Salvia: pianta aromatica forte e “sana”
Ecco i nostri suggerimenti per coltivare questa "salutare" pianta: preferisce il secco all’umido e sacrifichiamo i fiori per avere foglie più buone
Cari lettori col pollice verde, questa settimana proseguiamo con un’altra erba aromatica molto conosciuta e usata, la salvia. Essendo una pianta rustica la sua coltivazione è molto facile. Ma come di consueto, ecco qualche suggerimento per coltivare i semi in regalo questa settimana, forniti da Franchi Sementi, grazie al sostegno di Novatex Italia.
Salvia: i nostri consigli
La semina
Basta un vaso da 30 cm di diametro ma deve essere un po’ più alto, anche 40 cm, poiché la pianta ha radici più lunghe. Se invece vogliamo farla solo germinare per poi ripiantarla a terra, in un orto o in un giardino, basta un vaso piccolo.
Il seme va piantato sempre a una profondità pari a due/tre volte la sua dimensione: in questo caso trattandosi di un seme piccolo bastano pochi millimetri. Conviene usare alcuni semi, poiché la salvia ha una germinazione faticosa, così ci saranno più probabilità che almeno una cresca e lasceremo spazio a quella che viene su meglio.
Anche per la salvia, come per la fragola di bosco, suggeriamo di mettere sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa o sassi, solo due dita, e sopra ricoprire col normale terriccio. In questo modo evitiamo che l’acqua possa ristagnare sul fondo, provocando dei danni alle radici della pianta, che sono molto sensibili.
Il periodo più adatto per la semina è la primavera ma possiamo iniziare anche adesso.
La salvia, come pianta rustica, resiste alla siccità, quindi bagniamo ma non troppo, diciamo che preferisce il secco che l’umido.
Teniamo il vaso alla luce o anche a mezzombra: la pianta ama le alte temperature e infatti bisognerà proteggerla durante l’inverno, coprendola con del tessuto-non-tessuto o tenendola al riparo.
La crescita
Dopo 40 giorni vedremo nascere la nostra pianta, che potrà anche essere trapiantata all’aperto. Continuiamo a stare attenti all’acqua, meglio poca che tanta. Un’altra accortezza riguarda i fiori: la pianta produrrà dei bellissimi fiori azzurri/viola cimati, ma dovremo potarli per lasciare spazio alle foglie che ci interessa raccogliere. Essendo in vaso, se lasciamo anche i fiori questi porteranno via nutrienti che possono far crescere meglio le nostre foglie.
La nostra pianta potrà raggiungere anche i 50 cm di altezza. Non avrà bisogno di particolari attenzioni, in quanto rustica e in vaso, dove non sono presenti pericoli - come insetti - che possono danneggiare la pianta. Se comunque vediamo delle foglie mangiate ricordiamoci di eliminarle.
La raccolta
Quando saranno carnose e profumate le foglie di salvia saranno pronte per essere raccolte. Si può fare in tutte le stagioni, ma è nel caldo sole estivo che la concentrazione di oli essenziali raggiunge l’apice.
Le foglie si possono raccogliere singolarmente o a mazzetti. Se vogliamo che la pianta possa continuare a produrre foglie, stiamo attenti a non tagliare alla base e lasciamo 10-15 cm di pianta, e lasciamo sempre anche qualche foglia così da facilitare la rigenerazione.
Se curata bene la pianta può vivere per due e tre anni.
“Salva” la digestione, dall’influenza e dai dolori
La salvia deve il suo nome al termine latino “salvare” con un riferimento evidente alle sue numerose proprietà curative. Una pianta unica, da usare anche sotto forma di decotto, tisana, olio essenziale o tintura madre. Le foglie di salvia contengono preziosi antiossidanti, ma anche vitamine, che sono alleate del buon funzionamento del metabolismo.
Ecco le principali proprietà benefiche.
Digestiva, tra le proprietà più note. La salvia è alleata dello stomaco, contro la sindrome del colon irritabile e i disturbi dell’apparato digerente.
Antisettica e balsamica: grazie alla presenza degli oli essenziali in essa contenuti, la salvia trova impiego nella cura delle patologie dell’apparato respiratorio in caso di raffreddore, tosse, mal di gola e febbre.
Antinfiammatoria e diuretica: è un antinfiammatorio naturale, utile per lenire il mal di testa e il mal di denti, così come per attenuare i dolori reumatici. A tale proposito sono efficaci l’infuso e anche l’essenza di salvia. Offre inoltre, una buona risposta contro gli edemi. Consumare spesso un infuso di salvia, insieme a foglie di betulla e succo di limone, potrebbe essere un buon rimedio per contrastare problemi tipicamente femminili come cellulite e ritenzione idrica.
Immunostimolante, ovvero potenzia le difese del sistema immunitario. Sono molte le sostanze presenti in essa che forniscono tale effetto, tra queste la presenza della vitamina C risulta essenziale.
Paolo Godina (nutrizionista e direttore Cab Polidiagnostico)
Lo chef Tarabini propone: Salvia fritta
La salvia è sicuramente una delle piante aromatiche più utilizzate dalla cucina mediterranea per insaporire pietanze di vario tipo, dalle verdure alla carne e al pesce. Ma può anche essere protagonista; le foglie giovani sono molto buone pastellate e fritte. Ed è proprio questa la ricetta che ci propone Gianni Tarabini, chef del ristorante stellato La Preséf dell’Agriturismo La Fiorida di Mantello, in Valtellina.
Ingredienti
Per la pastella
Salvia fresche e sane 40 foglie
Farina 00 100 g
Birra fredda da frigorifero 200 ml
Sale fino q.b.
Per friggere
Olio di semi di girasole 1 l
Preparazione
Per preparare la salvia fritta in pastella lavate bene le foglie di salvia sotto abbondante acqua fresca corrente, poi fatele asciugare su di un vassoio foderato con carta assorbente da cucina. Versate la farina in una ciotola e aggiungete la birra fredda poco alla volta, mescolando con una frusta; continuate a mescolare fino a ottenere un pastella omogenea e priva di grumi, poi regolate di sale a vostro piacere. Una volta pronta, intingete le foglie di salvia una per una nella pastella che avete preparato, girandole da entrambi i lati, fino a quando risulteranno completamente coperte.
Mettete sul fuoco a scaldare l'olio di semi, controllando che raggiunga la temperatura di 170° con l'aiuto di un termometro da cucina. A questo punto friggete le foglie di salvia pochi pezzi alla volta: quando le foglie saranno dorate, toglietele dall’olio con una schiumarola e ponetele a scolare su della carta assorbente da cucina. Aggiustate di sale e servite le foglie di salvia fritte in pastella immediatamente.