Doppio omaggio a Filippo Biagioli prima mostra alla "Casa d'arte"

Nella sede di via Vibio Crispo della storica galleria, a fine mese evento alla Casa Museo Carrara di Meeting Art

Doppio omaggio a Filippo Biagioli prima mostra alla "Casa d'arte"
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Da alcune stagioni manca tanto agli appassionati d’arte vercellese la “Casa d’Arte Viadeimercati” di Paola Bertolazzi e Claudio Balocco. Come dice il nome la prima sede fu nel centralissimo vicolo e negli ultimi anni in via Morosone. Ci fu anche un periodo in via Vibio Crispo ed è proprio in questa sede che la “Casa d’Arte” torna a proporre una mostra di grande qualità e interesse che tuttavia potrebbe essere l’ultima ed è per tanto ancor più importante.
In realtà si tratta di ben due mostre che Vercelli dedica all'arte poliedrica di Filippo Biagioli. ce ne sarà una seconda promossa da “Meeting Art”. Nella foto l'allestimento alla casa d'arte per l'inaugurazione di sabato 10 maggio.

La vernice sabato 10 maggio

Sabato 10 maggio alle ore 18 (via Vibio Crispo 3), ci sarà la prima inaugurazione con una breve performance al pianoforte della pianista vercellese Tosca Ghiani e un catalogo con testo critico di Pier Luigi Pensotti.
La Casa d’Arte Viadeimercati, che per prima riconobbe il potenziale di Biagioli, ospiterà un’esposizione che ripercorre la sua evoluzione artistica, caratterizzata da una pluralità di mezzi espressivi: opere di piccolo e grande formato su tela e tavola, sculture in legno e calcestruzzo, bambole di stoffa e legno, oggetti-soggetti in plastiche e stoffe ricamate, quaderni, libri, fotografie, Polaroid incise, murales e art-video. Sarà aperta fino al 7 giugno.

La prossima esposizione alla Casa Museo Carrara

Parallelamente “Meeting Art” presenterà una personale di Filippo Biagioli (testi di Fabrizio Guerrini) presso la suggestiva Casa-Museo “Mario Carrara” (via Somalia) nei giorni 30, 31 maggio e 1 giugno 2025 alle ore 15. l’esposizione comprenderà quaranta opere significative, tra cui maschere, sculture, tele e tavole. Le opere di Biagioli riflettono sul rapporto tra l'uomo tribale e quello contemporaneo, unendo un'apparente "scrittura infantile" alla ricerca dei pensieri primari e istintivi.

Da non perdere entrambe.

Gian Piero Prassi

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