Vercelli perde punti nei pagamenti delle aziende ai fornitori
Nella classifica nazionale di Cribis la nostra provincia scende di 4 posizioni.
La puntualità dei pagamenti delle imprese nel terzo trimestre dell’anno conferma la ripresa economica in Italia delineata dalle Istituzioni e dagli Istituti di ricerca: a settembre le aziende che pagano puntualmente i propri fornitori sono il 38%, il miglior dato degli ultimi 10 anni, in aumento del 4,1% rispetto al trimestre precedente e del 9,5% a confronto con la fine del 2019. È quanto emerge dallo Studio Pagamenti aggiornato al 30 settembre 2021 e realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information.
Diminuiscono inoltre (-7,8%) le aziende che effettuano i pagamenti con un ritardo di oltre 30 giorni, passate dal 12,8% del giugno scorso all’11,8% di settembre.
I dati Piemontesi e Vercellesi
Con il 40,3% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, il Piemonte è al 7° posto della classifica italiana stilata dallo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 settembre 2021. Rispetto al trimestre precedente, aumentano i pagamenti puntuali (+4,4%) e diminuiscono quelli effettuati con ritardi superiori ai 30 giorni (-7,6%), passati dal 10,5% al 9,7%.
In regione, Novara è la provincia che fa segnare la crescita più elevata di pagamenti alla scadenza (+6,6%), mentre Verbania è quella dove si registra il maggior decremento dei pagamenti in grave ritardo (-12,2%).
Per quanto riguarda la classifica delle province, in Piemonte la migliore è Verbania (16°), seguita da Biella (19°), Cuneo (28°), Novara (32°), Vercelli (35°), Asti (36°), Torino (42°) e Alessandria (52°).
A confronto con giugno 2021, Verbania è fra le province italiane che guadagnano più posizioni (8), mentre Novara ne guadagna 2; Vercelli perde 4 posizioni, Cuneo 2, Biella una, restano stabili Alessandria, Asti e Torino.
Il commento ai dati nazionali
“I dati indicano un significativo consolidamento della fase di ripresa cominciata a inizio anno”, commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis. “Tuttavia, l’impatto negativo dell’emergenza Covid-19 sull’economia del nostro Paese non si è ancora del tutto esaurito, come testimoniato dalla crescita dei pagamenti in grave ritardo (+12,4%) rispetto a fine 2019”.
Calabria (+10,6% rispetto a giugno), Campania (+6,4%) e Sicilia (+5,6%) sono le regioni che fanno segnare l’incremento più elevato dei pagamenti puntuali, ma nonostante questo rimangono in coda nel ranking italiano della puntualità. La Sicilia, con il 20,9% di aziende che pagano alla scadenza, è in ultima posizione, preceduta da Calabria (22,9%) e Campania (24,8%). Guida la classifica la Lombardia (47,4%), seguita da Emilia - Romagna (46%), Veneto (45,8%), Friuli - Venezia Giulia (45,1%) e Marche (43,8%).
In base allo Studio di CRIBIS, il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni va, nell’ordine, a Sicilia, Calabria e Campania, rispettivamente con il 20,7, il 19,8 e il 18,6%. La Calabria, però, è fra le regioni dove i pagamenti in grave ritardo sono diminuiti più che altrove rispetto a giugno (-10,4%), preceduta solo da Friuli -Venezia Giulia (-10,9%) e Trentino - Alto Adige (-11,1%).
La classifica delle province più virtuose vede in testa Brescia, seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco e Reggio-Emilia, mentre in ultima posizione troviamo Trapani, preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Crotone ed Enna.
Le province più virtuose
Rispetto allo scorso trimestre, le province che hanno guadagnato più posizioni sono Belluno, che dal 20° posto sale al 10°, Verbania (dal 24° al 16°), Foggia (dal 90° all’85°) e Pordenone (dal 17° al 12°); Ravenna, che scende dal 15° al 23°, e Forlì-Cesena (dal 10° al 15°) sono invece quelle che ne hanno perse di più.
Per quanto riguarda i settori, lo Studio di CRIBIS indica fra i più virtuosi nei pagamenti quelli di assicurazioni e broker, dei servizi legali e dei prodotti in gomma e plastica, mentre all’ultimo posto nel ranking della puntualità dei pagamenti troviamo settori fra i più colpiti dallo sviluppo della pandemia, quali bar e ristoranti, il trasporto aereo e i settori governativi.