Crisi Cerutti: "Non lasciate i lavoratori senza aiuti"
Incontro con la Regione e i curatori dell'azienda.
Nella data di ieri, martedì 2 marzo 2021, i rappresentanti di FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL di Vercelli e di Alessandria hanno avuto un secondo incontro in videoconferenza con la Regione Piemonte, alla presenza dell'assessore Elena Chiorino, con i sindaci delle città di Vercelli e Casale Monferrato e i Curatori Riva e Arcuri.
"Come Organizzazioni Sindacali - scrivono i sindacati nel loro report - abbiamo sostanzialmente ribadito le nostre perplessità rispetto all’avviata comunicazione dell’ex art. 47, all’interruzione del
contratto d’affitto e al totale blocco dell’attività produttiva, considerando che era in fase di conclusione il montaggio di una macchina praticamente pronta da consegnare, che avrebbe potuto portare nelle casse dell’Azienda denaro utile a fronteggiare una situazione deficitaria dal punto di vista economico.
Il nodo acquisto Newco
Inoltre abbiamo chiesto se esiste una formale e concreta proposta per acquisire la Newco, oltre a un’eventuale manifestazione d’interesse. I Curatori hanno detto che a oggi si sono manifestati più interessi, non ancora tramutati però in una proposta concreta.
"Le fabbriche devono restare"
Abbiamo chiesto l’impegno alla Curatela di garantire il più possibile la permanenza con un impegno industriale dei siti produttivi sui territori di Vercelli e Casale, la difesa degli attuali numeri occupazionali e del marchio.
Abbiamo segnalato la necessità a individuare ulteriori strumenti di ammortizzatori sociali per i 280 dipendenti.
"Aprire tavoli ai Ministeri"
Per effetto di quanto sopra abbiamo chiesto di poter condividere con tutti i soggetti al tavolo la necessità di sollecitare un’apertura di due tavoli urgenti al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero del Lavoro, per quanto concerne l’aspetto industriale, poiché il rischio è che a conclusione della procedura ex art. 47 i 280 dipendenti confluiscano dentro il fallimento senza una copertura dal punto di vista degli ammortizzatori sociali, con la conseguenza che l’azienda privata delle sue professionalità perda di valore e di prospettive industriali.
Richiesta e necessità condivisa da tutti i soggetti presenti alla riunione".