Filippo Biagioli torna a Vercelli da artista affermato

Una mostra alla Casa d'Arte di via Crispo e prossimamente un altro evento alla Casa Museo Carrara

Filippo Biagioli torna a Vercelli da artista affermato
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«Mi avete conosciuto nel momento strong della mia vita ero anoressico ed oggi aiuto i malati con arte terapia, sono passati vent’anni e ne ho fatta di strada, ma ho mantenuto i contatti con la “Casa d’Arte” di Vercelli, nel frattempo ho anche ripreso 35 Kg e sono tornato volentieri a Vercelli». Filippo Biagioli ha raccontato più della sua vita che della carriera artistica sabato scorso all’inaugurazione della personale allestita alla “Casa d’Arte Viadeimercati” (sede di via Vibio Crispo 3) per celebrare i suoi 50 anni ma anche la sua scoperta come artista che si deve proprio alla “Casa d’Arte”, ma anche a Meeting Art, in poche parole a Vercelli. La “vernice” è stata onorata dalla presenza della parte migliore del mondo artistico cittadino.

I dettagli

La mostra è curata da Claudio Maria Balocco e Paola Bertolazzi, e l’inaugurazione ha visto esibirsi anche la pianista vercellese Tosca Ghiani, il catalogo con testo critico è di Pier Luigi Pensotti. Esposta una selezione di opere di un artista definito “Analphabeta”, con la sua "Analphabetic Art": un territorio espressivo di idoli, maschere tribali, tele "brutali" e sequenze di simboli con radici ancestrali e primitive. Biagioli ha suoi lavori in musei e collezioni di tutto il mondo. La mostra si può visitare su appuntamento (347-2554103) fino al 7 giugno.

L'approfondimento critico di Pensotti

Filippo Biagioli desiderava tornare a esporre a Vercelli perchè qui, quello che sarebbe divenuto il suo percorso artistico, fu intuito quasi vent'anni or sono dalla Galleria "Viadei mercati": difficile non ammettere come questa mostra sia un'emozionante suggestione per l'artista, per la Casa d'Arte e per la stessa città che li ospita.

Abbiamo parlato di intuizione, intesa come la capacità di leggere nelle opere di Filippo quelle caratteristiche che si sarebbero evolute e affermate come un unicum artistico, composto però da molteplici mezzi espressivi: opere di piccolo e grande formato, su tela e anche su tavola, sculture in legno, in calcestruzzo, bambole di stoffa o di legno, oggetti-soggetti in plastiche e stoffe ricamate, quaderni, libri, fotografie e Polaroid incise ma anche murales e art-video. Opere che Filippo è riuscito nel tempo a far apprezzare in tutto il mondo: da Vercelli a Firenze, da Milano a Venezia, da Parigi a Londra, da Madrid a Taipei, importanti musei e spazi espositivi che espongono l'arte, o meglio l'Analphabetic Art, di questo appassionato e talvolta tormentato artista che da sempre si è messo in gioco dedicandosi a un'espressività di sostanza e mai di apparenza, fedele a sé stesso e non alle mode, mai alla ricerca di forme volutamente accattivanti per il solo piacere di sedurre. Il suo piacere è l'originalità, se possibile tenuta "sotto controllo".

A una tecnica pittorica che appare libera ma che fa del tratto preciso e sicuro la sua forza, pronta a valorizzare colori spesso primari, usati con sorprendenti accostamenti e contrasti, si accompagna il messaggio scritto, vera confessione che seduce la nostra attenzione per lasciarci visionare l'intera opera con ancora maggior curiosità.

Entriamo allora nell'arena con Filippo, il coltello fra i denti lo tiene lui perchè noi ci siamo già arresi, siamo pronti a scoprire qualcosa che forse avevamo trascurato, anche quella tempesta che ci ha colto di sorpresa dimenticando il vento che avevamo seminato; l'espressione attonita di un ragazzo sotto un cielo stellato sembra accompagnarci nel profondo di un IO disorientato quanto l'angoscia di un volto dentro una gabbia che solo l'arte, che è anche libertà, può liberare ma con pazienza, dedizione, maschera dopo maschera fino ad arrivare alla pelle, rimane l'essenziale, il messaggio, la magia è compiuta. Filippo ha avuto bisogno di tempo, se fosse un musicista conoscerebbe la musica del passato e del presente ed è per questo che potrebbe improvvisare ma è chiaro che l'improvvisazione non esiste e questa mostra ne è un esempio: amore, passione, talento, sudore, materia e spirito. L’intuizione non ha sbagliato, almeno questa volta.

01 sala vdm Biagioli (1)
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L'allestimento alla Casa d'Arte Viadeimercati

03 sala vdm Biagioli
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Altra parte dell'allestimento alla Casa d'Arte Viadeimercati

04 Idolo natura Biagioli Casa-Museo Mario Carrara (1)
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Idolo Natura Filippo Biagioli che verrà esposta alla Casa Museo Mario Carrara

05 Nonna che con 40 gradi si veste di lana Biagioli Casa-Museo Mario Carrara
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Nonna che con 40 gradi all'ombra si veste di lana sarà esposte alla Casa Museo Mario Carrara

L'evento promosso da Meeting Art

Anche “Meeting Art” presenterà una personale di Filippo Biagioli (testi di Fabrizio Guerrini) presso la suggestiva Casa-Museo “Mario Carrara” (via Somalia, Vercelli) nei giorni 30, 31 maggio e 1 giugno 2025 alle ore 15.00. Ulteriori dettagli in un post dedicato sul nostro portale primavercelli.it.

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