Viotti Festival 2021-22: guida a tutti gli spettacoli del cartellone
Un programma di grande levatura con lo slogan: Ritorno al Presente.
"Ritorno al presente", inteso come stare in presenza e condividere le emozioni della grande musica.
In realtà la Camerata Ducale in presenza è tornata da mesi, con una stagione estiva che ha condensato il programma dell'edizione numero 23.
Ma la ripartenza oggi ha un valore molto più solido rispetto a qualche tempo fa,
La sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli ha accolto la presentazione alla stampa della XXIV edizione del Viotti Festival, in particolare della stagione concertistica principale che offre 14 appuntamenti 13 più concerto di San Silvestro di grandissimo livello con musicisti giovani già affermati e grandi nomi, tutti abituati a suonare nei teatri e rassegne più prestigiose d'Europa e del mondo.
"La Camerata Ducale ha portato il nome di Vercelli nel mondo"
"Camerata Ducale rappresenta Vercelli nel mondo - ha esordito il Sindaco di Vercelli Andrea Corsaro - ammiro la capacità di Cristina Canziani di organizzare e le doti di musicista di Guido Rimonda. Il Comune in questi anni ha puntato molto sul Viotti Festival negli anni. Abbiamo condiviso l'attività che ha portato in città ha portato i migliori giovani, con appuntamenti partecipat. Ma non solo per quello che propongono a livello di spettacoli, ma quanto fanno per far crescere la professionalità dei giovani. Camerata Ducale sta mettendo in moto iniziative importanti grazie per le tante ore felici che ci avete regalato con la grande musica".
"La musica ci fa capire quanto duro è stato il silenzio"
L'assessore alla Cultura Gianna Baucero ha aggiunto, fra l'altro: "Questa che presentiamo è veramente una pagina che si volta nel calendario delle nostre vite". Parafrasando celebri versi di Emily Dickinson ha ricordato che: "L'importanza du una performance a teatro, in presenza, fatta per noi, ci fa capire quanto è stato duro il silenzio di questi mesi difficili. Ora torneremo a ritrovarci. Questo periodo deve anche far capire quanto sforzi ci sono dietro l'organizzazione di questo Festival. Alla Camerata Ducale non hanno mai smesso di lavorare e di crederci, Cristima è sempre stata ottimista e mi ripeteva sempre: vedrai che ce la faremo".
Un programma sontuoso
Cristina Canziani ha poi presentato il programma e lo spirito di quest'edizione, non nascondendo l'entusiasmo per uno dei programmi più eclatanti di sempre. Ci sarà tanto Beethhove, ad esempio, comprese due Sinfonie la numero 6 Pastorale (26 febbraio 2022) e la numero 3 Eroica (7 maggio). Ha anche sottolineato la capacità di spaziare tra diversi generi musicali.
Il programma principale vedrà in tutto 17 concerti, ai 14 spettacoli già menzionati ci saranno anche tre appuntamento con la Camerata Ducale Junior e a presentarli è stata Giulia Rimonda che con simpatia ma anche grande competenza non è stata da meno della mamma Cristina e del papà Guido.
Rimonda ha anche sottolineato il valore del sodalizio nato con il pianista Ramin Bahrami, insieme apriranno la stagione 2021-22 il 27 novembre al teatro Civico. "Il sodalizio con Ramin - ha spiegato il maestro - sfociato nella registrazione di un'integrale di Bach sta producendo tanti concerti in giro per l'Italia".
Di seguito le schede dei 17 appuntamenti e le indicazioni per gli abbonamenti.
