Evento

Da sabato in S. Chiara la mostra di Gastone Cecconello ricordando Angelo Gilardino

L'esposizione fa parte della rassegna "Il Legno che Canta", l'artista è uno dei maestri riconosciuti dell'arte vercellese.

Da sabato in S. Chiara la mostra di Gastone Cecconello ricordando Angelo Gilardino
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La rassegna “Il legno che canta”, organizzata dall’associazione “Angelo Gilardino” celebrerà in Santa Chiara, con una mostra, cel’amicizia tra Gilardino il pittore Gastone Cecconello. In esposizione quadri e sculture del famoso artista vercellese, che si intitola appunto “L’amicizia di una vita”: sarà inaugurata sabato 17 febbraio alle 17 e resterà aperta fino al 31 marzo. Ingresso libero, dal venerdì alla domenica, dalle 16 alle 19. L'evento verrà ufficialmente presentato in municipio domani, venerdì 16 febbbraio 2024, alle ore 12.

Nelle foto Gastone Cecconello ripreso in Santa Chiara durante l'allestimento, giovedì 15 febbraio 2024, e una delle opere esposte.

Lavori anche in alcune vetrine

Oltre alla mostra l’associazione presieduta dal chitarrista Marco de Santi ne allestisce, contestualmente, d’intesa con l’Ascom, una “diffusa” nelle vetrine di dieci negozi cittadini che esporranno, a loro volta, quadri e sculture di Cecconello. Questi dieci negozi sono: la boutique “Andreana” di viale Garibaldi, il negozio di moda uomo “Shop” di via Fratelli Ponti, l’orologeria “Era ora” di via Laviny, la gioielleria “Poma” di via Nigra, il negozio di abbigliamento “Donis Donna” di via Nigra, la pasticceria “Taverna e Tarnuzzer” di piazza Cavour, il negozio di confezioni e tendaggi “Finotello Patrizia” di piazza Cavour, la cioccolateria e confetteria “Il Girasole” di piazza Cavour, la libreria “Mondadori” di via Cavour e la galleria antiquaria “Bellaguardia Claudia” di corso Libertà.

Nella mostra di Santa Chiara sarà pure disponibile un catalogo dell’evento, realizzato dall’Associazione “Angelo Gilardino”.

L'amicizia tra due artisti geniali

Tornando al tema di base della mostra che sarà inaugurata sabato, e cioè l’amicizia tra Gilardino e il Cecconello, essa è stata mirabilmente raccontata dal compositore vercellese in un capitolo dell’autobiografia “Io, la chitarra e altri incontri”. Angelo Gilardino la fa risalire al 1957: il futuro concertista aveva sedici anno, il futuro artista uno in meno. Si vedevano praticamente ogni sera nel locale di casa Cecconello, in via Gallardi, che il giovanissimo pittore (già notato da un artista del valore di Enzo Gazzone, allora direttore del Belle Arti) aveva trasformato in proprio atelier. Cecconello dipingeva e Gilardino studiava chitarra, fino a tarda notte. Da allora, tutte le mostre di Cecconello sono sempre state commentate da Gilardino, che era anche un finissimo critico d’arte e in casa del musicista c’era sempre qualche opera di Cecconello. Un’amicizia solida e fantastica che si è interrotta il 14 gennaio 2022, quando Gilardino è morto. Ora rivive in una bella mostra.

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