Replica al sindacato

Coop Frassati: "Dai Cobas falsità sul trattamento dei lavoratori"

Smentite la congruità delle rivendicazioni alla base della vertenza in atto ai magazzini Coop di Larizzate.

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Dopo le pesanti recriminazioni esposte dal sindacato autonomo che tutela gli interessi dei lavoratori nelle aziende che gestiscono la logistica ai magazzini Nova Coop di Larizzate, che sono in stato d'agitazione, ecco la risposta delle aziende chiamate in causa, specialmente da parte della Coop. Sociale "P.G. Frassati".

"Mai rifiutato il confronto sindacale"

I responsabili della società Frassati di Produzione e Lavoro hanno incontrato in data odierna, non avendo mai posto alcuna riserva ad aprire un tavolo di confronto sulle loro istanze nelle sedi adeguate, insieme ai delegati della Work & Service e ai funzionari di Legacoop Piemonte, il sindacato Adl Cobas e alcuni lavoratori del centro di distribuzione di Vercelli occupati presso il Consorzio Nord Ovest che hanno dichiarato lo stato di agitazione lo scorso 25 marzo.

"Affermazioni non veritiere"

La Frassati di Produzione e Lavoro intende rettificare le affermazioni sull’organizzazione del lavoro all’interno della piattaforma e sul trattamento economico applicato ai propri soci lavoratori:

  • Le affermazioni sul valore medio delle retribuzioni così come presentato nelle dichiarazioni di alcuni soci lavoratori non corrisponde al vero, essendo i parametri da CCNL ben più alti di quanto dichiarato; tale affermazione è facilmente confutabile prendendo visione delle relative buste paga.
  • L’organizzazione del lavoro si basa su di un programma settimanale che viene preventivamente affisso in bacheca e che permette a tutti i lavoratori di completare la base oraria stabilita. La programmazione non subisce variazioni nei giorni di festività ma, in queste giornate, la disponibilità
    ad effettuare ore di straordinario viene richiesta individualmente persona per persona, a chi offre disponibilità viene riconosciuto lo straordinario previsto nel CCNL.
  • Il CCNL applicato ai soci lavoratori da Frassati di Produzione e Lavoro è il contratto nazionale della logistica alla sezione cooperazione che non prevede il riconoscimento di ticket restaurant legati alla presenza; Ciononostante dal 2019 la Società ha iniziato a riconoscere un ticket del valore di € 3,50 dopo le sei ore lavorative. A dicembre 2020, come ulteriore premialità, ha deciso di propria iniziativa di incrementarne il valore a € 5,00 sulle presenze maturate nel mese. Nel 2020 sono stati erogati ticket per un corrispettivo di 74.000 euro.
  • Frassati di Produzione e Lavoro integra la carenza malattia quale ulteriore beneficio rispetto a quanto previsto dal CCNL applicato.
  • Dall’inizio della commessa, nel 2013, ogni anno è stato distribuito un ristorno a tutti i soci lavoratori nel mese di luglio, corrispondente al valore di una quindicesima mensilità. In cinque anni sono stati destinati al personale di Vercelli 340.000 euro di ristorni e ulteriori 40.000 di premi una tantum.
  • Gli straordinari vengono pagati come da percentuale prevista dal contratto anche questo facilmente verificabile da una lettura a campione di qualsiasi busta paga.
  • Frassati di Produzione Lavoro è una cooperativa sociale di tipo B, che progetta e gestisce attività imprenditoriali finalizzate all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e appartenenti alle fasce deboli del mercato del lavoro. All’interno della piattaforma di Vercelli opera alle dipendenze del Consorzio Nord Ovest con 68 soci lavoratori e 19 risorse interinali. Ulteriori 25 lavoratori sono alle dipendenze della cooperativa partner Work & Service: ad essi sono affidati quasi esclusivamente compiti di prelievo sul secondo turno. Su una forza lavoro complessiva di circa 110 addetti appena il 20% proviene dal territorio della Città Metropolitana di Torino.

La posizione dei vertici Frassati

Nicola Coda, direttore di produzione della P.G. Frassati:
«In qualità di cooperativa sociale poniamo grande attenzione alla promozione umana e all’integrazione sociale. Ci sono state mosse deliberatamente accuse mendaci sull’importo degli stipendi riconosciuti ai nostri soci lavoratori e sono stati citati impropriamente soggetti che non rappresentano la nostra committenza con l’intento forse di amplificare la notorietà di una vertenza in un momento che vede importanti interlocuzioni in corso nel settore della logistica.

Nei confronti dei nostri soci lavoratori attuiamo diverse forme di welfare aziendale quali assistenza per la gestione della Polizza sanitaria integrativa, per la richiesta di contributi, utilizzo del parco automezzi interno per piccoli traslochi, concorsi interni per la distribuzione di borse di studio ai figli dei soci o a lavoratori che intraprendono percorsi di formazione.

Nel 2020 abbiamo presentato un piano quinquennale di azioni di welfare aziendale attraverso il bando Conciliamo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui attendiamo esito, che prevede costi per 300 mila euro l’anno, con una quota di cofinanziamento a carico della cooperativa del 30%. Prestiamo attenzione anche nella scelta dei nostri partner di lavoro, per questo il nostro rapporto di collaborazione con Work & Service è sottoposto a due audit annuali che non
hanno mai offerto alcuna evidenza negativa. Nel 2020 è stata condotta anche una visita ispettiva dall’Ispettorato del lavoro che non ha riscontrato anomalie».

La risposa di Work&Service

La società Work&Service, in persona del presidente, Marco Lastella, precisa:
«La nostra Cooperativa applica il CCNL Logistica e Trasporti ancor prima dell’obbligatorietà del 2012 e nel rispetto di tutte le disposizioni normative contenute. Sulla piattaforma di Vercelli è stato inserito il ticket di € 5,00 pur non essendo previsto dal CCNL, parallelamente è stato riconosciuto un Premio di Risultato, attraverso accordo sindacale regolarmente registrato come previsto dalle direttive dell’AGENZIA delle ENTRATE. Laddove l’attuale situazione emergenziale non ha consentito di garantire il rispetto delle ore lavorative, la società ha immediatamente aperto la cassa integrazione. Il rispetto delle norme è stato appena confermato dall’esito delle verifiche da parte delle istituzioni preposte: riteniamo, pertanto, pur nel rispetto del dialogo e del confronto, che le pretese dei soci lavoratori, quanto meno così come riportate dai mezzi di informazione, non trovino fondamento».

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