Successo e consensi per la conviviale del Rotary Sant’Andrea con ospite l’avvocato Massimo Mussato
Il presidente della Camera Penale di Vercelli ha parlato di “Giustizia, pena e mondo carcerario: un problema mai risolto”

“Giustizia, pena e mondo carcerario: un problema mai risolto”: è il titolo della relazione che il Presidente della Camera Penale di Vercelli Massimo Mussato ha tenuto al Rotary Sant’Andrea, presieduto da Roberto Isola. Durante la conviviale del club, è emerso come la situazione - a livello nazionale - non sia solo di drammatica incombenza, ma anche di grande complessità. A tal proposito l’avvocato Mussato ha presentato i dati del sistema e ha condotto una prima analisi oggettiva: a fronte di una capienza di circa 51.323 posti, ci sono 62.300 detenuti nelle case circondariali (un tasso medio di sovraffollamento pari a circa il 133%, con punte del 214% nel carcere di San Vittore a Milano e del 185% a Regina Coeli a Roma). Ma non è tutto.
Successo e consensi per la conviviale Rotary Club Sant’Andrea con ospite l’avvocato Massimo Mussato
Nel corso del 2024 ci sono stati 90 suicidi e 20 nei primi due mesi e mezzo del 2025. Senza dimenticare che, secondo l’analisi dell’Osservatorio Antigone, in circa il 28% degli istituti visitati nel corso del 2023 risultavano celle in cui nemmeno erano garantiti i 3 metri quadrati per ciascun detenuto di spazio calpestabile, misura minima per una garanzia di dignità della persona e del trattamento cui deve essere sottoposta. “Le nostre carceri - ha affermato Mussato - non hanno la capacità recettiva sufficiente per poter fare fronte a un afflusso così elevato e non hanno abbastanza personale di custodia per consentire il rispetto di quei principi di rieducazione che la nostra Costituzione impone”. Prima funzione della pena è infatti la riabilitazione e il reinserimento di coloro che hanno sbagliato e hanno commesso violazioni penali, anche per ridurre la percentuale del tasso di recidivanza successivo alla prima carcerazione che, purtroppo e significativamente, è molto alto. L’Avvocato ha ricordato che, ad oggi, per ogni educatore, ci sono circa 68 persone detenute e il nostro sistema carcerario garantisce una formazione professionale a solo il 6% dei carcerati e al 33% il coinvolgimento in attività lavorative. Il relatore ha inoltre evidenziato che un numero rilevante di detenuti presenta disagi psichici: è fondamentale garantire loro il supporto psicologico, attualmente affidato a un numero troppo limitato di esperti. Durante la conviviale è quindi emerso come il sovraffollamento e le condizioni inadatte delle strutture contribuiscano notevolmente alla crescita del numero di suicidi, soprattutto tra i detenuti in custodia cautelare, comunque presunti innocenti: “Le Camere Penali stanno monitorando questa drammatica situazione e operando attivamente, ricercando in tutti i modi un’interlocuzione con le strutture del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, con il Governo e con il Parlamento” ha evidenziato Mussato.
Il presidente della Camera Penale di Vercelli ha parlato di “Giustizia, pena e mondo carcerario: un problema mai risolto”
L’avvocato ha dunque parlato dei casi di ingiusta detenzione, i quali, oltre a contribuire significativamente al sovraffollamento, possono anche portare all’estrema scelta del suicidio: “Nel 2024 i casi di ingiusta detenzione sono stati 552 e lo Stato per risarcire il danno ha speso 26,9 milioni di euro. In trent'anni i casi sono stati circa 31.727, per un totale di quasi un miliardo di euro di risarcimenti che lo Stato ha dovuto versare. Sono dati sui quali occorre riflettere seriamente. Con quei denari, peraltro spesi dai contribuenti, ci si sarebbe potuta permettere una situazione carceraria all’avanguardia. La soluzione potrebbe essere un maggiore utilizzo degli arresti domiciliari e del braccialetto elettronico, relegando davvero a extrema ratio la soluzione cautelare detentiva in attesa di giudizio” ha concluso. In sintesi, il sistema carcerario per l’avvocato Mussato non deve puntare solo alla punizione del colpevole, ma anche alla sua rieducazione, investendo in personale, strutture adeguate e programmi di reinserimento sociale. Alla conviviale erano presenti il Comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Pier Enrico Burri e il presidente dell’Ordine degli Avvocati Roberto Rossi. Hanno partecipato alla serata anche l’assistente del Governatore Giorgio Delleani, il Presidente del Rotary Vercelli Luca Migliau, accompagnato da alcuni soci, Milly Cometti in rappresentanza del Rotary Viverone Lago e Federico Pizzamiglio in rappresentanza del Rotaract Sant’Andrea.