"Gli anziani e la Bibbia": presentazione del libro
La comunità di Sant'Egidio promuove un incontro di riflessione sul tema.
Alla Comunità di Sant’Egidio si parla di “Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia”: appuntamento per sabato.
Il libro
Sabato 15 maggio alle ore 16, nella chiesa di Santa Maria Maggiore (via Duomo 6) a Vercelli, sarà presentato dalla Comunità di Sant’Egidio il libro “Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia” (ed. Morcelliana), scritto da mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli- Ferentino, insieme a don Francesco Tedeschi e alla dottoressa Maria Cristina Marazzi. Interverranno l’Arcivescovo di Vercelli monsignor Marco Arnolfo, il professore Eugenio Borgna, primario emerito di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara, accademico e saggista, Giusi Baldissone, già docente di Letteratura italiana all’Università del Piemonte Orientale e Daniela Sironi, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Piemonte.
Gli anziani biblici
Si tratta dell’evento inizialmente previsto a marzo, che era stato rinviato per le restrizioni imposte dalla pandemia. L’accesso alla chiesa sarà libero, con le consuete misure di prevenzione e distanziamento interpersonale. «Il ‘grande continente anziano’ ha sofferto e sta soffrendo in maniera incredibile in questo tempo di pandemia ed è oggi praticamente espulso dalla realtà sociale» afferma il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, che nel libro firma la prefazione. Ma proprio la lettura della Bibbia, e non solo le indagini statistiche e demografiche, ci può aiutare a comprendere meglio il valore degli anziani: come facciano parte, in maniera rilevante, della storia umana e religiosa. Ecco perché il libro traccia una panoramica su diverse figure di “anziani biblici” : Noè, Abramo, Giobbe, Zaccaria, Simeone e Anna, Nicodemo ed altre figure forse meno conosciute. Esse, in modi diversi, hanno avuto un rilievo nella storia per la loro fede e la loro umanità. Gli autori del volume, forti dell’ intensa esperienza di amicizia che la Comunità di Sant’Egidio vive da decenni con gli anziani, legano in modo originale queste figure della Bibbia ai problemi, alle speranze e alle sfide che la vecchiaia affronta nella nostra realtà contemporanea.
La comunità
Fin dalle sue origini, la Comunità di Sant'Egidio si è avvicinata al mondo degli anziani, soprattutto quelli più malati, poveri e soli. Questa amicizia, cominciata nel 1972, è continuata negli anni con fedeltà e si è allargata a tanti paesi del mondo, diventando uno dei tratti distintivi della Comunità. .Anche a Vercelli, i membri di Sant’Egidio visitano con regolarità alcuni anziani soli e in precarie condizioni di salute, aiutandoli a vincere l’isolamento e a vivere a casa propria. La vicinanza agli anziani , ciascuno con il suo nome, il suo volto, la sua storia, ha spinto negli anni la Comunità a costruire una cultura della solidarietà e dell'accoglienza : perché nessun vecchio sia lasciato solo ad affrontare l’ultimo tratto della sua vita. La presentazione del libro si colloca in questo impegno di solidarietà e insieme di forte proposta culturale e sociale.
Le iniziative
Per ridurre il numero dei ricoveri negli istituti, ad esempio, la Comunità di Sant’Egidio ha promosso in molte città italiane ed europee soluzioni alternative, esperienze di cohousing, che nel tempo hanno dato vita ad un modello articolato per rispondere ai bisogni abitativi della popolazione anziana: convivenze di anziani, condomini protetti, case famiglia. Secondo Andrea Riccardi, «porre gli anziani nel cuore della famiglia, della comunità o della società, è l’inizio di un cambiamento umano radicale, che chiamiamo “rivoluzione comunitaria”. Gli anziani sono la “pietra d’angolo” da cui ricominciare la ricostruzione della società».