Arte & Filatelia

Un Lanino del Museo Borgogna sul francobollo di Natale

Rappresenta la Madonna con il Bambino e i santi Bernardino e Francesco.

Un Lanino del Museo Borgogna sul francobollo di Natale
Pubblicato:

Poste Italiane ha lanciato oggi, mercoledì 1° dicembre 2021, due francobolli natalizi. Il più prezioso di questi, l'opera pittorica, rappresenta la Madonna con il Bambino e i santi Bernardino e Francesco detta “Madonna del cane” 1563, di Bernardino Lanino, opera della collezione del Museo Borgogna, scelta da Poste Italiane nel novero dell'enorme patrimonio artistico italiano, a riprova di quanto il museo cittadino sia ormai conosciuto e apprezzato. Un  vero e proprio riconoscimento all'azione che lo staff presieduto dall'avvocato Francesco Ferraris e diretto da Cinzia Lacchia sta portando avanti ormai da molti anni.

Oggi l'annullo disponibile alle Poste Vercelli Centro

Per la cronaca l'altro francobollo ha un soggetto grafico e raffigura una mano nell’atto di scrivere “BUON
NATALE” su un biglietto di auguri, in evidenza su una tovaglia da tavola costellata di casette
innevate, classico paesaggio natalizio.
Completano il francobollo la leggenda “NATALE 2021”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria
“B ZONA 1”.
Per i collezionisti è importante sapere che oggi, primo giorno di emissione, l'annullo è disponibile presso l’ufficio postale Vercelli centro.
Per l’occasione sono state realizzate due cartelle filateliche distinte per ogni francobollo, in
formato A4 a tre ante, contenenti una quartina di francobolli, il francobollo singolo, una cartolina
annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al prezzo di 15€ ciascuna.

La scheda

BERNARDINO LANINO
(Vercelli (?) ante 1514 – Vercelli 1583)
Madonna con il Bambino e i santi Bernardino e Francesco detta “Madonna del cane” 1563.
Tavola firmata e datata
Collezione Antonio Borgogna, acquisto d ante alla Marchesa Mensi di Milano, dalla chiesa di San Francesco a Vercelli, cappella Volpe inv. 1906, XIII, 40 148 x 109 cm Vercelli, Museo Francesco Borgogna.
La pala d'altare venne acquistata da Antonio Borgogna (1822-1906), fondatore del Museo Borgogna, dalla Marchesa Mensi a Milano per arredare la sala XIII della sua casa-museo. La grande tavola venne commissionata dalla famiglia Volpe, il cui stemma araldico appare ripetuto simmetricamente in alto ai lati della centina, per la propria cappella di san Bernardino nella vicina chiesa di san Francesco, oggi sant’Agnese, di Vercelli.
La presenza ai piedi della Vergine del cane volpino, con un vezzoso collare di sonagli, e sotto al quale un cartiglio riporta la firma del pittore, rimanda nuovamente ai committenti oltre a rappresentare un simbolo di fedeltà coniugale. La Madonna, seduta su una roccia, è ritratta dal pittore sotto un baldacchino, come sua consuetudine, è incoronata da due putti alati ed è affiancata dai santi Francesco, titolare della chiesa, e Bernardino, titolare della cappella.
L’impostazione delle figure, con i santi francescani che indossano il saio e mostrano i propri simboli, traduce i dettami di devota compostezza e immediata riconoscibilità dei personaggi sacri seguendo le indicazioni della Controriforma che nel territorio piemontese e lombardo vennero promosse sotto la spinta di san Carlo Borromeo.
Queste indicazioni sono recepite da Lanino nel raggelarsi della calda e tenera partecipazione dei personaggi che esprimono una compunta e misurata devozione, enfatizzata dagli sguardi e dalle pose, e un assorto distacco. I colori smorzati, la materia pittorica opalescente e argentea, i preziosismi serici, la ricchezza cromatica ma monocorde, l'azzurro paesaggio sfumato che si scorge all'orizzonte tra le due quinte arboree, sottolineano il clima di dolcezza ereditato dai leonardeschi che il pittore adatta alla propria sensibilità e che caratterizzano il suo stile.
Essa rappresenta una delle gemme della pittura rinascimentale piemontese nelle raccolte del Museo Borgogna di Vercelli il cui patrimonio si distingue per qualità e quantità con opere d'arte italiane e straniere che coprono un arco cronologico dal XV al XX secolo.

Cinzia Lacchia
Conservatrice del Museo Borgogna

Seguici sui nostri canali