Donne Costituenti: il ricordo dell'Anpi per la Giornata Internazionale
Molte di queste figure sono state ingiustamente dimenticate.
Un approfondimento per ricordare le figure storiche delle Costituenti: l'Anpi di Vercelli consiglia "Costituenti al lavoro. Donne e Costituzione" realizzato dalla Fondazione Nilde Iotti.
Le madri costituenti
L'Anpi di Vercelli dedica alle madri Costituenti l'8 marzo: «21 donne di oggi raccontano le 21 donne di ieri che hanno contribuito a scrivere un’Italia nuova, democratica, egualitaria. Storie e linguaggi che si intrecciano e che si rafforzano nell’abbraccio - raccontano - Troppe da citare tutte qui, ma scoprirete leggendo l’attenzione che ognuna di loro porge nel descrivere la vita e le battaglie della donna che rappresenta. Sono come figlie che raccontano le vite delle loro ‘madri’: così le chiama Livia Turco nell’introduzione a tutto il lavoro ricordando soprattutto che molte delle madri costituenti avevano partecipato attivamente alla guerra partigiana sia nei Gruppi di Difesa della Donna che nell’UDI, Unione Donne Italiane, e nel CIF, Centro Italiano Femminile, nonché nelle loro formazioni politiche».
Il ricordo
«Differenti per età, ceto sociale, cultura e fede politica, le 21 Costituenti hanno lavorato strenuamente, spesso ostacolate dalla mentalità ancora maschilista dei loro colleghi costituenti, alla redazione degli articoli 3, 29, 30, 31, 37, 48, 51 della Costituzione, i più attenti alla parità di genere ed alla dignità della persona, sia in ambito famigliare che sociale - proseguono - Donne fondamentali per la crescita del nostro Paese, eppure, molte di loro, se si fa eccezione per Nilde Iotti e per Angelina Merlin, sono state a lungo dimenticate, come si vede anche dalla bibliografia in fondo al libro: testi che risalgono, nella gran parte, agli anni 2000. Un oblio che trova in parte spiegazione nel fatto che molte non furono ricandidate o scelsero di non ricandidarsi. Combatterono per un mondo migliore che non tutte loro, però, riuscirono a vedere. Dimenticate. Ringraziamole e ricordiamole noi, sempre. Dobbiamo loro almeno questo».
"Abbiamo ancora bisogno della loro forza"
«Quale modo migliore per commemorare questo 8 marzo se non ricordare le Donne che hanno trasformato il nostro Paese in una grande e, speriamo, forte democrazia? - chiede la presidente Elisabetta Dellavalle - Rileggere le loro biografie, rivedere i loro volti, non potrà che esserci d'aiuto e di sostegno. Abbiamo ancora bisogno della loro forza e della loro visione del futuro. Ecco perché abbiamo voluto, oltre alle belle parole, dare un consiglio di lettura, di approfondimento, di concreta coscienza storica di quanto queste donne abbiamo contribuito a scrivere la nostra Costituzione, non a caso, una delle 'più belle' che mai siano state scritte. Sta a noi, oggi, conoscerla ed applicarla in ogni ambito della nostra quotidianità sociale, famigliare e lavorativa».