La stagione del Viotti Festival
Sabato 27 Novembre 2021, ore 21 Teatro Civico
A. Vivaldi - Concerto perla Solennità della 5. Lingua diS. Antonio in Padova [RV 212a] J. S. Bach - Concerto in la minore per violino BWV 1041. J. S. Bach - Concerto n. 5 infa minore per clavicembalo BWV1O56. T. Albinoni - Adagio dal Concerto in do maggiore per violino. i. 5. Bach - Concerto n.1 in re minore per clavicembalo BWV 1052
Guido Rimonda violino
Ramin Bahrami pianoforte
ORCHESTRA CAMERATA DUCALE - Durante il lockdown, Guido Rimonda e Ramin Bahrami non hanno smesso di far musica insieme, nemmeno se si trovavano il primo in Italia e il secondo in Germania: hanno provato, parlato e poi ancora provato, suonando davanti al computer e persino al cellulare, per ore, giorni, settimane, alla fine mesi. Perché a legarli c’erano un’amicizia profonda e un vero sodalizio artistico, certo. Ma anche perché nel loro orizzonte c’era “lui”: Johann Sebastian Bach. E Bach non è un autore, ma un mondo. Un mondo da vivere a tempo pieno, con dedizione assoluta. Da questa fuil immersion è nato uno splendido disco per Decca, e oggi un concerto nel quale Bach s’intreccia — omaggio alle molte influenze reciproche tra musica tedesca e italiana — con Vivaldi e Albinoni. Concerto unico perché, prima ancora che studiato e preparato, è stato vissuto. Due grandi interpreti, ma una sola visione musicale forte e coerente per una serata capace di dare l’impronta a tutta una stagione.
Sabato 11 dicembre 2021, ore 21 Teatro Civico
L’integrale dei quartetti di Beethoven — parte IV. L. van Beethoven. Quartetto per archi n.4 in do minore, op. 18 n. 4. Quartetto per archi n.5 in fa maggiore, op. 18 n.5. Quartetto per archi n.14 in do diesis minore, op. 131. Quartetto Adorno. Edoardo Zosi, Liù Pellicciari violini; Benedetta Bucci viola; Stefano Cerrato violoncello.
Theodor W. Adorno, il grande filosofo tedesco al quale il Quartetto protagonista di questo concerto —
formazione in prepotente ascesa verso le vette del panorama cameristico internazionale — si ispira, definiva i suoi scritti (e non erano pochi) dedicati alla musica di Ludwig van Beethoven come dei semplici “pagamenti rateali”: erano, infatti, soltanto piccole quote di un debito che né lui né nessun altro sarebbe mai riuscito ad estinguere. E l’appuntamento di quest’anno, che prosegue l’integrale dei Quartetti beethoveniani iniziata nelle scorse edizioni, permette di capire quanto grande sia questo debito. Confrontando questa volta due opere della giovinezza, garbate, scorrevoli e ancora “haydniane”, con un perfetto frutto della maturità, complesso e perturbante, ci dimostra che ancora una volta Adorno aveva ragione nel sostenere che Beethoven fu sì capace di servirsi delle forme tradizionali, ma senza mai diventarne “servo”.
Venerdì 31 dicembre 2021, ore 19.30 Teatro Civico
CONCERTO Dl S. SILVESTRO
Guido Rimonda direttore CAMERATA DUCALE
Quand’è che le tradizioni si apprezzano ancora di più? Quando siamo stati costretti a rinunciarvi. Dopo il
2020, quando la bella tradizione vercellese del concerto di fine anno è stata interrotta per motivi purtroppo ben noti, finalmente le luci del Teatro Civico tornano a illuminare la sera di San Silvestro. E lo fanno con un appuntamento a cui presentarsi nello stato d’animo di chi si aspetta l’inaspettato: anni e anni di carrellate musicali travolgenti, battute, scenette e siparietti, travestimenti improbabili, strumenti impropri — dall’incudine alla sega da falegname — e orchestrali normalmente serissimi che, capitanati da Guido Rimonda, si lanciano in acrobatici quanto esilaranti fuochi d’artificio teatral-musicali hanno abituato il pubblico a non fare previsioni, perché la realtà del Concerto di San Silvestro va sempre al di là di ogni possibile attesa. E questa volta l’attesa è stata ancora più lunga.
Sabato 8 gennaio 2022, ore 21 Teatro Civico
C. Debussy Suite bergamasque; E. Chopin 24 Preludi, op. 28. Gloria Campaner pianoforte.
C’è chi il pianoforte lo suona. Gloria Campaner sa farlo parlare. Lo ha dimostrato collaborando con Sergey Krylov, Angela Hewitt, Enrico Dindo, con i solisti dei Berliner e della Scala così come con Boosta e Stefano Bollani, e creando splendidi progetti di divulgazione con Alessandro Baricco. E lo dimostra oggi facendoci vivere due momenti magici della storia di questo strumento. La Suite bergamasque di Debussy, infatti, contiene la gemma inestimabile del Clair de lune, vibrante omaggio a Verlaine che oggi è parte del nostro orizzonte musicale: compare, ad esempio, nelle colonne sonore di Sette anni in Tibet e di Ocean’s Eleven. Quanto ai 24 (uno per tonalità) Preludi, basti dire che Chopin — il quale, com’è noto, vedeva i fantasmi — vi fece aleggiare lo spirito di Bach e del suo Clavicembalo ben temperato. Con risultati che spinsero André Gide a scrivere: “alcuni (Preludi) sono pieni di grazia e d’incanto, altri spaventosi, ma nemmeno uno di essi suscita indifferenza”.
