Guareschi in famiglia con il nuovo spettacolo de "Il Porto"
Domenica 25 settembre al Museo Leone un appuntamento imperdibile.
Nella foto la presentazione dello spettacolo.
Giovannino Guareschi oggi è associato nella memoria collettiva alle figure di don Camillo e Peppone, più per i film con Gino Cervi e Fernandel (riproposti spesso in Tv) che per la lettura dei suoi libri. C’è una cerchia di “guareschiani” (ormai tutti di una bella età) che ne conoscono ogni pagina, ma per la maggioranza resta una scoperta, che è sempre piacevole, peraltro.
La genesi dello spettacolo
Lo spettacolo de «Il Porto», previsto al Museo Leone per domenica 25 settembre alle ore 17 si propone proprio questo, far passare un’ora piacevole con «Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi... in famiglia...».
«Quando ero più giovane - ha sottolineato Cinzia Ordine alla presentazione - viaggiavo per andare a studiare e ho letto tanto sul treno, anche i racconti della vita in famiglia di Guareschi ed avevo scoperto un personaggio molto simpatico. L’abbiamo poi riscoperto quest’estate mentre preparavamo lo spettacolo sul “Bertoldo”, e così è nato il nuovo progetto».
Un irregolare della letteratura
Sia il presidente del Museo Gianni Mentigazzi che Roberto Sbaratto hanno poi evidenziato perché si tratta di una scoperta per molti: «Guareschi - ha ricordato Mentigazzi - fu un autore trascurato e persino vilipeso perché considerato di destra, invece fu un personaggio libero e questo omaggio ci trova come museo assolutamente d’accordo».
Sbaratto ha osservato poi che alcuni degli autori che “Il Porto” ha fatto riscoprire negli anni, Marcello Marchesi, Ennio Flaiano, gli umoristi, «erano tutti degli “irregolari della letteratura, tanto che si parlò ad un certo punto di un film “La rabbia” che avrebbero dovuto realizzare Giovannino e Pasolini insieme, ma poi non se ne fece nulla». C’è anche da dire, come puntualmente ha sottolineato Sbaratto, che «Guareschi è un gigantesco umorista... Un conto è far ridere di pancia, con volgarità un altro con l’ironia e l’acutezza. Guareschi scriveva in modo straordinario e nei racconti in cui parla della vita in famiglia è molto divertente. Dato che la moglie e la figlia sono due personaggi fondamentali nei dialoghi ecco che abbiamo pensato che oltre a me interpreteranno le loro parti Lorena Crepaldi e Valeria Bosco».
Una coscienza collettiva
La scoperta di Guareschi ispira “Il Porto”: «Più avanti potremmo dedicarci anche ai racconti con don Camillo e Peppone, che sono sempre attuali. Guareschi era un conservatore, era anche monarchico, ma ha prodotto la pù bella figura di comunista della letteratura italiana, Peppone in fondo era lui stesso».
Fissare lo spettacolo il 25 settembre non è un caso... fu infatti Guareschi a coniare un famoso slogan: «Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no». Un aforisma che segnò la campagna elettorale del 1948 e che vale ancora oggi. E’ la nostra coscienza che dobbiamo seguire non l’idolo di turno. Giovannino l’ha sempre fatto, pagando di persona.
Ingresso allo spettacolo 10 euro. Per info e prenotazioni: 0161-253204 (fino a venerdì 12,30 - 3792834818 (da venerdì pomeriggio negli orari del museo. L’evento è realizzato grazie al contributo della Fondazione Crv e dello sponsor «Vintage Delirium».