Economia

Vercelli provincia virtuosa per i pagamenti delle pubbliche amministrazioni

Nel primo semestre del 2019 nella provincia di Vercelli le pubbliche amministrazioni hanno pagato 44 milioni di fatture con un tempo medio di 27 giorni.

Vercelli provincia virtuosa per i pagamenti delle pubbliche amministrazioni
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Nel primo semestre del 2019 nella provincia di Vercelli le pubbliche amministrazioni (comuni) hanno pagato 44,073 milioni di fatture con un tempo medio di 27 giorni a documento. Un dato che ci pone al secondo posto regionale come provincia più virtuosa, davanti a noi solo Novara che paga in media entro 25 giorni.

Il dato emerge da una nota di Confartigianato Piemonte che lamenta come la media regionale si di 39 giorni dall'emissione della fattura, con nove giorni di sforamento rispetto ai 30 giorni  imposti dalla Direttiva Comunitaria sui pagamenti 2011/7/UE - recepita con il decreto legislativo 9 novembre 2012 n.192,

L'analisi di Confartigianato

Analizzando la velocità di pagamento dei Comuni del Piemonte: il 47,2% pagano entro i 30 giorni, il 42,4% entro i 60 giorni, 8,3% arrivano a 90 giorni e 1,9% tocca i 180 giorni e lo 0,2% va oltre i 180 giorni.

Nel I° semestre del 2019, le Amministrazioni Locali piemontesi hanno pagato parcelle per oltre 937 milioni di euro.
E’ questo ciò che emerge dall’ultima analisi sui “Tempi di pagamento dei Comuni nel I° semestre 2019”, realizzata dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese, su dati MEF dei primi 6 mesi dell’anno appena concluso.

Secondo Confartigianato Imprese, per il peso dei debiti commerciali della Pubblica Amministrazione verso le imprese fornitrici di beni e servizi, nel 2018 l’Italia detiene il record negativo in Europa, con una quota pari al 3% del Pil, il doppio rispetto all’1,6% della media dei Paesi UE.

Condannati dalla corte UE

La corte di giustizia Ue condanna l’Italia per i ritardi degli enti pubblici nel saldare i propri debiti, a fronte della violazione della direttiva europea del 2011.

“La velocità media dei pagamenti che abbiamo rilevato non rispetta ancora i termini della direttiva comunitaria – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – infatti sono ancora tanti gli imprenditori piemontesi che ricevono i pagamenti oltre i 30 giorni, costringendoli ad attingere da risorse proprie o, peggio, ad indebitarsi con il sistema bancario.”

Serve la compensazione secca

“Al di là del dato regionale che con 39 giorni di media, sfora di 9 giorni il termine massimo previsto per legge per i pagamenti – continua Felici – la nostra proposta è chiara: è sempre più necessaria la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese fornitrici della stessa PA”.

Dall’analisi regionale emerge come paghino entro il limite di legge, mediamente, solo la Valle d’Aosta (29 giorni), Friuli-Venezia Giulia (30 giorni), Sardegna (30 giorni) e Veneto (28 giorni). All’opposto i maggiori ritardi nei pagamenti si osservano per Calabria con 56 giorni, Umbria con 48 giorni, Molise 57 giorni, Marche 41 giorni, Sicilia 45 giorni e Campania con 50 giorni.

Tra le province, sempre a livello nazionale, solo in un quarto di queste si registrano tempi medi di pagamento dei Comuni entro il limite di legge: le più virtuose sono la Provincia Autonoma di Bolzano con 20 giorni, Sondrio 24 giorni, Sassari 24 giorni, Bergamo e Verona con 25 giorni.

L'andamento nelle province

Nel I° semestre del 2019 le province del Piemonte le province si sono comportate come segue:

  1. Novara 69,928 milioni in 25 giorni
  2. Vercelli 44,073 milioni in 27 giorni
  3. Cuneo 136,231 milioni in 30 giorni
  4. Verbano 50,704 milioni in 35 giorni
  5. Biella 34,948 milioni in 40 giorni
  6. Torino 482.908 milioni in 43 giorni,
  7. Asti 39.387 milioni in 46 giorni
  8. Alessandria maglia nera con 79,078 milioni in 52 giorni

“In un momento di grave crisi, che sta decimando le nostre imprese – conclude Felici - è vitale che la Pubblica amministrazione paghi il dovuto entro i termini stabiliti per Legge. Le micro e PMI artigiane per poter andare avanti e sopravvivere non possono attendere oltre quel limite, anche perché a loro volta devono pagare i fornitori, gli stipendi ai dipendenti e le tasse allo Stato, rispettando rigorosamente le diverse tempistiche”.

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