Sabato 22 gennaio 2022, ore 21 Teatro Civico
F. Guida Concerto per violoncello e orchestra di fiati. A. Dvorak Serenata per 10 strumenti a fiato, violoncello e contrabbasso in re minore, op. 44. Giovanni Gnocchi violoncello.
CAMERATA DUCALE
Per trasformare un concerto in un’esperienza ci vuole moita personalità. Ne ha di certo Giovanni Gnocchi, vioionceiiista di fama internazionale che Yo-Yo Ma definisce “meravigliosamente pieno di talento”. Ma ne aveva da vendere anche l’austriaco Friedrich Guida — nei ‘99 arrivò ad annunciare ufficialmente la propria morte solo per vedere che necrologi sarebbero stati scritti su di lui — che in questo Concerto per violoncello, fiati, basso e batteria spazia con ironia dal rock alla disco, da Mozart al jazz alla musica bandistica. E cosa dire dell’originale personalità di Dvoràk? Aveva una vera passione per i treni: a Praga andava spesso alla stazione, saliva sulle locomotive, parlava con i ferrovieri e, quando non poteva di persona, ci mandava uno dei suoi bambini, Incredibilmente, dopo la tragica morte di tre dei suoi figli, trovò la forza d’animo per comporre questa Serenata, che Brahms definì “caratterizzata dal divertimento e dall’ispirazione”.
Sabato 5 febbraio 2022, ore 21 Teatro Civico
Dubugnon Die Laune Ailos caprice, op.65. Prokofiev Selezione da Romeo & Giulietta suite, op. 64. Schumann Dichterliebe, op. 48. Schumann Fantasiestucke, op. 73. Timothy Ridout viola; Frank Dupree pianoforte.
Il nuovo astro della viola, il giovane Timothy Ridout, e un pianista d’eccezione come Frank Dupree danno magistralmente voce ai tormenti della bellezza attraverso autori come Prokofiev e Schumann, accomunati dalla tragica ironia del destino. Schumann, che in Dichterliebe canta un infelice amore fatto di lacrime, sospiri e sogni spezzati, vide infrangersi il suo legame con la moglie Clara sullo scoglio di un tentativo di suicidio (si gettò in quel Reno a cui aveva dedicato una delle sue opere più famose) dopo il quale non rivide mai più la sua amata. Mentre Prokofiev, tornato in Russia animato da nobili ideali, cadde in disgrazia agli occhi di Stalin: la moglie deportata nei gulag, molte opere — compresa Romeo e Giulietta — rifiutate, le sue composizioni inserite nella lista nera. Morì proprio lo stesso giorno del dittatore e, come racconta Rostropovic, “al suo funerale non vi era neppure un fiore fresco: tutti i fiori di Mosca erano stati portati a Stalin”.
Sabato 19 febbraio 2022, ore 21 Teatro Civico
Brahms Scherzo in do minore per violino e pianoforte, WoO 2. Webern Quattro Pezzi, op. 7. Brahms Sonata n. i in sol maggiore per violino e pianoforte, op. 78. Poulenc Sonata per violino e pianoforte “Alla memoria di Federico Garda Lorca”, FP119. Schubert Rondò in si minore per violino e pianoforte, op. 70, D. 895. Emmanuel Tjeknavorian violino; Kirom Atom Tellian pianoforte.
Anche quando viene rappresentato da artisti dal fulgido presente come Emmanuel Tjeknavorian (unico oltre a Guido Rimonda con più di una presenza in questo Festival) e il quasi ventenne Kirom Atom Tellian, lo splendore della musica classica nasconde tante miserie umane e beffe del destino. Prendiamo Schubert: goffo, timido e, a detta degli amici, “non certo un figurino”, finì per invischiarsi in una lunga serie di amori mercenari dai quali contrasse la sifilide, che se lo portò via ad appena 31 anni. In vita ebbe pochi ammiratori; la gloria gli giunse solo postuma, grazie a Schumann, Liszt e Brahms. Altro esempio? Garcìa Lorca. Rifugiatosi nella natìa Granada per sfuggire alla guerra civile, venne tradito dagli amici, catturato e fucilato nell’agosto del 1936. Motivi politici? Vero, ma anche annose invidie dovute alla redditizia coltivazione della barbabietola da zucchero intrapresa dalla famiglia. Ma la barbabietola può decidere una vita? Purtroppo, a volte sì.
