I Massoni a Vercelli: convegno storico domenica al Dugentesco

Illustri studiosi parleranno della sua comparsa dalla Francia e delle sue peripezie fino ai giorni nostri

I Massoni a Vercelli: convegno storico domenica al Dugentesco

«La Massoneria non è ciò che purtroppo pensa in negativo la maggior parte delle persone. Per questo organizziamo convegni aperti a tutti in cui parliamo della storia massonica. E’ ciò che avverrà domenica 23 novembre alle ore 10 al Salone Dugentesco e mi auguro che siano tanti i vercellesi appassionati di storia ad intervenire».

Così Guido Cerutti, dell’associazione vercellese di studi storici Galileo Ferraris” che insieme all’associazione filosofica Pitagora, organizza l’evento: “Massoneria in Vercelli”, il cui sottotitolo è: “La Massoneria nella storia o la storia della Massoneria? Il caso italiano dal periodo napoleonico al Novecento”.

I relatori

I relatori del convegno, domenica al Dugentesco dalle 10 a ingresso libero, saranno storici e docenti di chiara fama.
Questo il programma: l’introduzione sarà affidata a Emanuele Cardellino, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d’Aosta. Il primo intervento specifico è affidato a una colonna della “Società Storica Vercellese”, Giorgio Tibaldeschi che tratterà il tema “La società vercellese alla fine del XVIII secolo”, per dare il contesto storico di partenza. Demetrio Xoccato entrerà poi nel dettagli: “Le logge nel periodo napoleonico con un approfondimento sulla loggia di Vercelli”.
Marco Novarino raccoglierà il testimone, documentando la fase “Dal Risorgimento alla messa al bando del fascismo”. Infine Marco Cuzzi, storico che fu già il relatore del convegno 2024 sulla massoneria e la prima guerra mondiale, parlerà de “Esilio, rinascita e le vicende della seconda metà del Novecento”. Chiuderà il convegno Sergio Monticone che è Primo Gran Sorvegliante del Grande Oriente d’Italia”.

La loggia del Napoleonici

«La prima loggia attiva a Vercelli – spiega Cerutti – fu “Les coeurs Unis”, una loggia francese giunta insieme agli ufficiali napoleonici a inizio del XIX secolo. In quegli anni ci sono notizie anche di vercellesi che facevano parte di logge fuori città. La Massoneria e i suoi valori ispirarono la rivoluzione francese, il motto “Liberte, fraternite, egalite” è massonico, tantissimi rivoluzionari erano “fratelli”.

Esempi vercellesi

Il Risorgimento italiano fu pieno di altri fratelli, mossi sempre dai valori della Massoneria. In epoca unitaria, parlando di vercellesi, come non ricordare il senatore Modesto Cugnolio che fu a fianco delle mondine e delle loro lotte per la conquista delle otto ore lavorative. Galileo Ferraris, il noto scienziato vercellese inventore della dinamo, anche se non è certo che sia stato un fratello, incarnò nella sua vita i nostri ideali e non volle brevettare la sua invenzione perché considerava la Scienza come un bene dell’umanità. Nell’incontro si parlerà di questi e altri personaggi e delle vicende storiche, fino agli anni cupi del fascismo. Un’ideologia che non poteva tollerare che esistesse un movimento libertario come il nostro, e che perseguitò i massoni. Il percorso storico si chiuderà con la rinascita post bellica. Il messaggio che vorremmo passasse al grande pubblico è che la Massoneria non è nient’altro che un cammino di crescita personale, che non si fonda su verità dogmatiche, ma ricerca il progresso dell’umanità e una pace nella giustizia».