parlamento europeo in Italia

L’Europa incontra le Regioni a Torino

Gli stakeholder piemontesi si sono confrontati con gli europarlamentari sui temi caldi del PNRR, del caro energia e delle ripercussioni innescate dal conflitto con l’Ucraina

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Pnrr, caro energia e ripercussioni del conflitto Russia-Ucraina. Sono queste le tematiche principali trattate nell’incontro "L’Europa incontra le Regioni" promosso dal Gruppo editoriale Netweek e dall’Ufficio di Rappresentanza di Milano del Parlamento Europeo. Un dialogo tra europarlamentari e stakeholder, da cui sono emersi anzitutto i benefici del Pnrr ma anche le sue complessità. L’appuntamento - tenutosi venerdì nella Sala della Trasparenza gentilmente messa a disposizione da Regione Piemonte - è stato presentato da Maurizio Molinari, responsabile Ufficio del Parlamento Europeo a Milano.

Il video dell'evento con il commento di Maurizio Molinari

Così Molinari in apertura del convegno:

"Le grandi questioni sul tavolo a livello locale e nazionale sono energia, Pnrr, uscita dalla pandemia, caro bollette. Tutte questioni per cui dobbiamo prevedere una risposta europea. Per la guerra in Ucraina abbiamo visto quanto il Parlamento Europeo sia diventato l’arena per dibattiti e incontri fondamentali. I capi di Stato e di Governo intervengono a Bruxelles e a Strasburgo per dare il proprio contributo e dire come affrontare questo momento difficile. Durante la pandemia l’Europa è stata velocissima nel ratificare tutte le normative per la campagna vaccinale, così come per il Pnrr - ha aggiunto Molinari - Ambiziosamente il Parlamento Europeo sta spingendo per un approccio comune sulla questione dei costi dell’energia, chiedendo un tetto per i prezzi del gas. Il ruolo dell’istituzione è quello di spingere sempre verso un approccio comunitario, una risposta europea a determinate questioni e caratterizzata da un’unità di intenti".

L'Europa incontra la Regione Piemonte

Andrea Tronzano, assessore al Bilancio della Regione Piemonte, da eccellente padrone di casa, ha auspicato un intervento europeo per affrontare al meglio il problema del caro energia e ha riferito la volontà di consentire ai privati un auto-consumo dell’energia prodotta.

Gli europarlamentari hanno dunque iniziato il dialogo con gli stakeholder. L’onorevole Alessandro Panza, membro della Commissione Sviluppo Regionale, ha evidenziato alcune lacune nella distribuzione dei fondi Pnrr ai Comuni e in particolare la "mancanza di una progettualità di lungo periodo".

"L’Europa non ha voluto fare i conti con le sue contraddizioni - ha aggiunto l’esponente della Lega - I pilastri di libero mercato o il divieto dell’aiuto di Stato o i patti di stabilità sono condizioni funzionali quando tutto va bene, ma in condizioni di emergenza non funzionano".

Le difficoltà delle imprese

Domenico Monge, Ceo Monge Spa di Monasterolo di Savigliano, la più importante realtà produttiva e industriale italiana nel settore degli alimenti per cani e gatti con oltre 500 dipendenti e un fatturato di 500 milioni di euro, ha rimarcato le difficoltà che stanno affrontando le aziende in questo momento: dall’approvvigionamento delle materie prime ai relativi costi, fino al tema del caro energia.

"Monge arriverà a mezzo miliardo di fatturato, siamo fortunati perché il mercato è cresciuto anche in periodo di Covid - ha esordito l’imprenditore  - Abbiamo cominciato a giocare pesante, dopo i Psr siamo passati ai contratti di programma e di sviluppo. Ma siamo preoccupati per costi e disponibilità di materie prime, senza dimenticare che il costo dell’energia nel contempo è decuplicato".

Il dubbio sui finanziamenti Pnrr riguarda non tanto le risorse, quanto i tempi di erogazione.

"Come imprenditore, mi aspetto dall’Europa una burocrazia più snella. Ricordo quando hanno tolto le frontiere ma la burocrazia ha preso altri aspetti: noi ad esempio esportiamo tantissimo in Russia ma con le sanzioni ci sono divieti per i camion, quindi facciamo trasporti fino alla frontiera e poi si rischia il sequestro della merce", ha concluso Monge.

Istanze raccolte dall’onorevole Tiziana Beghin, membro della Commissione Commercio Internazionale:

"Comprendo che per tanti imprenditori siano momenti complicati e l’Europa non sta dimostrando di essere all’altezza delle sfide attuali e future - ha detto l’esponente del M5S- Stiamo segnalando da marzo l’effetto dirompente di queste emergenze sulla società ma non c’è stata una risposta celere".

Menzionato anche il "price cap", strumento che potrebbe aiutare a ridimensionare il problema energetico.

Le richieste degli stakeholder all'Europa

Presente all’incontro anche Anna Di Mascio. La portavoce del Forum del Terzo settore del Piemonte ha sottolineato le problematiche che il settore sta affrontando in questo momento - non ultimo l’aumento esponenziale dei costi per energia e non solo - e la volontà di aderire alle Comunità Energetiche. In merito al Pnrr, poi, ha aggiunto:

"Le risorse che stanno arrivando dall’Europa sono moltissime, a leggere questi numeri ci si impressiona ma ci auguriamo che si possa provare insieme a combattere gravi fenomeni sociali".

In conclusione, l’onorevole Panza ha rimarcato:

"Siamo in ritardo di 30 anni, abbiamo delocalizzato e ora ci troviamo con problemi molto grandi da affrontare".

Durante l’incontro è intervenuto Luigi Giordano, Ceo della Giordano & C Spa di Boves, una bella azienda di 98 anni con 200 dipendenti. Il consigliere nazionale Giovani Imprenditori di Confindustria ha presentato la propria visione di Europa.

"La nostra azienda è esterofila, questo ci permette di avere una visione “big picture” del mondo del lavoro".

Giordano ha quindi analizzato due grandi tematiche: la questione energetica e le modalità di spesa del denaro pubblico. Da qui, ha presentato le richieste dei giovani imprenditori per l’Europa:

"Più velocità e pragmatismo per risolvere il problema dell’energia, sovvenzioni, price cap, prezzi calmierati, un’obbligatoria politica energetica perché in Italia è assente. E sono convinto che che si debba riportare d’attualità il Patto di stabilità: sono a favore di un debito che possa favorire il potenziale del nostro Paese e dell’Unione Europea. Ma non di un debito che viene usato per le sterili spese correnti della pubblica amministrazione italiana"

Un momento di formazione sul Parlamento Europeo

L’appuntamento è stato preceduto da un momento riservato ai giornalisti, insieme a Valentina Parasecolo - coordinatrice stampa del Parlamento Europeo in Italia - e Lucia Pecorario - community manager. Le due brillanti relatrici hanno spiegato gli strumenti del Parlamento Europeo a disposizione della stampa e mezzi di comunicazione utilizzati.

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