Previsioni occupazionali di giugno: calo di contratti nel Vercellese
La tendenza è stata evidenziata dall’indagine Excelsior rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Sono 6.490 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di giugno 2023, poco più del 21,5% delle entrate complessive previste a livello regionale.
Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono una quota relativamente limitata di imprese che esprimono un fabbisogno occupazionale (che oscilla dal 15% di Vercelli, al 16% di Novara e Biella, al 17% del VCO); un’alta percentuale, ovunque superiore al 75%, di contratti a termine; una difficoltà di reperimento che supera il 50% delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (solo Verbania esprime una quota del 49% di richiesta esperienza sul totale entrate, percentuale che sale al 60% a Vercelli e Novara e al 66% a Biella).
Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono i servizi di alloggio e ristorazione, del commercio e dei servizi alle persone a esprimere una consistente parte della domanda di lavoro nelle province del quadrante, con la sola eccezione di Biella, dove è l’industria tessile a evidenziare il fabbisogno maggiore.
Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
PROVINCIA DI BIELLA
Le entrate programmate a giugno 2023 sono 1.120; nel 23% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 77% saranno a termine. Si concentreranno per il 59% nel settore dei servizi e per il 64% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Il 18% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota superiore alla media nazionale (15%). In 52 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
L’11% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 33% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello delle industrie tessili, abbigliamento e calzature (250 entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione e dai servizi alle persone (160 unità per entrambi), dal commercio (140) e infine dalle costruzioni (80).
La situazione nel Vercellese
Le entrate programmate a giugno 2023 sono 1.090; nel 19% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’81% saranno a termine. Si concentreranno per il 68% nel settore dei servizi e per il 62% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (15%). In 53 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
L’8% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 36% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
I settori ad esprimere il più alto fabbisogno sono quelli dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio (rispettivamente 220 e 210 entrate previste), seguiti dai servizi alle persone (150 unità), dalle costruzioni e dai servizi di trasporto/logistica (80 per entrambi i settori).
PROVINCIA DI NOVARA
Le entrate programmate a giugno 2023 sono 2.850; nel 22% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 78% saranno a termine. Si concentreranno per il 57% nel settore dei servizi e per il 53% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Il 13% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (15%). In 51 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
Il 10% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 36% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (490 entrate previste), seguito da commercio (360 unità), servizi alla persona (330), industrie chimico-farmaceutiche (310) e industrie meccaniche ed elettroniche (270).
PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA
Le entrate programmate a giugno 2023 sono 1.430; solo nel 16% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’84% saranno a termine. Si concentreranno per il 77% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota decisamente inferiore alla media nazionale (15%). In 51 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
Solo il 6% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 33% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (640 entrate previste), seguito dal commercio (170 unità), dai servizi alle persone (130), dalle industrie metallurgiche e dalle costruzioni (90 per entrambi).