Sabato 26 febbraio 2022, ore 21 Teatro Civico
Mozart Concerto per pianoforte n. 24 in do minore, K 491. Beethoven Sinfonia n. 6 in fa maggiore, op.68 “Pastorale”. Alexandra Dovgan pianoforte.
Guido Rimonda direttore
CAMERATA DUCALE
Non si parli di enfant prodige: Grigory Sokolov dice che Alexandra Dovgan (14 anni) “non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, una personalità”. Grande occasione, dunque, apprezzarla diretta da Guido Rimonda nel K491, Concerto in cui Mozart sfrutta al massimo l’organico orchestrale: un talento così precoce e un direttore all’apice del suo percorso rispecchiano bene la tonalità di do minore, che in Mozart è quella dell’armonico contrasto tra due forze opposte. Sullo sfondo c’è Vienna, la capitale nella quale Mozart sgomitò non poco per farsi notare (e per mantenersi) e nella quale — ricorsi storici — Beethoven nel 1808 presentò la sua meravigliosa Pastorale, facendo dire a un autorevole spettatore: “siamo stati a sedere dalle sei e mezza fino alle dieci e mezza in un freddo polare, e abbiamo imparato che ci si può stufare anche delle cose belle”. Povero Beethoven, che da quel concerto ricavò l’unico guadagno di tutto l’anno.
Sabato 5 marzo 2022, ore 21 Teatro Civico
Italianeggiante. Caramiello Rimembranze di Napoli Fantasia, op.6. Rossini Rondò sul trio Zitti, zitti dal Barbiere di Siviglia. Lisci La Maschera Fantasia. Parish Alvars Grande fantasia sulla Lucia di Lammermoor. Rota Sara banda e Toccata per arpa. Mchedelov Variazioni su un tema di Paganini Posse Carnevale di Venezia. Valerio Lisci arpa
Un tempo, il Grand Tour — lungo viaggio alla scoperta della bellezza e della storia nel bacino del
Mediterraneo — era un punto fermo nella formazione di un giovane di buona cultura e alti ideali. E al centro del Grand Tour c’era, naturalmente, l’Italia. Oggi, al contrario, il giovane, geniale interprete e autore Valerio Lisci porta in tutto il mondo un Grand Tour d’italie musicale affidato alle sonorità magnetiche del suo strumento: l’arpa. Un viaggio che non ha bisogno di tour operator per toccare Napoli — echeggiano nell’opera di Caramiello grandi temi popolari come Fenesta ca lucive e Santa Lucia — così come Venezia, e che alterna lo sguardo sul nostro Paese di autori stranieri a quello di Rossini o, indirettamente (attraverso Mchedelov), di Paganini. E Rossini, noto gourmet, stimava davvero tanto quest’ultimo, visto che disse: “ho pianto solo due volte in vita mia: quando un tacchino farcito di tartufi mi cadde nell’acqua e quando sentii suonare Paganini”.
Sabato 26 marzo 2022, ore 21 Teatro Civico
Beethoven Concerto in do maggiore per violino WoO 5. Tchaikovsky Sérénade Mélancolique, op. 26
Bruch Ave Maria, op.61. Schubert Sinfonia n. 8 in si minore “Incompiuta” D. 759. Guido Rimonda violino. Piercarlo Orizio direttore CAMERATA DUCALE.
Sotto l’autorevole bacchetta di Piercarlo Orizio si sono esibiti solisti come Salvatore Accardo, Martha
Argerich, Sergej Krylov, Mischa Maisky. E oggi è la volta di Guido Rimonda, il quale per l’occasione si
allontana dall’amato Viotti per lanciarsi alla ricerca di pagine insolite o comunque poco eseguite. E il piacere di scavare, di riscoprire porta solista e direttore d’orchestra, uniti in un fertile sodalizio, ad addentrarsi in un programma ricco di fascinosi risvolti. Come il Concerto WoO 5 di Beethoven, che ha la caratteristica di essere incompiuto: ne restano infatti 259 battute, il che ha dato origine a ben quattro tentativi di completamento. Siccome, però, almeno tre sono stati giudicati insoddisfacenti, meglio (nonché filologicamente più rigoroso) attenersi alla parte originale. La quale, tra l’altro, per l’esuberante e virtuosistica preponderanza del violino solista, si avvicina molto a modelli come quello — ma guarda un po’ chi si ritrova — di Giovan Battista Viotti.
