Cultura

Studio Dieci festeggia mezzo secolo d'attività

Tante iniziative per una delle realtà fondamentali dell'arte cittadina.

Studio Dieci festeggia mezzo secolo d'attività
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Nelle foto l'annuncio della mostra 50 x 50 e un'immagine di Carla Crosio, presidente con il direttore artistico Diego Pasqualin.

Sono al via le iniziative per ricordare i 50 anni di attività di «StudioDieci», la data ufficiale di fondazione viene infatti fatta risalire al 21 novembre del 1971 e gli eventi messi in campo dal Centro Culturale per l’Arte Contemporanea prenderanno appunto inizio il 21 novembre 2021, con tre distinti appuntamenti, e si chiuderà il giorno 21 aprile 2022, quando sarà presentato il catalogo generale che, già in fase di realizzazione, porterà anche le immagini dei festeggiamenti.

Una preparazione faticosa ma emozionante

«E’ stato molto faticoso preparare questi eventi - spiega l’attuale presidente del centro culturale Carla Crosio - ci lavoriamo da circa un anno, poi, anche se StudioDieci non si è mai fermato ed ha esposto arte per la città dalle sue vetrine, ci sono state tutte le difficoltà legate alla pandemia, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. StudioDieci per me è da sempre stato casa, tra le sue mura mi sento bene. Non riesco a credere che siano passato tutti questi anni ma, un progetto dopo l’altro mi hanno portata fino a qui.

Negli ultimi tempi ho condiviso con una grande unione d’intenti luci ed ombre con Diego Pasqualin che è stato mio allievo al Liceo. Abbiamo avuto sempre pochi fondi ma tanta qualità da offrire con proposte che sono state apprezzate e condivise da esponenti di rilievo del così detto sistema dell’arte. Queste approvazioni mi hanno dato la forza di continuare, di capire che ero sulla strada corretta, di guardare sempre di fronte a me anche quando le scelte da compiere si presentavano complicate.

Qualità e giovani al primo posto

E’ facile comprare eventi artistici con mostre già confezionate, bastano i soldi, invece StudioDieci le costruisce con pochi soldi ma senza retrocedere circa la qualità, pezzo per pezzo, con una cura che è sempre stata, fin dai primi anni, al massimo livello.

Diciamo anche dei no, perché la qualità delle opere che proponiamo deve rispettare uno standard elevato, a passo con il sentire nuovo e comunque i progetti proposti devono essere in linea con il nostro sentire artistico per arricchire la nostra ricerca. Abbiamo mantenuto sempre la stessa coerenza dei fondatori. StudioDieci rappresenta ancora dopo 50 anni l’Arte di Frontiera, il vero Contemporaneo che cerchiamo di “vivere” senza compromessi, con una grande attenzione per i giovani artisti e la cultura cittadina ma con un respiro sempre più internazionale. grazie ad un gruppo di artisti curatori e critici che si è costituito evento dopo evento, in cammino. Con le iniziative per il cinquantennale intendiamo riproporre le varie fasi della nostra storia e dare conto di quante centinaia di eventi si sono fatti nel tempo».

La storia in pillole

La storia di «StudioDieci» è infatti ricca di personaggi, spunti di riflessione, ospiti prestigiosi, progetti rivoluzionari per Vercelli. In questa sede è possibile solo ricordare qualcosa di una vicenda artistica che ha pochi eguali in Italia. Saremo “storicizzati.”
Nel novembre del 1971 un gruppo di ragazzi creativi e desiderosi di sparigliare le carte della troppo sonnolenta Vercelli mise in moto una serie di mostre, incontri ed elaborazioni critiche e artistiche. Erano il compianto Massimo Melotti, Guido Garzetti, Giorgio Berardi, Roberto Rosso, Carlo Vanoli e Sandro Bertola. Nel 1974 nel direttivo entrò anche Fiorenzo Rosso che per diverso tempo prima di Carla Crosio fu tra le colonne del centro. Per un periodo di tempo fu presidente anche Serena Leale, da ricordare ancora Max Bottino e Salvatore Giò Gagliano, che oggi non sono più attivi nel Centro.

Un'energia nuova in città

«Studio Dieci» irruppe con forza nel panorama stantio dell’arte cittadina, epiche battaglie e polemiche, ad esempio, per l’affermazione della Fotografia come arte, scontrandosi con gli amatori dei club fotografici. che non avevano capito che l’Arte richiede visioni multiple e preparazione culturale.

Sul fronte dei progetti non si riesce davvero ad elencare, si deve andare per grandi passaggi storici, come la grandiosa installazione sonora nel chiostro di Sant’Andrea «Music for meditation» con Cristina Kubish nei primi anni Ottanta, la mostra dedicata al “gruppo Forme”, per rimanere in ambito vercellese. Le esposizioni di tanti vercellesi che si sono poi fatti strada e che ritroviamo ancor oggi, un Progetto di Mail Art di respiro internazionale, le grandi mostre in Santa Chiara, dalle memorie di cronista, ad esempio, ecco “Luoghi Simbolici” negli anni Novanta, dove venne ricostruito il Muro di Berlino, appena abbattuto, con immagini “faxate” da Angelo Lopiano, artista vercellese che era a Berlino nei mesi cruciali, e poi ricomposte. La collaborazione con la rassegna “Exporsi” curata da Elisabetta Dellavalle, collaborazioni con il Festival di Poesia Civile e con Letterature Urbane.

