Asigliano: la casa di riposo chiude. Il Comune: "Non lo permetteremo"
L'amministrazione denuncia la totale mancanza di informazioni dal gestore e annuncia azioni legali.
Nella foto la Giunta di Asigliano nel video diffuso via social.
E' stato un fulmine a ciel sereno per molti in paese, l'annuncio di una situazione ormai molto critica e di un rischio di chiusura è arrivato via social con un comunicato urgente e un video dell'amministrazione comunale.
"Pronti ad un'azione legale"
"Un fiore all'occhiello per la nostra comunità - si legge nel post - 25 posti di lavoro che devono essere salvaguardati e 35 ospiti che meritano rispetto.
Siamo pronti ad un'azione legale affinché le volontà di Don Fagnola (la casa di riposo è un lascito del mitico sacerdote ndr) siano rispettate nel profondo. Pronti a farci da intermediari con aziende per il subentro".
Il Comune era all'oscuro
Poi una decisa respinta al mittente su alcune accuse dei gestori della struttura: "Ogni accusa rivolta all'amministrazione, di non aver versato danaro pubblico è assurda e ingiustificata.
BUGIARDA anche la critica di non aver aiutato in tempo di covid il personale.
Il Comune, se fosse stato interessato prima, oggi saremmo sicuramente in una condizione di maggior tutela per le famiglie coinvolte. Da domani venga subito indetta una riunione per dimostrare che si è fatto di tutto per garantire continuità!!!".
In un lungo video sotto riportato il sindaco Carolina Ferraris spiega nel dettaglio la situazione definendola "triste e grave". La notizia è stata appresa da familiari di ospiti e lavoratori. Secondo queste voci entro tre mesi la casa di riposo "Don Fagnola" potrebbe chiudere, in realtà sarebbe dato per certo.
"Come amministrazione siamo basiti" dice il sindaco, nessuna avvisaglia ufficiale era infatti arrivata.
il 29 gennaio 2021 il sindaco aveva chiamato la madre generale dell'ordine religioso a cui fa capo la casa di riposo perché c'erano già state voci di problemi. Ma la religiosa "seccata" aveva smentito decisamente che ci fossero difficoltà. "Vogliamo sapere perché una notizia del genere cade in questo modo".
"Non ci stiamo"
Da parte sua il vice sindaco Lillo Bongiovanni, carte alla mano, ha ricostruito nel dettaglio quel che si sa al momento. "Non possiamo capacitarci di questa triste scelta". E ha ricordato tutti gli sforzi anche personali per aiutare nella fase covid. ";Ma come si può pensare di andare davanti a 25 dipendenti e 35 ospiti e dire: domani inizia la procedura per chiudere... Come si fa a non presentarsi dal sindaco e dimostrare che si è fatto tutto per evitarlo... con la carta".
"Non accettiamo nel modo più perentorio che sia usato il termine vendere" concludono gli amministratori annunciando che il Comune è pronto a costituirsi parte civile nel caso venga tradito il lascito Fagnola,
E' stato anche ricordato che la struttura opera molto bene, è apprezzata e richiesta.
Aggiornamento: Si apprende che oggi, martedì 29 novembre 2022, alle ore 17 ci sarà un incontro in municipio con i gestori della struttura e si spera che possano aprirsi spiragli.