Al via i Cinque Stelle guidati da Daniele Cappa
Domenica 23 aprile la prima (partecipatissima) assemblea provinciale.
Domenica 23 aprile si svolta la prima e molto partecipata assemblea provinciale del Movimento 5 Stelle. A guidare i lavori è stato il neo coordinatore provinciale Daniele Cappa; presenti nel salone Soms Sarah Di Sabato, consigliera Regione Piemonte e coordinatrice regionale, e Susy Matrisciano del comitato per i rapporti territoriali e coordinatore provinciale hanno dato vita e animato un’assemblea viva e pulsante. Dopo mesi difficilissimi causa pandemia, e mesi di lavoro con il Presidente Giuseppe Conte, si è tratteggiato il “nuovo” Movimento 5 Stelle.
I valori, le battaglie e gli obbiettivi che hanno conquistato gli italiani, sono saldi più che mai; sono rafforzati ed evoluti in rapporto al nuovo clima politico e sociale, che permette e permetterà di rispettare e seguire le linee costituzionali, cosa che purtroppo, non tutti, oggi, rispettano e la applicano.
Un'assemblea che ha toccato le principali sfaccettature delle politiche nazionali e territoriali, lasciando sempre al centro il bene di ogni cittadina e cittadino; per ritornare a riattivare quel viscerale rapporto diretto con gli elettori, nelle piazze, nei mercati, nelle strade di periferia e tutta la società civile e insieme affrontare le sfide quotidiane guardando al futuro; sgretolando le fake e offrendo risposte oggettive.
Ampio spazio si è dato alla formazione dei gruppi territoriali che saranno fondamentali per garantire una presenza costante e lavorare a gomito con i cittadini in ogni paese e città della provincia.
“La provincia di Vercelli ha bisogno di un M5S forte e presente su tutti i territori. La tutela delle categorie più deboli, la legalità, la transizione energetica ed ambientale, le politiche del lavoro, la sanità, la cultura e i diritti civili sono alcuni dei valori inderogabili per lo sviluppo della nostra provincia – ha evidenziato Cappa, e continua - Il Movimento 5 Stelle è il popolo. Non ha re e giullari; e noi che abbiamo il compito dell’organizzazione tecnica abbiamo la grande responsabilità di non deludere la fiducia; prestando orecchio a tutte le istanze e ogni sussulto con la diligenza della regola del buon padre di famiglia, agendo nel migliore dei modi, al loro fianco, con concretezza ad ogni livello istituzionale. Il territorio non ha bisogno di parole effimere e vuote speranze; come di nuovi profeti e pifferai magici. Solo operando in questo modo, è possibile costruire un futuro equo e di sviluppo, disarmando inoltre, quelle piccole bombe sociali che si sono create tra i due spaccati della società creata nel corso degli anni, da politiche inique e disattente alle reali esigenze del territorio e dei suoi residenti”.