Il suicidio è un tema problematico, che va trattato con delicatezza sempre ma ha una connotazione che spesso non viene sufficientemente raccontata-elaborata, ovvero l’impatto devastante sulla vita dei familiari. Il lutto è sempre difficile da elaborare ma in questi casi si aggiungono sensi di colpa e domande che straziano l’anima. Uno scrittore Matteo B. Bianchi, l’ha raccontato in un libro in cui affronta un dramma vissuto in prima persona, dal dolore/rabbia all’accettazione. E’ “La vita di chi resta”.
“Quando qualcuno se ne va – si legge nelle note di presentazione dell’evento – chi resta si ritrova a fare i conti con domande sospese, parole non dette e una nostalgia che non trova forma. Il libro “La vita di chi resta” di Matteo B. Bianchi affronta con profondità e delicatezza proprio questo tema: la vita che continua dopo l’assenza, la quotidiana fatica di riannodare i fili della propria esistenza anche quando uno di essi si è spezzato per sempre”.
L’appuntamento e i protagonisti
Dunque venerdì 21 novembre 2025, alle 17.30, l’Ex Chiesa di San Pietro Martire a Vercelli ospiterà un incontro dedicato alla presentazione del volume. Dialogherà con l’autore Matteo B. Bianchi Lara Giorcelli, con introduzione a cura di Lorena Chinaglia. La serata sarà arricchita dagli interventi di Elena Macchiarulo e del gruppo “Survivors” della S.C. Psichiatria di Biella, che condivideranno un video da loro realizzato.
L’iniziativa rientra tra le attività statutarie di sensibilizzazione e informazione promosse da DIAPSI, da sempre impegnata nel sostegno alle persone che vivono esperienze di sofferenza psichica e alle loro famiglie. L’evento è organizzato in collaborazione con il Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale ASL VC, ASL BI e ASL VCO, a conferma di un percorso condiviso che pone al centro il valore della parola, dell’ascolto e della comunità.
Rompere il silenzio
“Quest’incontro – sottolineano da Diapsi Vercelli – nasce proprio dal desiderio di rompere il silenzio che spesso circonda il tema del suicidio, di offrire parole dove troppo spesso ci sono solo domande, e di ricordare che la vita di chi resta, come ci insegna il titolo del libro, può ancora essere attraversata da significato, presenza e solidarietà. Sono previsti momenti di lettura condivisa e spazi di ascolto dedicati al pubblico, per favorire un clima di riconoscimento reciproco e vicinanza”.