Duetti d'arte a Vercelli: si presentano de Bonis e Marinaro
Interviste a due protagoniste del progetto artistico che si terrà a Vercelli in autunno.
Nelle foto gli artisti Alessandro de Bonis e Francesco Marinaro.
"Duetti d'Arte" è un progetto artistico ideato dal vercellese Gorizio Lo Mastro che si terrà in autunno, ma sta già suscitando molto interesse. Si tratterà di una mostra con diversi artisti e protagonisti della cultura. (Leggi i dettagli).
I protagonisti saranno diversi, due di loro si presentano con una sintetica intervista
Alessandro de Bonis
Senatore benemerito presso l'Accademia Internazionale Mauriziana, professore di storia dell'arte, Direttore del Museo Archeologico di Fondi e Ventotene, Archeologo Orientale e ricercatore in Filologia e Storia del mondo antico presso la Sapienza. Alessandro de Bonis sarà presente all’evento culturale “Shadow reflections / Riflessi d’ombra “ in programma, a Vercelli, nel periodo autunnale.
Quando nasce la sua passione per l’arte? Da ciò che mi ricordo ho sempre avuto tra le mani colori o matite, una presenza costante e miei amici di giochi.
Ci parli della sua ricerca artistica La mia ricerca artistica ha avuto una evoluzione temporale, che nasce con il figurativo ricercato e di richiamo all'antico per creare cose nuove, per poi passare ad un astratto onirico, in cui i colori esplodono e si rincorrono.
Cosa prova quando crea? Quando creo mi sento come carico di elettricità, come un scossa che mi attraversa dalla testa ai piedi.
C’ è un'opera a cui lei è particolarmente legato? Sono legato al trompe l'oeil selezionato per il progetto vercellese, perché rappresenta un momento particolare della mia formazione artistica.
Una mostra che ricorda volentieri Ricordo la mostra alle Assicurazioni Generali di Venezia in cui fui premiato per un mio lavoro, si parla di vari anni fa ormai.
C’ è un artista a cui si ispira o che le piace in modo particolare? I miei artisti preferiti sono Kandinsky, Chagall e Mirò, ciascuno per caratteri diversi e spesso assonanti in modo lirico.
A cosa sta lavorando? Adesso sto lavorando ad alcune creazioni digitali, vorrei ampliare quel settore.
Dove trovare suoi lavori? Alcuni miei lavori sono in esposizione permanente il Palazzo Lancelotti su piazza Navona a Roma.
Un pensiero su Vercelli... Vercelli rappresenta un crogiolo artistico importante della nostra bella Italia, spero possa mantenere tale carattere nel tempo, una città viva e dinamica legata all'arte.
Un'opera di Alessandro de Bonis.
Francesco Marinaro
E' un artista particolarmente originale. La sua ricerca ruota attorno alla scimmia, animale emblematico dalle mille sfaccettature : figure in cui l’uomo e l’animale si fondono dando vita a plurimi livelli di lettura tra profondità e leggerezza/ironia. Francesco Marinaro sarà presente all’evento culturale “Shadow reflections / Riflessi d’ombra “ in programma, a Vercelli, nel periodo autunnale.
Quando nasce la sua passione per l’arte? Ho da sempre nutrito una forte passione per l’arte in generale. Passavo le ore a disegnare, colorare e modellare. Ricordo ogni sera, con entusiasmo, correvo da mamma e papà per far vedere le ultime creazioni… Questa mia passione l’ho coltivata poi con lo studio, esplodendo alle scuole superiori dove ho conosciuto il mio più grande amore, la scultura. Da allora si è aperto un mondo, se proprio devo pensare da dove è nato tutto questo direi che è nato dalla mia voglia di creare e dare tridimensionalità ai mie pensieri e da quando ho visto per la prima volta l’aula di scultura al liceo.
Ci parli della sua ricerca artistica La mia ricerca artistica è incentrata su un animale, la scimmia. Tutte le mie opere raffigurano questo simpatico animale che sia nella storia che nel mio personale assume diversi significati. Rappresenta la nostra parte istintiva e irrazionale, il nostro spirito. Siamo profondamente legati a questo animale e nelle mie opere la scimmia sostituisce l’uomo e rispecchia i nostri sentimenti.
Cosa prova quando crea? Quando creo mi sento come su di una montagna russa... il fremito dell’atto creativo, la paura di qualche intoppo o di risultare banale, senza parlare della frenesia che a poco a poco subentra e l’ansia di voler finire per bloccare l’idea e darle corpo. Si, credo che l’immagine di una montagna russa rispecchi il mio sentire.
C’è un'opera a cui lei è particolarmente legato? Sono legato a tutte le mie sculture, per motivi diversi devo dire grazie a ognuna di loro. Non ho un’opera preferita sceglierne una è come fare un torto alle altre, sono tutte un pezzo del mio cuore.
Una mostra che ricorda volentieri? Una mostra che ricordo sempre con molto affetto è la mia prima esposizione, mostra promossa dall’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino proprio a Vercelli (2010) ricordo perfettamente lo stupore nel ricevere la notizia, i giorni di allestimento ed il primo vero grande confronto con il pubblico che mi ha spinto a continuare …
C’ è un artista a cui si ispira o che le piace in modo particolare? Ho diversi artisti che seguo con passione, sia contemporanei che del passato come: Leonardo Bistolfi, Javier Marin, Fabio Viale e Rabarama.
A cosa sta lavorando? Le idee per un artista sono inesauribili, non si ha il tempo di concludere un’opera che già se ne pensa ad altre 2… i progetti a cui sto lavorando sono molteplici, oltre alle opere d’arte scimmiottate sto lavorando ad una nuova serie di opere legata al mondo delle fiabe.
Dove ammirare i suoi lavori? Per vedere da vicino le mie opere, poterle osservare e conoscerle meglio è possibile visitare il mio studio a Torino in Via Borgone 10b oppure è sufficiente seguire le mie pagine social Intragram e Facebook -Francesco Marinaro Scultore-
Un pensiero per la città di Vercelli... Senza retorica posso dire che Vercelli mi ha regalato tanto, spero con la mia arte di restituire qualcosa a tutti i suoi cittadini, e so che in parte è già cosi!