Economia

Iren investirà 500 milioni di euro a Vercelli da qui al 2030

La parte maggiore sarà di investimenti per la rete idrica.

Iren investirà 500 milioni di euro a Vercelli da qui al 2030
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Nelle foto la presentazione del Piano di Iren 2021-2030.

E' stato presentato il Piano Industriale di Iren per il decennio. Da qui al 2030 la società metterà in campo ben 12,7 milioni di euro per raggiungere gli obiettivi prefissati, soprattutto nell'ottica della transizione ecologica. La strada green è ormai obbligata per tutti i comparti industriali e anche Iren intende cogliere il momento per uno sviluppo sostenibile e allo stesso tempo in grado di consolidare la sua posizione sul mercato.

Mezzo miliardo anche a Vercelli

Gli investimenti complessivi previsti in provincia di Vercelli al 2030 sono pari a circa 500 milioni di euro di cui circa 435 milioni di euro di investimenti diretti, così ripartiti:

Oltre 10 milioni € nella raccolta rifiuti, tra cui:

  • Isole ecologiche e contenitori
  • Implementazione di Just Iren
  • Mezzi green e sviluppo tariffa puntuale

Circa 80 milioni € nello smaltimento dei rifiuti tra cui:

  • costruzione di un biodigestore a Santhià che tratterà la frazione organica producendo biometano
  • impianto di produzione di pallet attraverso il riuso di legno derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti
  • altri investimenti

215 milioni € afferenti il sistema acquedottistico per la costruzione e il rinnovo della rete

  • al fine di ridurre le perdite di rete,
  • installazione dei contatori elettronici al fine di diffondere la cultura dell’uso consapevole della risorsa idrica e migliorare la precisione nella fatturazione dei consumi,
  • nonché partecipare all’eventuale gara per l’affidamento del servizio

7 milioni € in adeguamenti impianti di depurazione

Più di 10 milioni € per costruzione e rinnovo di impianti di fognatura e reti

Importanti investimenti nelle reti gas tra cui:

Costruzioni, rinnovi rete, smart meters, manutenzioni cabine e partecipazione alla gara per il completamento dell’ATEM gas

Circa 30 milioni € nelle reti di distribuzione energia elettrica

5 milioni € per investimenti corporate e immobiliari

Agli investimenti diretti sopra menzionati, si aggiungono altri investimenti di Gruppo (es: ICT, Mercato, Efficienza energetica, ecc.) per oltre 60 milioni di euro.

Come si vede la parte maggiore è costituita dalla partita dell'acqua che copre quasi la metà degli investimenti.

La sintesi del Piano Iren

12,7 miliardi di euro di investimenti al 2030 per diventare partner di riferimento per le comunità e il territorio.

Decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi, economia circolare ed efficienza energetica gli asset portanti del Piano Industriale al 2030 di Iren che prevede un Ebitda atteso pari a 1,8 miliardi di euro, un utile netto di 500 milioni di euro e l’ingresso di 7.000 nuovi lavoratori.

Verso utile da 500 milioni

“Con 12,7 miliardi di investimenti previsti al 2030, Iren sarà in grado di raddoppiare il proprio business ottenendo un Ebitda atteso pari a 1,8 miliardi di euro e un utile di 500 milioni di euro, grazie anche all’ingresso nel perimetro del Gruppo di 7.000 nuovi lavoratori”.

È quanto afferma Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato di Iren nel presentare il nuovo Piano Industriale del Gruppo al 2030 il cui “impianto strategico poggia le basi su tre pilastri quali la transizione ecologica, la qualità del servizio e la territorialità”.

Uno sviluppo sostenibile

Un piano industriale, per la prima volta esteso a 10 anni, coerente con i principali macro-trend di settore ovvero la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili, l’economia circolare, l’efficienza energetica e la salvaguardia delle risorse naturali. “L’ambizione di Iren, secondo quanto affermato dal Presidente Renato Boero, è essere il partner preferenziale per cittadini e pubbliche amministrazioni, imporsi come leader nella transizione ecologica ed essere la prima scelta degli stakeholder per i massimi livelli di qualità del servizio offerto”.

La strategia industriale è fortemente integrata con la strategia di sostenibilità: circa l’80% degli investimenti sarà “sostenibile” e circa il 61% sarà destinato allo sviluppo per favorire la crescita dimensionale del Gruppo, di cui 1,6 miliardi destinati all’innovazione e 600 milioni alla digitalizzazione.

Nel dettaglio dei singoli business, sono previsti 2,5 miliardi di euro di investimenti nell’Energia per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, solare ed eolico, lo sviluppo dello storage e interventi di flessibilizzazione degli impianti.

L'economia circolare

L’economia circolare si conferma la bussola del settore Ambiente (2,5 miliardi di euro di investimenti previsti) con un importante sviluppo delle filiere, tra cui la capacità di trattamento e riciclo. Prevista una crescita importante dei progetti di Smart Solution ai quali sono destinati 1,6 miliardi di euro di investimenti legatiall’efficientamento energetico degli edifici, all’e-mobility e alla gestione di progetti complessi come la ristrutturazione di edifici pubblici, il dissesto idrogeologico e specifici interventi urbanistici.

Le reti

Grande importanza, inoltre, agli investimenti nelle reti dove sono previsti oltre 4,9 miliardi di euro nel servizio idrico integrato, nella distribuzione del gas, nella distribuzione elettrica e nelle reti di teleriscaldamento. Infine, coerentemente l’obiettivo di innalzare ulterioremente la qualità del servizio, il Gruppo investirà oltre 650 milioni di euro nell’area Mercato con l’obiettivo di raggiungere 2,6 milioni di clienti al 2030.

Strategie e già 242 milioni di utile netto 2021

La strategia di crescita organica, supportata dagli investimenti sopra descritti, porterà a una crescita dell’Ebitda di 600 milioni di euro mentre ulteriori 160 milioni di euro sono attesi dalla crescita esterna per la quale, secondo quanto affermato dal Presidente Boero, “si prevede un’accelerazione attraverso operazioni di M&A o il consolidamento di società partecipate”.

Nonostante il forte incremento degli investimenti, il profilo finanziario è previsto bilanciato in termini di PFN/Ebitda (atteso sempre inferiore alla soglia di 3,5x) e il Gruppo conferma la dividend policy del precedente piano con un dividendo pari a 10€c/azione sull’utile netto 2021 (+5,3%) e una crescita del 10% annua fino al 2025. Nella seconda parte di piano, il dividendo per azione sarà pari al 50/55% dell’utile netto di Gruppo.

In data odierna il CdA ha inoltre approvato i risultati al 30 settembre 2021 con ricavi pari a 3,1 miliardi di euro, in crescita del 18,1%, Ebitda a 733 milioni di euro in incremento del 12,3% e un utile netto di 242 milioni di euro (+57,6%).

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