Busto (M5S): Acqua pubblica, Comune e Atena fanno disastri come il governo
Il deputato del M5S: "Ci sono alcune famiglie che da mesi vivono in condizioni disperate"
Il deputato del M5S: "Ci sono alcune famiglie che da mesi vivono in condizioni disperate"
Riceviamo e pubblichiamo da Mirko Busto, deputato del Movimento 5 Stelle
“Chi ci governa, a Roma e a Vercelli, è davvero senza vergogna! Oggi alla Camera dei deputati è stato stravolto il testo della legge d’iniziativa popolare sull’acqua pubblica. Quello che è davvero scandaloso è che il governo ha imposto che si votasse oggi, escludendo ingiustamente dalla votazione stessa molti di noi M5S, rei di aver protestato giorni fa - pensate un po’ - per il diritto alla casa. Sul tema acqua pubblica, anche qui a Vercelli Comune e Atena non sono da meno del governo e fanno disastri. In alcune fatiscenti case Atc, vivono nella nostra città - e non in un Pase in via di sviluppo – residenti cui Atena, piombando i contatori dell’acqua, non concede nemmeno un minimo vitale di 50 litri d’acqua al giorno a persona. Come M5S nazionale e locale stiamo valutando un ricorso legale. Eppure nel 2010 l’Italia era tra i 144 Stati mondiali che hanno riconosciuto tra i diritti umani quello dell’accesso all’acqua. E sempre l’Italia sembra ignorare la risoluzione del Parlamento europeo che giunge alla stessa conclusione: l’acqua a uso potabile e per usi igienico-sanitari è un diritto. Si tratta di tutti elementi in base ai quali stiamo studiando il ricorso legale per sbloccare questa incresciosa situazione”. Continua Busto “Al momento ci sono alcune famiglie che da mesi vivono in condizioni disperate e sono costrette a procurarsi l’acqua per bere e per gli usi igienici presso fontane pubbliche o abitazioni di amici e conoscenti. Si tratta di persone riconosciute dai servizi sociali del Comune come estremamente indigenti e per questo assegnatarie di alloggi di edilizia popolare. Questa incredibile vicenda è seguita dal consigliere comunale Michelangelo Catricalà al quale altri cittadini che intendono denunciare soprusi simili possono rivolgersi. Quello che è più rivoltante è che l’ex municipalizzata Atena esibisce parecchio pelo sullo stomaco quando si tratta di staccare l’acqua pubblica ai poveracci per poche decine d’euro, mentre è di manica molto più larga quando si tratta di remunerare il proprio consiglio d’amministrazione con costi per la collettività di circa 30mila euro l’anno a consigliere”.