Il periodo "Guggenheim"

Ma, primi fra tanti, tutti i progetti radicati nel territorio che sono nati grazie alle grandi mostre della fondazione Guggenheim, un periodo importante per StudioDieci. Progetti dell’eco internazionale come «End in Nation» a cura di Lorella Giudici. Poi in ultino, sono di pochi anni fa, i progetti e scambi culturali con la Cina. Anche chi ha ereditato una storia così importante ne sente il fascino e la responsabilità. Ecco cosa scrive l’attuale direttore artistico Diego Pasqualin nel suo testo per la mostra «50 x 50» con le interpretazioni del logo di “StudioDieci” da parte degli artisti legati al gruppo: «A mano a mano, di mano in mano, Arte non ha mai abbandonato questo centro culturale. Dalle due salette storiche in via Galileo Ferraris 89, agli spazi attigui dell’ex panetteria, dall’attuale sede in piazzetta Pugliese Levi a tutti gli eventi che StudioDieci ha organizzato in giro per il mondo, ogni esposizione è la conferma che sono nel posto giusto, “sulla buona strada” qualcuno avrebbe detto. Anche oggi, soprattutto oggi, penserò a domani. Ieri? Io c’ero…».
Dal 21 novembre «StudioDieci» entra nei suoi secondi 50 anni... Il mondo rispetto al 1971 è cambiato, ma le sfide sono le stesse: trovare un cammino nel buio con la sola lanterna dell’Arte.

Il programma

Per i suoi cinquant’anni Studio Dieci ha predisposto una serie fitta di eventi, che finiranno il 21 aprile 2022, con una mostra che esporrà una carrellata di volti delle persone che hanno creduto e potenziato StudioDieci.

Domenica 21 novembre: al centro Commerciale Carrefour, Tangenziale Ovest 13, un luogo di grande passaggio per incontrare tante persone: «StudioDieci | social», presentazione del logo di Studio 10 veicolato dai monitor a parete del centro commerciale. Sempre nella stessa sede: «S 10 | noi», presentazione in uno stand messo a disposizione dal direttore Luigi De Cicco a parete la storia del centro culturale, allestita fino al 30 novembre.

Nella sede di piazzetta Pugliese Levi, sempre il 21 novembre, inaugurazione alle 17 «50x50 | mostra degli artisti di StudioDieci» inserito nel contesto del Progetto Dedalo.

Giovedì 25 novembre una terza mostra verrà inaugurata presso la sede della Biblioteca Civica di via Galileo Ferraris 95, dalle 11,30: «StudioDieci | storie di carta», esposizione di annali e cataloghi storici relativi all’attività di StudioDieci. Quaderni editati a marchio StudioDieciBooK e stampati da Litocopy Vercelli con la preziosa collaborazione di Luigi Reale di e la grafica di Elisabetta Cavagnino. La mostra sarà allestita durante l’apertura... in un work in progress con la partecipazione attiva degli allievi della classe IV A, «Arti Figurative» del «Liceo Alciati». La mostra resterà allestita fino al 22 dicembre.

Il giorno 27 novembre 2021, alle ore 17 al “Piccolo Studio” di S. Andrea: «StudioDieci | storia e storie. Incontro con l’Arte Contemporanea», sempre in collaborazione con «Dedalo» una tavola rotonda a cui prenderanno parte: Cinzia Lacchia, conservatrice del Museo Borgogna: «Una storia d’Arte tra passato e presente. Un’eredità ancora viva; Lorella Giudici, storica dell’Arte, curatrice, docente  all’Accademia di Brera: «un viaggio nell'Arte. dentro e fuori StudioDieci»; Diego Pasqualin, direttore artistico di Studio 10 “back”. Introduzione a cura di Carla Crosio, modera il giornalista Gian Piero Prassi. Al termine dei lavori ci si sposterà nella sede storica di «StudioDieci», Via Galileo Ferraris, 89, ora bottega creativa n° 1, per inaugurare, alle ore 18,30 circa, la mostra: «StudioDieci . Old», mostra di manifesti storici del centro culturale, aperta fino al 5 dicembre.

Le celebrazioni proseguiranno nel 2022.

Il 20 marzo, sede di piazzetta Pugliese Levi, ore 17: «StudioDieci | society», volti e luoghi di StudioDieci» Mostra che resterà aperta fino al 21 aprile, il giorno di chiusura del ciclo di eventi. Sempre nella sede del Centro Culturale, a titolo di “finissage”, verrà presentato il catalogo che resterà come documentazione finale del cinquantesimo anniversario, con la storia e delle iniziative passate e una carrellata di immagini relative ai festeggiamenti. Il calendario di eventi è realizzato con la condivisione della Città di Vercelli e la collaborazione del Progetto Dedalo, con Asl Vc e del direttore dell’Ipermercato Carrefour De Cicco.

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