Sabato 9 aprile 2022, ore 21 Teatro Civico
Vivaldi Sonata in mi minore, op. 14 n.5 RV 40. Marcello Sonata in fa maggiore, op. 2 n. i. Stravinsky Suite Italienne (arr. G.Piatigorsky). Morricone 3 Songs. Paganini/Rossini Variazioni su una sola corda dal Mosè di Rossini. Edgard Moreau violoncello; David Kadouch pianoforte.
Il duo formato dai francesi Edgar Moreau, violoncellista che a 26 anni ha già suonato con tutti i maggiori
musicisti del nostro tempo, e David Kadouch, fantastico pianista che quando aveva appena 13 anni fu
invitato da ltzhak Perlman ad esibirsi sotto la sua direzione al Metropolitan, danno vita al Civico a un
concerto che parte dal Settecento di Vivaldi e Marcello e passa per l’Ottocento di Paganini per arrivare alla contemporaneità di Ennio Morricone. Il tutto con la leggerezza e la profondità emotiva di chi è un tutt’uno con il proprio strumento. Al centro ideale del programma, la Suite Italienne di Stravinsky, splendido spin-off tratto dal balletto Pulcinella. E proprio Stravinsky, il quale affermò: “Pulcinella fu la mia scoperta del passato (...). Fu uno sguardo all’indietro, la prima di molte avventure amorose in quella direzione”, aiuta a capire il rapporto dei due solisti con la storia della musica. Una travolgente e assoluta avventura amorosa.
Sabato 23 aprile 2022, ore 21, Teatro Civico
Bach Suite per violoncello solo n.3, BWV 1009 arr. per marimba. Ciaccona dalla seconda sonata per violino in re minore per vibrafono. Tan Dun, Water Spirit (cadenza dal Water concerto) per percussioni e orchestra. Gerassimez Asventuras per rullante solo. Curtoni/Gualtieri Quel metro che ci avvicina per voce e vibrafono. Cangelosi Bad Touch Playback e musica elettronica. Xenakis Rebonds B per percussioni sole. Simone Rubino percussioni
Classici e contemporanei che dialogano, musica “colta” e “popolare” unite da un solido ponte: è questo
l’orizzonte di Simone Rubino, giovane talento piemontese ormai di casa in mezzo mondo. E l’attività
preferita di questo strabiliante percussionista è proprio attraversare i confini: geografici, certo, ma anche e soprattutto ideali. Lo dimostra il programma di questo concerto che spazia da Bach — per marimba e per vibrafono — alla “musica organica” di Tan Dun, compositore cinese che è passato dal lavoro nelle risaie durante la Rivoluzione Culturale all’Oscar e al Grammy per La tigre e il dragone. Così come lo dimostra il fruttuoso incontro con l’altrettanto giovane compositore Lamberto Curtoni e la poetessa Mariangela Gualtieri, da cui è nato Quel metro che ci avvicina, opera per vibrafono e voce in cui Rubino è anche cantante nel registro di controtenore. Tutto per vincere una grande e decisiva sfida: avvicinare le nuove generazioni alle sale da concerto.
Sabato 7 maggio 2022, ore 21 Teatro Civico
Mendelssohn Concerto in mi minore per violino e orchestra, op. 64. Beethoven Sinfonia n.3 in mi b maggiore, op. 55 Eroica. Giulia Rimonda violino; Emmanuel Tjeknavorian direttore CAMERATA DUCALE.
