ATAP: "L'azienda non può dare ai sindacati ciò che vogliono"
L'azienda di trasporti prende posizione sugli scioperi e spiega perché il contratto integrativo aziendale proposto dai sindacati non è sostenibile.
L'azienda di trasporti prende posizione sugli scioperi e spiega perché il contratto integrativo aziendale proposto dai sindacati non è sostenibile.
Riguardo ai recenti scioperi del personale ATAP proclamati dall’organizzazione sindacale FAISA CISAL (ben quattro negli ultimi cinque mesi, l’ultimo dei quali in concomitanza con il primo giorno di scuola), l’azienda ritiene necessario fare chiarezza affinché gli utenti e tutta l’opinione pubblica siano correttamente informati sulla questione.
La vertenza sindacale avviata da FAISA CISAL è incentrata sulla richiesta di un nuovo contratto integrativo che, se venisse sottoscritto, renderebbe impossibile all’azienda istituire turni di guida minimamente efficienti. In particolare, la pretesa di limitare il “nastro lavorativo” (cioè il tempo intercorrente fra l’inizio la fine del turno, incluse le pause) ad un massimo di 11 ore avrebbe due conseguenze insostenibili: da un lato, per svolgere gli stessi servizi attuali, ATAP necessiterebbe di un numero considerevolmente maggiore di autisti, dall’altro non risulterebbe più possibile saturare l’orario contrattuale di lavoro dei conducenti che dunque dovrebbero essere pagati anche per le ore di inattività.
Le rivendicazioni di FAISA CISAL risultano quindi oggettivamente impraticabili, a meno di non voler trasformare l’azienda in un “carrozzone”, condannato al fallimento. La posizione assunta da Atap è dunque necessaria a garantire la stabilità ed il futuro dell’azienda (e, più in generale, la sostenibilità economica dei trasporti pubblici locali) e la reiterazione delle azioni di sciopero attivate da FAISA CISAL non potrà modificarla. Ne sono ben consapevoli le altre organizzazioni sindacali (CGIL-CISL-UGL), che infatti non sostengono le rivendicazioni di FAISA CISAL e non partecipano alle azioni di sciopero.
In aggiunta, FAISA CISAL sostiene le proprie rivendicazioni definendo i turni di lavoro “… al limite dell’umano …”, a fronte di “…stipendi al limite della sopravvivenza”: affermazioni strumentali e assai lontane dalla realtà. Ricordiamo che i conducenti Atap lavorano su turni rigorosamente rispettosi di ogni norma di legge e di contratto, in condizioni di massima sicurezza per la salute ed incolumità propria e dei passeggeri, e percepiscono una retribuzione commisurata alle previsioni del contratto nazionale di lavoro di categoria, a cui si sommano i trattamenti previsti dal contratto integrativo aziendale.
Nel manifestare il nostro rammarico per i disagi che gli utenti hanno subito e potranno ancora subire in conseguenza degli scioperi, assicuriamo l’impegno costante dell’azienda per ridurre al minimo i disservizi, garantendo comunque – come è avvenuto nello sciopero di lunedì scorso – i servizi essenziali quali il trasporto scolastico.