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Da sabato in Santa Chiara mostra dedicata al "Cantastorie" Francesco Leale

Ad oltre 25 anni dalla scomparsa un progetto che spazia fra sei tematiche care all'artista

Da sabato in Santa Chiara mostra dedicata al "Cantastorie" Francesco Leale
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Sono passati 25 anni dalla scomparsa di un grande vercellese, Francesco Leale: pittore, talento immenso della caricatura, ma anche giornalista. ma soprattutto legatissimo a Vercelli, alla sua gente e alle tradizioni. Una delle figure che hanno caratterizzato una parte importante del secolo scorso a Vercelli con la sua figura, la sua arte, i suoi interessi e i ruoli molteplici: pittore-caricaturista, giornalista, storico, cultore delle tradizioni, uomo politico, amministratore. Una grande mostra retrospettiva venne promossa poco dopo la scomparsa, nel 2000, a cura di Marco Rosci già allora si erano potute apprezzare doti di pittore che non erano note ai più. Il nuovo progetto si annuncia come diverso e per certi versi anche più completo e soprattutto centrato sulle doti di "narratore"  che Leale sapeva infondere anche nelle suo opere visive oltre che negli articoli e nei libri dedicati a Vercelli.

Nella foto alcuni dei protagonisti del progetto.

La presentazione della mostra

Per ricordare degnamente il maestro, dunque, il Comune di Vercelli e l’Associazione “Amici del Cecco”, con il prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, hanno organizzato una grande mostra che si svolgerà da sabato 20 gennaio a domenica 11 febbraio. La mostra si intitola: “Il Cantastorie - Francesco Leale 25 anni dopo”. Si terrà in Santa Chiara: inaugurazione sabato 20 alle ore 17, visitabile dal giovedì alla domenica in orario 16-19.

La presentazione dell'esposizione è avvenuta nella mattinata di oggi, mercoledì 17 gennaio, in municipio. Il sindaco Andrea Corsaro sin da subito ha voluto fortemente questo evento e nella conferenza stampa ha ribadito “L’Amministrazione ha sostenuto e promosso con grande interesse questa esposizione di opere di una figura di grande rilievo per la città e non solo, un artista molto stimato che ha amato Vercelli raccontandola attraverso la sua magistrale capacità artistica”.

“La Fondazione sostiene sempre di buon grado le attività culturali della città, che ha espresso artisti di fama, come Cecco Leale – ha dichiarato Aldo Casalini presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli - inoltre ha anche un valore aggiunto, la storia si ripete, perché già mio padre aveva promosso l’attività culturale di questo artista a cui tutti siamo affezionati”.

Tony Bisceglia, presidente dell’Associazione Amici del Cecco, ha sottolineato come questa mostra sia una grande soddisfazione per l’associazione che si propone di mantenere viva la memoria di questo grande artista.

“E’ una grande gioia poter ricordare mio padre dopo venticinque anni offrendo opere inedite - spiega la figlia Serena Leale - saranno le storie disegnate o dipinte tra il 1920 ed il 1998 a costituire il filo conduttore dell’allestimento della mostra, che propone sei “racconti” con soggetti differenti ma strettamente legati fra loro dalla logica narrativa preferita dall’artista, quella del cantastorie”.

La curatrice Emiliana Mongiat ha illustrato il percorso in mostra, specificando come il lavoro di curatela sia stato condiviso con Serena, figlia di Cecco, che ha raccontato e fatto conoscere l’artista attraverso le storie narrate nelle sue opere “sarà un percorso unitario, da considerare come traccia di visione per il pubblico, il racconto della casa e degli affetti, il racconto della città e della campagna, il racconto dei mestieri, il racconto della Storia, il racconto delle caricature e, in chiusura, il racconto dei racconti”.

L’esposizione, su progetto di Serena Leale e Virginia Elia, è corredata dal catalogo edito da Gallo arti grafiche Vercelli con consulenza di Cesare Rinaldi.

Opere inedite

I vercellesi potranno ammirare opere del tutto inedite della sterminata produzione di Francesco Leale dalle origini fino all’anno della scomparsa (avvenuta nel settembre del 1998, a 78 anni): si tratta di oli su tela o cartone, acquerelli, i suoi famosi gessetti.

La curatrice della mostra ha suddiviso l’esposizione in sei sezioni: il racconto della casa e degli affetti; il racconto della città e della campagna; il racconto dei mestieri; il racconto della storia; il racconto delle caricature; il racconto dei racconti. Il catalogo contiene scritti del sindaco Corsaro, del presidente della Fondazione Carisver Aldo Casalini, del presidente degli “Amici del Cecco” Tony Bisceglia, della figlia Serena e della nipote Virginia, dell’amico e collega a “La Stampa” Enrico De Maria e, ovviamente, di Emiliana Mongiat che ha curato anche la supervisione di tutto un catalogo.

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