“Impossibile non è una parola francese”, disse un giorno Napoleone, naturalmente in francese. E non è impossibile, anzi è una realtà, neppure ritrovare al Civico due talenti purissimi come Giulia Rimonda ed Emmanuel Tjeknavorian, impegnati questa volta in un “corpo a corpo” musicale con Beethoven e la sua Sinfonia Eroica. Opera maestosa che, guarda caso, c’entra proprio con Napoleone. In origine, infatti, era intitolata Sinfonia a Bonaparte, ma quando l’allora Console ebbe la malaugurata idea di incoronarsi Imperatore, Beethoven, fervente repubblicano, stracciò il frontespizio e si rifiutò di dedicarla a chi si era rivelato un tiranno. E forse Napoleone non se n’ebbe neppure a male, visto che era piuttosto superstizioso (evitava i gatti neri e portava con sé un amuleto) e che il meraviglioso secondo movimento della Sinfonia è nientemeno che una marcia funebre. Solo che nel 1804 Napoleone era, come si dice, vivo e vegeto.
Sabato 21 maggio 2022, ore 21 Teatro Civico
NICOLO’, QUANTI CAPRICCI!
Di e con Giovanni Mongiano. Guido Rimonda violino. Compagnia TEATROLIEVE CAMERATA DUCALE.
Malato da tempo, Paganini — circondato da illustri medici e loschi ciarlatani — muore a Nizza il 27 maggio 1840 a seguito di un accidentale ma violento colpo di tosse. Qui comincia lo spettacolo, perché, si sa, a teatro i morti parlano. Niccolò, già imbalsamato e posto in una teca trasparente, scopre che gli si vuoi negare la sepoltura per la sua condotta immorale. Irritato dalla seccante situazione, comincia a raccontare la sua vita al figlio Achille, rammentando i suoi strabilianti successi e la genesi di quell’abilità ineguagliabile che lasciava sbalorditi gli spettatori. Ma ci sono guai in vista: tra la folla di ammiratori compare anche la madre di Achille, Antonia Bianchi, che rivanga la loro burrascosa relazione. E ancora, per una perfida coincidenza, ecco intorno a Niccolò le sue amanti più celebri, da Elisa Bonaparte a Carlotta Watson, dalla baronessa Hélène von Dobeneck ad Angioiina Cavanna, tutte sedotte e abbandonate. E no, non sarà facile difendersi.
Tre concerti sono fuori abbonamento. Ingresso unico 10 €, giovani (under 26) 2 €
Sabato 15 gennaio 2022, ore 21 Teatro Civico
Schumann Quintetto per pianoforte e archi in mi b maggiore, op. 44. Brahms Quartetto per pianoforte e archi in do minore n.3 op. 60. Benedetto Lupo pianoforte. CDJ Camerata Ducale iunior Giulia Rimonda, Riccardo Zamuner violini, Lorenzo Lombardo viola, Luca Giovannini violoncello
Sabato 12 marzo 2022, ore 21 Salone Dugentesco
Schumann Quartetto per pianoforte e archi in mi b maggiore, op. 47. Mozart Quartetto per pianoforte e archi in so! minore n.1, K 478. Enrico Bronzi violoncello CDJ Camerata Ducale Junior Giulia Rimonda violino, Lorenzo Lombardo viola , Josef Mossali pianoforte .
Sabato 2 aprile 2022, ore 21 Salone Dugentesco
Beethoven. Trio per archi e pianoforte n. 5 in re maggiore, op. 70 n. i “Ghost Trio” Franck. Quintetto infa minore per pianoforte e archi. Andrea Obiso violino. Massimo Spada pianoforte. CDJ Camerata Ducale iunior Giulia Rimonda violino, Matteo Introna viola, Ettore Pagano violoncello. Il concerto è realizzato in collaborazione con AVOS PROJECT— Scuola Internazionale di Musica di Roma
Biglietto sospeso
Lanciata in occasione dei concerti della rassegna Viotti Festival Estate 2021, l’iniziativa del “biglietto sospeso” continua anche nell’ambito del cartellone del XXIV Viotti Festival e delle altre rassegne collegate, quali i concerti della Camerata Ducale Junior e i concerti Viotti Tea. Di cosa si tratta? Il “biglietto sospeso” può esser acquistato da chiunque per scopo benefico e viene messo a disposizione di chi non può permettersi di andare a teatro. Solidarietà e cultura si fondono in questa prassi da tempo adottata da molti enti culturali. Il meccanismo è molto semplice: chiunque può acquistare e offrire un “biglietto sospeso” e fare in modo che il teatro sia davvero uno strumento di cultura per tutti. Per ogni biglietto sospeso donato, la Camerata ne offre un altro. Le Associazioni solidali che vogliono partecipare a questo progetto ed essere parti attive nella assegnazione dei biglietti sospesi ai beneficiari finali, possono contattare gli uffici della Camerata Ducale al numero di cellulare 366 30 54181 o scrive all’indirizzo carolina.melpignano@camerataducale.it. Si coglie l’occasione per ringraziare la Sezione di Vercelli di UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) per il recente acquisto di biglietti con questa finalità.
