Vercelli ricorda i "giusti" di ieri e di oggi
Le celebrazioni partiranno il 6 marzo.
Le celebrazioni partiranno il 6 marzo.
Anche Vercelli celebra la “Giornata europea dei Giusti”, istituita in omaggio agli uomini e alle donne che, in situazioni di grave pericolo, hanno rischiato la propria vita per salvare quella di un’altra persona.
Il 6 marzo, a partire dalle 10, le celebrazioni, patrocinate da GARIWO e dal Comune di Vercelli, vedranno protagonisti i ragazzi dell’istituto comprensivo Lanino. Per l’occasione saranno piantati nel Giardino dei Giusti del Comprensivo, inaugurato lo scorso anno, due nuovi alberi, dedicati ad altrettanti Giusti.
Il primo albero sarà dedicato a Janusz Korcak, il medico e pedagogo polacco che preferì affrontare la morte piuttosto che separarsi dai bambini ebrei di cui si prendeva cura a Varsavia. Il secondo albero sarà piantumato in onore di Faraaz Hussein, il giovane musulmano che, durante l’attacco terroristico dell’ISIS a Dacca nel 2016, pur potendosi salvare, è rimasto accanto alle amiche, pagando questa scelta con la vita.
Durante la mattinata sarà inaugurata la mostra “I Giusti dell’Islam”, curata da Giorgio Bernardelli per il PIME di Milano, incentrata sulle esperienze dei Giusti musulmani che durante la Shoa salvarono la vita agli ebrei. L’esposizione sarà aperta nel mese di marzo alle scuole e ai cittadini. Nella mattinata inoltre saranno inoltre presentati i lavori delle classi della scuola media Pertini coinvolte nel progetto.
Giovedì 9 marzo le celebrazioni proseguiranno a cura del Comune di Vercelli. L’iniziativa, patrocinata dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte/Ambito territoriale per la provincia di Vercelli e dall’Associazione Italia Israele, prenderà avvio al Parco Iqbal Masih alle 10.15 con la piantumazione di due alberi. Il primo sarà dedicato a Tadeusz Pankiewicz, il farmacista del ghetto di Cracovia che decise di rimanere con gli ebrei segregati e testimoniare le loro sofferenze. Il secondo albero sarà dedicato a Nevé Shalom - Wahat as-Salam (Oasi di Pace), un villaggio creato congiuntamente da ebrei e arabi palestinesi, cittadini di Israele, impegnati nel lavoro di educazione per la pace, l’uguaglianza e la comprensione fra le due popolazioni.
Seguiranno, alla Cripta del Sant’Andrea, un incontro con Lorenzo Fantone, che presenterà il libro “Il farmacista del ghetto di Cracovia” e la presentazione dei docenti della scuola media Pertini su Wahat as-Salam - Nevé Shalom.