Vercelli insolita: una "gabola" di Porta Milano
Foto e video da un angolo caratteristico della nostra città
Si chiamano "gabole" e stanno ad indicare dei percorsi, delle scorciatoie che, magari passando da due cortili, permettono di passare da una via all'altra, ma bisogna conoscerle...
Ne sapevo solo vagamente, ricordo d'infanzia, ma qualche giorno fa, transitando in via Bodo ho voluto andare a vedere bene cosa c'era dietro il caratteristico arco che si vede in "vicolo Bernardino Larghi".
La viuzza che si trova a lato della chiesa evangelica, ha un suggestivo pavè di cubetti di porfido e collega diverse case, in fondo il vicolo si stringe in un lungo corridoio che conduce in corso Libertà, si esce dal civico 305, poco sopra il varco d'ingresso c'è un'edicola votiva, o meglio, una nicchia, con la statua della Madonna nera che tiene in braccio il bambin Gesù.
Come in un racconto storico
Il vicolo e il "budello" sembrano portarci nella Vercelli medievale, o, meglio ancora, in quella del periodo rinascimentale e ci si potrebbero incontrare i personaggi che lo scrittore Pino Marcone infila spesso nei suoi racconti nelle varie epoche vercellesi, personaggi da cappa e spada, banditi o popolani...
L'arco visto da via Bodo
Visuale dalla parte opposta
Altra veduta
Entrata nel "budello"
Il "budello" verso corso Libertà
Il "budello" verso corso Libertà
Un dettaglio
Il palazzo di corso Libertà
La nicchia mariana
Dettaglio della Madonna nera
Una zona da valorizzare
Questa zona di corso Libertà è stata a lungo, ed in parte lo è ancora, un po' di "serie B", rispetto al traffico e alla cura del tratto che va da Benetton a viale Garibaldi. E' un peccato perché offre angoli interessanti, in parte ci sono stati dei restauri negli anni ma le potenzialità non sono affatto sfruttate in pieno.