Abbonamenti per i concerti al Teatro Civico
L’abbonamento alla stagione concertistica 2021 - 2022 offre un carnet di 13 spettacoli più la prelazione al posto per il concerto di 5. Silvestro. Due le sezioni: la stagione orchestrale (7 appuntamenti) e la stagione cameristica (6 appuntamenti).
SINFONIA - Abbonamento a 13 concerti e prelazione per il concerto di S. Silvestro.
Sostenitore 250 euro; Poltronissima 200 euro (intero), 180 euro (ridotto); Poltrona 170 euro (intero), 155 euro (ridotto); Poltroncina 145 euro (intero), 130 euro (ridotto); Palco 170 euro; Galleria 90 euro.
INTERMEZZO - Mini abbonamento a 6 concerti (3 orchestrali e 3 cameristici a scelta). Non prevede la prelazione al concerto di 5. Silvestro.
Poltronissima 100 euro (intero), 85 euro (ridotto); Poltrona 85 euro (intero), 70 euro (ridotto); Poltroncina 70 euro (intero), 65 euro (ridotto); Palco 85 euro; Galleria 45 euro.
OUVERTURE - Mini abbonamento a 4 concerti (2 orche strali e 2 cameHstici a scelta). Non prevede la prelazione al concerto di S. Silvestro.
Poltronissima 75 euro (intero), 60 euro (ridotto); Poltrona 65 euro (intero), 55 euro (ridotto); Poltroncina 55 euro (intero), 40 euro (ridotto); Palco 65 euro; Galleria 25 euro.
BIGLIETTI PER I CONCERTI AL TEATRO CIVICO - Poltronissima 22 euro (intero), 20 euro (ridotto); Poltrona 18 euro (intero), 15 euro (ridotto); Poltroncina 14 euro (intero), 12 euro (ridotto); Palco 20 euro; Galleria 10 euro; Under25 (galleria) 5 euro.
BIGLIETTI PER I CONCERTI DELLA CDJ (Camerata Ducale Junior) - Ingresso unico 10 euro; Giovani 2 euro.
Per gli under 25 l'abbonamento costa solo 40 euro.
RIDOTTI Over 65 - Soci Novacoop - I nati dal 1996
CONCERTO DI S. SILVESTRO - I biglietti omaggio per il concerto di 5. Silvestro si ritirano esclusivamente presso la biglietteria del Viotti Club una settimana prima del concerto. Non è prevista la prenotazione telefonica.
ACQUISTO BIGLIETTI
• Inviando una mai a biglietteria@viottifestival.it
• Acquistando direttamente presso il Viotti Club via G. Ferraris, 14
Vercelli dal lunedì al venerdì h 10.30117.30
• Chiamando allo 329 1260732 dal lunedì al venerdì h 10.30/17.30
• Collegandosi al sito www.viottifestival.it sezione Vendita online
Ritiro biglietti - Viotti Club via G. Ferraris, 14, Vercelli, dal lunedì a venerdì dalle 10,30 alle 17,30. Presso la biglietteria del teatro la sera dello spettacolo: dalle 20 alle 21.
QUANDO ABBONARSI - Da mercoledì 20 ottobre a sabato 27 novembre 2021. Prelazione vecchi abbonati: fino a sabato 30 ottobre.
RITIRO ABBONAMENTI - Viotti Club via G. Ferraris, 14 Vercelli, dal lunedì al venerdì h 10.30/17.30
MODALITA’ DI PAGAMENTO - Bancomat, contanti, assegno
Finanziatori e partner
L'attività della Camerata Ducale e del Viotti Festìval è sostenuta dal Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, il Comune di Vercelli, la Fondazione CRT, la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la Provincia di Vercelli, Novacoop, Mundiriso e in collaborazione con Atl Biella Valsesia Vercelli, Ascom Vercelli e Provincia, Aiam Associazione Italiana Attività Musicali, Cidim Comitato Nazionale Italiano Musica, con importanti media partner.