Stato di agitazione alla Sacal di Carisio
La Fiom Cgil e la Rsu denunciano anche diverse altre problematiche fra cui sicurezza e microclima
Nella foto un presidio sindacale alla Sacal di alcuni anni fa.
Lo stabilimento Sacal Spa di Carisio non ha propriamente un rapporto sereno con i sindacati. Negli anni, vuoi per incidenti sul lavoro, vuoi per altre criticità, ci sono state diverse vertenze.
Dichiarato lo stato di agitazione
Ora è stato chiesto dalla Segreteria provinciale Fiom Cgil Vercelli e della Valsesia e dalla Rsu aziendale lo stato di agitazione.
Lo scorso venerdì alle 4 ore di sciopero nazionale proclamato da Fiom-Fim-Uilm, la RSU Fiom Cgil ha dichiarato altre 4 ore di sciopero aggiuntive.
Lo stato di agitazione è scattato perché l'azienda ha annunciato il posticipo a settembre del pagamento contrattuale dei flexible benefit.
La nota della Fiom Cgil
"I lavoratori Sacal, come tutti i metalmeccanici, avrebbero dovuto avere disponibilità delle somme dal mese di giugno dell’anno in corso, arrivando a concordare quali strumenti di welfare utilizzare con la Rsu aziendale. Un disagio, quello del posticipo, che si aggiunge alla mancanza di contrattazione finalizzata alla definizione di un nuovo premio di produzione.
È stato quindi richiesto un incontro con la proprietà per portarla a conoscenza di tutte le problematiche legate a varie questioni: dai rapporti sindacali alla scarsa chiarezza nell’organizzazione; dai problemi di gestione degli straordinari, ai problemi di sicurezza e di microclima.
Dall’incontro tra Sindacato e Azienda, avvenuto lo scorso 4 luglio, non si sono registrati particolari rassicurazioni sui temi oggetto della vertenza. Anzi, si è registrata la volontà aziendale di non effettuare, a luglio, il pagamento dei flexible benefit contrattuali ai dipendenti, ma di rimandarli a settembre. Da qui, la dichiarazione dello Stato di agitazione dei dipendenti, con conseguente blocco degli straordinari e della flessibilità".