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Dalla Svezia a Vercelli per scoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio

Åsa Johansson e Alberto Blasetti, tre giorni in tour per il vercellese.

Dalla Svezia a Vercelli per scoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio
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Un'esperienza turistica è sicuramente un'esperienza sensoriale, che coinvolge corpo e mente. È attraverso i cinque sensi che trasmettiamo al nostro cervello le informazioni che lui rielabora e trasforma in endorfine, procurandoci benessere.
Si dice che l'appetito vien mangiando, allora, forse, è da lì che conviene partire, dal mangiare. E dal bere. A questo punto, la logica potrebbe diventare stringente: per fare incoming, perché non partire proprio dalla famigerata “acquolina in bocca”? Magari con un bel tour enogastronomico.

I tre giorni di Åsa e Alberto

Ed proprio questo che hanno fatto, nei giorni scorsi, una giornalista svedese esperta di enogastronomia, Åsa Johansson, e un fotografo italiano, Alberto Blasetti, premiato per i suoi scatti nel settore food. Una tre giorni in giro per il Vercellese, tra risaie e aziende risicole, ristoranti e trattorie, grazie alla proficua collaborazione tra DMO Piemonte (società in house della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte che si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio) e ATL Biella Valsesia Vercelli.
Åsa Johansson si è trasferita in Italia nel 2001 per motivi di studio. Dopo la laurea, ha iniziato subito a scrivere wine&food e turismo per importanti testate svedesi e norvegesi. Per i suoi connazionali organizza tour enogastronomici nel Belpaese e, nel suo Paese d'origine, tiene corsi e master class sui vini italiani.
Il press tour di Johansson e Blasetti (da mercoledì 16 a venerdì 18 giugno) è partito dall'abbazia cistercense del Principato di Lucedio, dove vengono coltivate le più pregiate qualità di riso, con l'intervista al Conte Salvadori di Wiesenhoff ed proseguito con l'incontro tra la coppia di reporter e i
fratelli Christian e Manuel Costardi, che propongono, a partire dalla loro tradizione familiare, un menù con 25 piatti a base di riso, ripercorrendo le tappe culinarie di un passato fortemente radicato sul territorio, ma reinterpretando e attualizzando.

Le terre d'acqua

Non poteva certo mancare un'incursione nelle Grange e in Baraggia. Le “Terre d'Acqua” hanno fatto decisamente colpo sui due reporter che hanno visitato diverse cascine e centri agricoli d'eccellenza dove hanno avuto modo di conoscere e apprezzare l'intera filiera del riso. Prima di ripartire alla volta di Firenze (Åsa Johansson) e di Roma (Alberto Blasetti), la giornalista e il fotografo sono riusciti a concludere l'educational tour con la visita del centro storico di Vercelli.

Il grande potenziale del vercellese

«Negli ultimi dieci hanno ho viaggiato in Italia per oltre 100 giorni all'anno, ma non ero mai stata a Vercelli, ho scoperto un luogo per me completamente nuovo - considera la giornalista svedese, ormai italiana d'adozione -. Ho scoperto un territorio con un grandissimo potenziale, in parte non ancora valorizzato. Per quanto riguarda la ristorazione, ho trovato dei locali ottimi, dal ristorante stellato alla trattoria, e ho incontrato dei bravissimi imprenditori, che mi hanno fatto capire cosa c'è dietro ad un sacchetto di riso di qualità. Il Vercellese è un territorio con una storia da raccontare. Sono convinta che valga davvero la pena scoprire e visitare sia il capoluogo che i suoi dintorni, e sonomolto contenta di poterlo raccontare ai miei connazionali svedesi».

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