Economia

Un impianto di produzione high-tech a Vercelli targato ARaymond Italiana

Nuova apertura nel corso del 2026

Un impianto di produzione high-tech a Vercelli targato ARaymond Italiana
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Il sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, ha incontrato giovedì 17 ottobre 2024, i vertici di ARaymond Italiana - l’amministratore delegato Pierpaolo Carena e il property manager Gianpaolo Galla -, il direttore di Confindustria Carlo Mezzano e Daniele Debernardi delle Politiche industriali.

Nuova apertura nel 2026

Durante la riunione, alla quale hanno partecipato anche il vice sindaco, Domenico Sabatino, e l’architetto Liliana Patriarca (dirigente dello Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche), è emerso che l’apertura del nuovo stabilimento avverrà nel corso del 2026.
ARaymond Italiana - che progetta e produce i più recenti dispositivi di fissaggio e assemblaggio utilizzati dai principali produttori automobilistici del mondo - ha acquistato 90.000 metri quadrati di terreno a Vercelli, dove costruirà un impianto di produzione high-tech, all’avanguardia e moderno che sostituirà il suo attuale Plant a Carisio. Il nuovo stabilimento soddisferà i requisiti ambientali ed ecologici più rigorosi.
La direzione di ARaymond Italiana ha affermato che l’inizio dei lavori di costruzione è previsto per il 2024 con l’apertura del nuovo stabilimento nel corso del 2026 e ha ringraziato il Comune e il sindaco Roberto Scheda ed i leader degli enti coinvolti per il loro sostegno durante tutto il processo. «Con questo impianto, stiamo costruendo il futuro per garantire la sostenibilità di ARaymond Italiana e ci stiamo preparando per le nuove generazioni» ha detto Pierpaolo Carena, amministratore delegato di ARaymond Italiana. «Sono orgoglioso di questa evoluzione che preparerà l’azienda per le generazioni future e che garantirà la sostenibilità negli anni a venire». Il sindaco Scheda ha sottolineato come «dopo le tre nuove manifestazioni di interesse per l’area di Larizzate, ecco ulteriori buone notizie per il lavoro nella nostra città. ARaymond è un fiore all’occhiello di cui andare estremamente orgogliosi».

Produzione e logistica

Le nuove strutture dovrebbero coprire circa 16.000 metri quadrati ed ospiteranno le attività di produzione, logistica e qualità di ARaymond Italiana, oltre che gli uffici di ingegneria e ricerca, vendite e amministrazione.
La costruzione del nuovo edificio cercherà di soddisfare i più alti standard di certificazione LEED per la sostenibilità e il basso impatto energetico, sarà classificato ISO 14001 e sarà dotato di impianti solari sul tetto e nell’area del parcheggio. Includerà inoltre ambienti di lavoro condizionati e luminosi, utilizzerà materiali ecosostenibili per il contenimento energetico e sarà conforme a tutte le norme di sicurezza sul lavoro.
Un altro motivo per cui è stato necessario sviluppare questo progetto è l’urgenza di soddisfare i rigorosi standard di qualità richiesti dai clienti di ARaymond Italiana. I principali produttori del mercato automotive di tutto il mondo richiedono infatti una produzione più moderna e questo è ciò che il nuovo stabilimento sarà in grado di fornire. «Vogliamo avere una struttura moderna e rispettosa dell’ambiente ma anche delle persone. Il benessere dei dipendenti e dell’ambiente è uno dei valori fondamentali di ARaymond» ha detto Pierpaolo Carena. «Abbiamo bisogno di migliorare costantemente per mantenere il più alto livello di servizio e di prodotti per i nostri clienti. ARaymond è un gruppo internazionale che mette al primo posto la vicinanza con il cliente: c’è quindi la volontà di investire in Italia e di rendere ARaymond ancora più forte».
La progettazione del nuovo stabilimento è fortemente influenzata dagli input diretti ricevuti dagli attuali lavoratori di ARaymond Italiana, sarà costruito anche per incorporare la filosofia dell’azienda, rappresentata dai suoi principi ATOMS. Si tratta di una modalità organizzativa sul posto di lavoro che si concentra sulla produzione snella, sull’ottimizzazione dei processi e sulla flessibilità per ottenere il massimo impegno da parte dei lavoratori, portando infine a un prodotto di qualità superiore e a una maggiore soddisfazione dei clienti. Carena, che è stato nell’azienda fin dall’inizio, ha detto che i suoi team sviluppano «l’apprendimento attraverso la collaborazione».
Un punto d’orgoglio per ARaymond Italiana è il suo approccio “human-centered” ossia “centrato sulle risorse umane” e la cura dei suoi lavoratori, che risulta evidente dalla bassa percentuale di turnover tra i 160 lavoratori e dal loro forte background scolastico anche in materia di sicurezza. «Il 78% del nostro personale ha come minimo un diploma di scuola superiore e tra questi il 20% è laureato; manteniamo forti e costanti legami e collaborazioni con gli istituti tecnici del territorio» afferma Andrea Locci, responsabile delle Risorse Umane di ARaymond Italiana. «I nostri lavoratori hanno una anzianità media di poco meno di 12 anni e il 25% dei dipendenti supera i 20 anni di permanenza in azienda. Ci impegniamo a rispettare tutte le regole di inclusione e diversità, ed abbiamo avuto un record di oltre 5 anni senza che siano avvenuti infortuni sul lavoro nel nostro stabilimento».

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