Da Carlo Magno al Carnevale: progetti ideati durante il lockdown
Dopo la pubblicazione di un divertente racconto, Mario Matto prosegue con altre due iniziative.
Nasce durante il primo lockdown il racconto “semiserio”, costruito su una vicenda storia reale, scaturito
dalla fantasia di Mario Matto, pubblicato dalla Pro loco di Santhià, in collaborazione con l'Associazione Amici della Via Francigena.
Una comunità accogliente
“Il passaggio di Carlo Magno da Santhià” è un racconto divertente, dove i protagonisti, nell'ombra della vicenda, sono i Santhiatesi, con le loro abitudini e il loro Carnevale, che si perde nella notte dei tempi... Il messaggio che ne risulta è quello di una comunità da sempre accogliente, nella quale, quando le circostanze lo richiedono, si riescono a mettere da parte le divisioni per raggiungere un fine comune.
«Il racconto si sviluppa strutturalmente su due livelli: il primo, che si potrebbe definire “mobile” o “a valenza internazionale”, è legato alle reali vicende di Carlo Magno e del suo seguito, documentate, seppure a grandi linee, da fonti storiche. Questo livello rappresenta la parte “reale” della vicenda - commenta Matto -. Il secondo, che si può considerare “statico” o “a valenza locale”, concerne invece le vicende che si sviluppano presso la comunità santhiatese, che prima vede passare gli inviati di Carlo Magno durante il viaggio di andata e poi accoglie l’imperatore e gli ambasciatori durante quello di ritorno. Questo è frutto di fantasia, anche se è storicamente piuttosto probabile che l’incontro di Carlo Magno con i dignitari si sia realmente svolto a Santhià (“tra Vercelli e Ivrea”, dicono le fonti)».
Tra i protagonisti un elefante, richiesto in dono da Carlo Magno al califfo Harùn al-Rashid e “re capitato” non senza fatica all’imperatore dalla spedizione di ritorno, durante un viaggio lungo e avventuroso. E poi senz’altro la comunità di Santhià, che accoglie con entusiasmo l’imperatore e gli ambasciatori, dando il meglio di sé.
Novità in arrivo
Proprio la descrizione delle vicende locali consente all’autore di “scherzare” un po’ sui santhiatesi, assegnando le stesse “parti” di alcuni personaggi dei nostri tempi: qualcuno si riconoscerà senz’altro, e questo è il lato divertente della vicenda.
Ma non è finita qui, perché ci sono altre novità che verranno presto editate. Il secondo progetto è una raccolta di giochi di parole e doppi sensi, raccolti con pazienza durante gli anni dell’insegnamento: «Durante il lockdown ho avuto il tempo di rimettere un po’ in ordine, e di completare un lavoro che era stato iniziato diversi anni fa», spiega l’autore. Terzo e decisamente più impegnativo lavoro, ancora in fase di ultimazione, riguarda la storia del Carnevale, considerata dal punto di vista antropologico: scavando nel tempo per trovare le radici di questa festa, esistente già ai tempi degli Assiro-Babilonesi, si comprende il significato di azioni per noi normali: per esempio il “giro” dei carri è legato alla volontà di simulare il moto dei pianeti, per far ripartire il ciclo delle stagioni.
Il racconto su Carlo Magno si può trovare nella sede della Pro loco santhiatese e nella libreria “Il Punto Ufficio”, di corso Nuova Italia.