Giuseppe Raviglione: il poeta del colore in Santa Chiara
Inaugurazione sabato 18 maggio alle 17,30 fino al 26 maggio
Artes Liberales negli anni ha organizzato mostre dei più importanti maestri vercellesi, da Renzo Roncarolo a Cesare Libano, da Giuseppe Porta ad Edoardo Rosso e poi ancora Venanzio Mele e Giuseppe Raviglione, che fu protagonista di una mostra “Il paesaggio Vercellese” nel 2011 e che ora torna, in una retrospettiva molto più ampia, “Un poeta del colore”, che si aprirà sabato 18 maggio 2024 in Santa Chiara alle 17,30 e proseguirà poi domenica 19, venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio dalle 16,30 alle 19,30.
A organizzarla insieme all’associazione la famiglia del grande pittore che ha messo a disposizione 28 quadri e curato una serie di pannelli che mostreranno la biografia e tanti altri lavori, molti dei quali non trasportabili perché molto grandi. Altre cinque opere sono state messe a disposizione da un collezionista.
Opere di grande impatto
«Sono lavori di grande impatto che riempiranno di colori la sala» ha sottolineato il presidente del sodalizio Pino Croce alla presentazione.
mentre il nipote Raffaele Raviglione e Roberta Rio, moglie di Pier Giuseppe Raviglione, hanno dato alcune anticipazioni sull’allestimento.
In particolare Raffaele ha ricordato in modo molto coinvolgente alcune caratteristiche del nonno, che era pure un fine calligrafo e sapeva plasmare il ferro battuto con una maestria e una tecnica incredibili, realizzando fra l’altro una recinzione in ferro battuto lunga 12 metri della propria casa che è ancora oggi un capolavoro insuperato, con le sue leggendarie ali di farfalla, che nessun fabbro moderno saprebbe eguagliare.
Da sottolineare l’impegno di un po’ tutto il direttivo di Ares Liberales, da Croce alla moglie Gianna Luparia (segretaria dell’associazione) e poi il vice presidente Marco Mattiuzzi (che ha curato un video a corredo della mostra, Marco Di Lorenzo, Fedora Federico, Costantino Lucca e Paolo Poli,
La biografia
Giuseppe Raviglione (1897-1986) è nato a Quinto e dipinse dall’età di 14 anni. Andrà 18enne al fronte della Grande Guerra (nel 1980 fu nominato Cavaliere di Vittorio Veneto), poi, in un’epoca in cui si usavano ancora i registri a mano, fu calligrafo alla Banca Popolare di Novara. Quando convola a nozze con Marina Mercanti insieme si trasferiscono a Parigi. Nella città dei pittori per eccellenza Raviglione coglierà delle belle soddisfazioni, con importanti commissione da parte dell’ambasciata italiana e nel 1929 esporrà le sue opere al “Boulevard Ausmann” raccogliendo consensi anche dalla severa stampa parigina, Naturalmente respira l’aria dei grandi musei e dei grandi artisti, in particolare si avvicina all’Impressionismo.
Tornerà poi a Vercelli, continuando e ampliando la propria attività di pittore, viaggerà però sempre molto e catturerà non solo i tipici paesaggi vercellesi ma anche marine, vedute di Venezia, scorci montani e molto altro. Realizzava anche le cornici che sono a loro volta dei capolavori da ammirare.
Dunque una mostra imperdibile, ingresso libero.