Corso Avogadro: procedono a ritmo serrato le piantumazioni
Si prevede una possibile riapertura già a metà del mese, prosegue anche la pulizia delle foglie in città
Dopo quasi quattro anni di chiusura si avvicina l'agognata riapertura di Corso Avogadro di Quaregna Proseguono senza sosta, grazie al tempo sereno, i lavori di piantumazione del nuovo tratto di viale proseguono spediti.
Lo comunica il Comune, segnalando che in queste ore si sta ultimando la messa a dimora dei 104 liquidambar lungo lo spartitraffico, poi gli operai si occuperanno dei 184 aceri campestri che abbelliranno i lati di corso Avogadro.
«Attualmente - informa l’assessore all’Ambiente, Antonio Prencipe - si procede con la posa di 25 piante al giorno. Tempo permettendo, dunque, le operazioni termineranno venerdì 15 novembre».
La riapertura intorno al 15 novembre
Per quanto riguarda la riapertura al traffico , il cronoprogramma è chiaro: «Martedì 12 novembre ci sarà la riunione con gli specialisti per individuare il giorno dell’inaugurazione. In questo periodo dell’anno - sottolinea Prencipe - dobbiamo navigare “a vista” perché anche un solo giorno di pioggia, com’è avvenuto nelle scorse settimane, potrebbe far slittare tutto. E noi non possiamo permetterci di fare promesse che non siamo in grado di mantenere».
La pulizia dei parchi
Domani, mercoledì 6 novembre, si procederà con la pulizia dei parchi cittadini, delle aiuole di viale Garibaldi e ci sarà la raccolta foglie in parco Camana (queste operazioni verranno poi ultimate venerdì 8).
La prossima settimana, tempo permettendo, saranno interessate, fra le altre, le aree di piazza Mazzini, via XX Settembre, via Donato e via Walter Manzone. Ci sarà inoltre un decespugliamento meccanico in via Giovanni Paolo II.
"Pieno impegno per la rimozione delle foglie"
L’assessore all’Ambiente conclude il suo intervento con una riflessione: «Sulla raccolta foglie, che stanno cadendo copiose lungo le strade della nostra città, stiamo impiegando tutte le nostre forze. I cittadini devono, però, ricordarsi che siamo nel periodo di punta del fenomeno di caduta e quindi i passaggi pedonali si possono “ricoprire” più velocemente».