Cultura

Tre nuove creazioni letterarie per il vercellese Guido Michelone

Le opere spaziano dal mondo felino, all'arte per arrivare al jazz

Tre nuove creazioni letterarie per il vercellese Guido Michelone
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Tre nuove creazioni letterarie per Guido Michelone, vercellese, che da tempo ricopre le cattedre di Storia del Jazz della Musica Improvvisata Audiotattile e di Storia della Popular Music per il Corso di Laurea in Jazz al Conservatorio Vivaldi di Alessandria ed è professore di Storia della Musica Afroamericana presso il Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Oltre all’attività di ricerca e di didattica, da sempre si dedica alla divulgazione quale conferenziere, operatore socioculturale, reporter e giornalista pubblicando, nel corso degli anni, su prestigiose testate nazionali.

Tre nuove opere

La prima opera che ha visto la luce in questo periodo è “I gatti. Poesie, racconti, battute, aforismi” Edizioni Reladomiredo, Lugano (Svizzera). Così dopo dieci anni di gestazione arriva l’antologia dedicata al mondo felino in cui Michelone, nella prima parte del libro, invita alcuni grandi poeti italiani contemporanei (Caliceti, Balbis, Guarnaccia, Stocchi, Lamberti, Ragagnin, Teodorani) inclusi alcuni vercellesi (Baldissone, Lazzarini, Molinaro, Repetto, Tini Brunozzi) dal curriculum letterario prestigioso. Nella seconda parte il curatore raccoglie frasi celebri di scrittori e filosofi (come pure di musicisti e scienziati) che del gatto hanno colto gli aspetti più originali. Il libro è anche concepito e realizzato per aiutare il gattile “Baffi e code” di Vercelli, nel senso che il ricavato di ogni copia venduta gli verrà totalmente devoluto.
La seconda opera è “Perdonami Picasso. 105 artisti moderni e contemporanei” Melville Edizioni, Siena: concepito e realizzato durante il lockdown, il testo raccoglie circa la metà di saggi e articoli che l’autore, in qualità di critico d’arte, aveva già pubblicato su riviste, giornali, antologie in circa vent’anni di attività parallelo a quello dello studioso di musica jazz, pop, rock. In effetti nel libro, oltre i brevi ritratti di grandi maestri (Picasso, Matisse, Klimt, Van Gogh, eccetera), vengono trattati pure i musicisti impegnati con successo anche nella pittura (da Miles Davis a Bob Dylan), mentre una cospicua parte riguarda gli artisti locali di chiara fama (Crosio, Deluca, Leale, Ravello, Rosso, Sambonet, il Gruppo Forme). Il tutto è scritto con taglio divulgativo coinvolge, talvolta polemico, ma utile a far capire un’arte – quella moderna e contemporanea – che ancor oggi suscita dubbi e perplessità nel pubblico abituato ad ammirare solamente Michelangelo o Raffaello.
Infine l'ultima opera porta è “Il jazz e l’Europa. Nuovi ritmi e Vecchio Continente 1830-2022” Arcana Editrice (Roma).
Ecco il nuovo e settimo volume di una sorta di enciclopedia del jazz in progress, concepita dall’autore con il ritorno alla collaborazione con la prestigiosa editrice Roma, da sempre la migliore nel divulgare generi come il rock, il pop, il blues, il rap. Concependo dunque la storia del jazz quale materia suddivisibile in infiniti argomenti, Guido Michelone dopo le attenzioni riservate ai rapporti tra il jazz e via via il cinema, le arti, la filosofia, gli stili, il mondo intero (salvo ‘Europeo) si avventura quindi alla ricerca e alla scoperta dei tanti jazz europei quante le singole nazioni o addirittura specifiche regioni e grandi metropoli: dunque in jazz in Albania, in Olanda, in Ucraina, ma anche in Galizia e in Vaticano, a Parigi, Londra, Mosca in trentatré diverse location, spesso visitate direttamente come turista o invitato a festival, convegni, rassegne, oppure conosciute attraverso contatti, discussioni, interviste con i maggiori jazzmen europei, dei quali, come già accaduto per tutti gli altri libri, vengono riportate ampie discografie, considerando l’album in cd o in vinile il testo di riferimento per conoscere il jazz medesimo.

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