Frodi creditizie: Vercelli fra le province meno rischiose
L'Osservatorio CRIF-Mister Credit sulle Frodi Creditizie ci pone al penultimo posto in Piemonte per numero di casi.
Le frodi creditizie mediante furto di identità continuano ad avere un certo impatto sui consumatori piemontesi, con l’utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni e con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene. Ma per fortuna la provincia di Vercelli è la penultima come numero di frodi denunciate. Anche se non ci sono numeri da paura, però, resta pur sempre un fenomeno dal quale stare in guardia ecco in proposito cosa rileva
I dati italiani
I dati nazionali del primo semestre 2022 riportati nello studio confermano un numero di frodi superiore a 15.400 casi, con un importo medio delle stesse pari a 4.700 euro. Rispetto all’anno precedente è in crescita il numero di casi rilevati (+26,9%), mentre cala l’importo medio (-9,0%), ma solamente perché le organizzazioni criminali si sono orientate su finanziamenti fraudolenti di importo più contenuto rispetto all’anno precedente, che si era attestato a 5.168 Euro.
Nello specifico, lo studio evidenzia come, nel semestre di riferimento, il danno stimato abbia superato i 72 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 63 milioni circa del 2021.
La situazione in Piemonte
Nel primo semestre 2022, il Piemonte ha registrato 892 casi di frode, dato che posiziona la regione al 7° posto della graduatoria nazionale. A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Torino, con 520 casi (che la collocano al 4° posto nel ranking nazionale), seguita da Alessandria con 93, e da Cuneo con 75. Tuttavia, il Piemonte è la regione in cui si registra il maggior decremento di numero di frodi rispetto al I semestre del 2021, con un -16%.
Come si vede dalla tabella la nostra provincia, con 24 casi registrati nei primi sei mesi del 2022, è superata solo da Verbania-VCO con soli 17 casi.
L'analisi dei dati nazionali
Il prestito finalizzato, è il più soggetto a frodi (36,2%), anche se scelde del 16,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Drastica riduzione dei casi riguardanti le carte di credito (-64,1%), che nel I semestre 2021 erano arrivati a rappresentare oltre un quarto del totale dei casi registrati nel periodo . I casi sembrano essersi spostati dalle carte di credito tradizionali a quelle revolving, che rappresentano ora una quota del 21%. Subisce invece un incremento del +69% la categoria dei mutui, che nel I semestre 2022 rappresenta il 4,1% del totale dei casi.
Riguardo le categorie di beni le frodi creditizie colpisconol’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (54,2%) e in crescita del +12,4%. Al secondo posto la categoria auto-moto (che arriva al 12,3%), anche se in calo del -9,3%, seguita da elettronica-informatica-telefonia (8,2%), in calo del -31,8%.
Osservando la distribuzione delle frodi per classi di età si inverte la tendenza evidenziata durante il 2021, la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei 18-30enni (+9,5%), che restano anche la fascia più colpita, coinvolti in oltre 1 caso di frode su 4 (26,5% sul totale); seguono i 31-40enni (21,7%), i 41-50enni (21,6%), i 51-60enni (16,2%) e gli over 60 (13,6%). In tutti i gruppi over 30 si osserva una contrazione della quota di casi.