Sfida fotografica e ricette: le proposte anti stress dei musei Borgogna e Leone
Iniziative sui social per coinvolgere il pubblico e regalare sorrisi e idee.
I musei cittadini sono chiusi ma non del tutto bloccati e cercano di coinvolgere il loro pubblico con iniziative fruibili comodamente da casa. Anche da questo importante settore della vita culturale cittadina (con migliaia di tesori custoditi) viene dunque il messaggio che insieme ne usciremo.
I capolavori rivistati dai vercellesi
Il Museo Borgogna sta vicino ai vercellesi attraverso la pagina Facebook "Museo Francesco Borgogna".
«In questi giorni - sottolineano - vi abbiamo lanciato una sfida: sareste in grado di reinterpretare, travestendovi e mettendovi in posa, alcuni dei nostri capolavori? Vi piacerebbe provarci? Seguiteci su facebook o sul nostro sito e giocate con noi!».
Merita certamente una visita la pagina Facebook del Borgogna perché, come si vede dall'immagine riproposta, stanno uscendo immagini bellissime.
Sostenere i musei
I musei hanno bisogno di aiuto anche in tempi normali, adesso è ancor più necessario sostenerli. Per quanto riguarda il Borgogna vengono indicate due modalità. Il 5 per mille e l'Art Bonus.
Per destinare al Museo il cinque per mille basta segnalare il codice fiscale (80002350025) e apporre la vostra firma sull'apposita casella dedicata al sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le associazioni di promozione sociale e le associazioni e fondazioni riconosciute. Ai contribuenti non costa nulla ma è una grande risorsa per il Museo.
Con Art Bonus si può invece diventare mecenati! Lo stato garantisce a chi destina erogazioni liberali al mondo della cultura, un credito d'imposta pari al 65 % della cifra donata! Per saperne di più visitate il sito del Museo oppure www.artbonus.gov.it
Le ricette d'epoca del Museo Leone
Il Museo Leone per il periodo di Pasqua e Pasquetta, sul proprio sito web www.museoleone.it un simpatico tuffo nella storia dell’arte culinaria, proponendo una ricetta tramandata da Vincenzo Tanara, “L’Economia del Cittadino in Villa”, Venezia 1687, che fa parte della ricca collezione libraria del museo. E’ un piccolo trattato sull’«arte della frittata».
L'arte della frittata
«Fannosi frittate di varij colori, col rosso solo dell’ova si fanno gialle, con la chiara sola sono bianche, con un poco di sugo di bieta, ò petroselli si fanno verdi, con un poco d’acqua, spremuta la carotta, la parte però esteriore, si fanno rosse. I Lombardi misticano con l’ova cascio, e ricotta, e fanno frittate grosse quattro dita; li rustici fanno frittate d’ova, misticate con herba Santa Maria assai buone. Fanno frittate rognose, cioè di presciutto, ò spalla, ò ventresca, ò gola di porco salato, tagliata a dadi dentro, overo d’animele. I giorni di magro, in luogo di questi, ci si pongono alici, ò tarantello, o cipollette tenere già fritte, ò code di gambaro, cime di sparagi, torci di carchioffo teneri, di prima cotti, ò fritti».
Il museo regala diverse di queste ricette, un modo per ricordare a tutti che “con la Cultura si mangia”.
Attivi anche i canali social di Leone e Mac, con interessanti iniziative.
Vale anche per questa storica istituzione, come per Mac e Museo del Duomo l’invito a sostenerli con le modalità che si trovano sui rispettivi siti istituzionali.