutte le decisioni che vengono prese, o poco o tanto, devono comunque essere vagliate in quella sede, è lo stesso Vittone che pubblicamente, sulla stampa locale, ha confermato che le sue decisioni le avrebbe concordate con il partito. E’ un aspetto, questo, non di poco conto. Gli accordi, gli apparentamenti, i continui cambi di opinione, gli scontri e le ripicche volte ad ottenere una carica politica, dimostrano solo che prima dei cittadini, c’è l’ambizione personale, il mantenimento del consenso elettorale, il lavoro finalizzato ad avere sempre in Comune un esponente del proprio partito; sono aspetti più che normali per chi milita in un partito politico. Demagistri e il suo gruppo, è totalmente sganciato da queste logiche, non ha bisogno di obbedire a nessuna direttiva di partito, non ha bisogno di occupare la poltrona a tutti i costi. Se sarà di nuovo eletto opererà in modo del tutto indipendente e trasparente, risponderà del suo operato solo ed esclusivamente ai cittadini di Borgo Vercelli. L’obiettivo è quello di amministrare il Comune con la stessa attenzioni che si ha quando gestiamo le cose di casa nostra; le opere, piccole o grandi che siano, vanno fatte, avendo come obiettivo il rispetto dell’equilibrio finanziario, perché a farne le spese è sempre il cittadino onesto, che paga regolarmente le tasse e che giustamente è stufo di mettere continuamente mano al portafoglio, per sanare gli errori e le negligenze degli altri e vedere sempre poco, per non dire niente, ritornare indietro in termini di opere e servizi efficienti”