Azione Vercelli e Valsesia chiede ulteriori investimenti per i fiumi
Tra le necessità l’adeguamento degli argini della Città di Vercelli

Azione di Vercelli e Valsesia ha preso posizione su quanto serve in seguito ai recenti eventi alluvionali. Lo ha fatto con una lunga nota, firmata da Gabriele Posillipo, vice segretario provinciale, la presidente Floriana Bazzano, e il segretario cittadino di Vercelli Paolo De Marco.
Risorse nazionali insufficienti
Azione ricostruisce con i numeri quella che è da tempo la situazione nazionale: "per innalzare in modo efficace il livello di sicurezza servirebbero 8.000 opere di prevenzione per una spesa poco inferiore a 27 miliardi di euro. A fronte di queste necessità, il Piano Nazionale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico, varato nel 2019, prevede fino al 2030 stanziamenti per 14,3 miliardi di euro. In parole povere bisognerebbe circa raddoppiare l'impegno.
Dopo un'articolata ricostruzione del contesto nazionale si arriva a focus sui nostri territori.
Il quadro locale
"La Regione Piemonte ha già fatto, in anni di programmazione, un grande lavoro in Provincia di Vercelli per ridurre il rischio delle frane nelle aree montane e per la manutenzione dei corsi d’acqua attraverso tre programmi di manutenzione idraulica dei corsi d'acqua demaniali con estrazione ed asportazione di materiale litoide. Ma la gestione del territorio deve cambiare sotto la pressione dei cambiamenti climatici. Il problema è che i fiumi, che per anni abbiamo soffocato e attorno a cui abbiamo costruito e coltivato, si stanno riprendendo il loro spazio.
La piovosità è aumentata in modo spaventoso. Non è mai piovuto così. Nell’evento che ha toccato il Piemonte a settembre dello scorso anno sono cadute quantità di pioggia mai viste nell’arco di 24 ore. A Boccioleto da lunedì a mercoledì sono caduti 473 millimetri di pioggia, 406 in sole 24 ore. Semplicemente inaudito.
Alcune sfide attendono il nostro territorio. L’aumento delle opere di difesa dal dissesto nelle aree montane, anche attraverso la manutenzione dei boschi esistenti e il rimboschimento. Il taglio selettivo degli alberi cresciuti nelle zone golenali per evitare ciò che sta accadendo a Vercelli in queste ore in cui il ponte sul Sesia è chiuso per la grande quantità di alberi accumulata sotto le arcate. La redazione per il Fiume Sesia del Programma di gestione dei sedimenti, come quello che è stato fatto sul Po. Il finanziamento dello scolmatore di Vercelli.
L’adeguamento degli argini della Città di Vercelli che sono inadeguati. Serve una visione a lungo termine, produttiva e propositiva, che metta al centro la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini, senza guardare le magliette politiche o se si gioca nella squadra della Maggioranza o dell'Opposizione".