"Delibera anti immigrati" di San Germano: il Tar la annulla
Data ragione ai Radicali, inoltre il Comune dovrà pagare 3.000 euro di spese giudiziarie.
"Delibera anti immigrati" di San Germano: il Tar la annulla. Data ragione ai Radicali, inoltre il Comune dovrà pagare 3.000 euro di spese giudiziarie.
"Delibera anti immigrati" di San Germano: il Tar la annulla
"All'indomani della sua approvazione la Delibera di Giunta Comunale del Comune di San Germano del 9 agosto 2917 agosto 2017, venne definita da più parti come "Delibera razzista" o delibera anti-immigrati e con questa etichetta è stata conosciuta a livello nazionale.
In particolare i Radicali, tramite l'associazione "Adelaide Aglietta" con la collaborazione di un cittadino residente, Marco Faccioli avevano ricorso al Tar del Piemonte.
La delibera avente ad oggetto “la tutela del territorio sangermanese dall’invasione/immigrazione delle popolazioni africane e non solo”, impone ai proprietari di case di segnalare al Comune quando intendono mettere a disposizione i loro alloggi per l'accoglienza di rifugiati, con sanzioni fino a 5.000 euro per chi non effettua la comunicazione. Faccioli aveva ricordo al Tar in quanto vedeva leso il proprio diritto ad affittare o dare in convenzione una sua abitazione in San Germano.
Ebbene il Tar Piemonte con la sentenza n. 30 del 9 gennaio 2020, ha annullato la deliberazione della Giunta Comunale di San Germano Vercellese.
"Il ricorso - si legge nella sentenza - deve essere accolto per l’assorbente censura di difetto di competenza e, per l’effetto, deve essere annullata la deliberazione della Giunta Comunale di San Germano Vercellese, 9 agosto 2017, n. 72. In virtù della regola della soccombenza il Comune di San Germano Vercellese è tenuto al pagamento delle spese di giudizio in favore dei ricorrenti liquidate come in dispositivo. Spese compensate con il Ministero dell’Interno". La cifra da pagare è di 3.000 euro.
La soddisfazione dei Radicali
Il ricorso al TAR - si legge nel comunicato - fu presentato nell’autunno 2017 da Igor Boni (attuale Presidente di Radicali Italiani e all’epoca coordinatore Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e da Marco Faccioli, cittadino residente in San Germano Vercellese, assistiti dal prof. avv. Vittorio Barosio e dagli avvocati Gabriele Molinari e Marco Briccarello.
Il Comune di San Germano è stato condannato al pagamento delle spese processuali.
Igor Boni, Roswitha Flaibani (esponente Radicale Vercellese) e Giulio e Manfredi (Giunta Radicali Italiani) hanno dichiarato: "Ricordiamo che la delibera razzista di San Germano è il prodotto di una campagna politica della Lega Nord, volta a far approvare delibere analoghe nei comuni lombardi e piemontesi. All’epoca chiedemmo ufficialmente al Prefetto di Vercelli di intervenire presso l’amministrazione di San Germano per fare revocare un provvedimento in cui, come confermato dal TAR, il Comune ha esercitato un abuso di potere, poiché non esiste alcuna legge che legittimi le sanzioni previste. Purtroppo sia il Prefetto sia l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti (rispondendo a un’interrogazione parlamentare) affermarono di non poter fare nulla.
La testardaggine Radicale
Ancora una volta c’è voluta la testardaggine radicale e l’assunzione di responsabilità di un cittadino di San Germano, Marco Faccioli, che ringraziamo molto perché sappiamo quanto è difficile, in provincia, superare i condizionamenti ambientali.
Speriamo che la vicenda di San Germano sproni qualche residente nella vicina Borgosesia per fare ricorso contro la delibera del Comune che proibisce tout court l’accattonaggjo, un provvedimento palesemente incostituzionale, già oggetto di sentenze della Consulta su casi analoghi. Siamo naturalmente a disposizione con i nostri avvocati".