Agricoltura: si potrà chiedere il risarcimento per la gelata
Le aziende dei comuni compresi dovranno fare domanda online entro il 12 ottobre.
La gelata primaverile che aveva messo in ginocchio in particolare la zona dei frutteti nel santhiatese ha causato ingenti danni a molte aziende agricole, a diversi mesi di distanza viene riconosciuto il diritto a un risarcimento. A comunicarlo è Coldiretti Vercelli-Biella. Le attività danneggiate, però, devono attivarsi immediatamente, perché c'è tempo poco più di un mese.
Fondi necessari
“Un riconoscimento necessario per le aziende che hanno subito le conseguenze della forte gelata del 7 e 8 aprile 2021 che ha compromesso i raccolti di questa stagione. Entro il 12 ottobre le imprese che ne hanno il diritto potranno presentare la domanda di risarcimento presso i nostri uffici territoriali”.
È quanto affermano il presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il direttore Francesca Toscani nel commentare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale del 9 agosto. Importante per questo traguardo è stato il ruolo di Coldiretti che fin da subito si è preoccupata di segnalare la problematica. Le inusuali temperature rigide primaverili che hanno colpito il Vercellese e il Biellese nel mese di aprile hanno di fatto azzerato il raccolto specialmente degli alberi da frutta come pesche, kiwi e cachi. Gravi danni si sono riscontrati anche alle viti e alle verdure. Tra le zone più colpite Moncrivello, Cigliano, Saluggia, Alice Castello e Borgo d’Ale, ma il freddo e il gelo hanno raggiunto un po’ tutti i territori delle province in quella particolare notte tutt’altro che primaverile.
Area interessata e modalità di richiesta
Le aziende danneggiate nel Vercellese sono quelle dei comuni di Alice Castello, Arborio, Bianzè, Borgo d’Ale, Borgo Sesia, Caresanablot, Cigliano, Collobiano, Crescentino, Gattinara, Guardabosone, Livorno Ferraris, Lozzolo, Moncrivello, Quarona, Roasio, Rosavenda, Saluggia, Santhià, Tronzano Vercellese, Trino Vercellese, Vercelli possono presentare domanda di danno entro i 45 giorni (scadenza 12 ottobre 2021).
La domanda va presentata tramite l’applicativo Nembo su SIAP, quindi tramite l’ufficio Caa di riferimento. La possibilità di presentare la domanda di intervento è subordinata al superamento della soglia del 30% di danno subito, da calcolarsi come differenza tra la PLV (Produzione Lorda vendibile) aziendale riferita all’anno 2021 rispetto alla PLV media dei tre anni precedenti o dei cinque anni precedenti (escludendo, in quest’ultimo caso, il valore più alto e quello più basso).
Le conseguenze dei cambiamenti climatici
“Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici – continuano Dellarole e Toscani – che si verificano sempre più spesso con slittamento delle stagioni con la tendenza alla tropicalizzazione e al moltiplicarsi di eventi estremi che ha fatto registrare in Italia negli ultimi dieci anni oltre 14 miliardi di euro di perdite, tra cali della produzione agricola e danni alle strutture ed alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. Serve, quindi, questa attenzione da parte delle Istituzioni per le imprese che sono continuamente sottoposte, a causa del clima impazzito, a gravi danni con perdite delle produzione che arrivano a toccare anche il 100% in occasione di eventi calamitosi come quelli dello scorso aprile”.