Condannati a morte: successo per la mostra prolungata di tre settimane
Soddisfazione da parte de "La Rete" per l'affluenza e il gradimento delel iniziative
La Rete, la realtà vercellese che da un decennio propone iniziative sulla cultura e la storia della nostra città ha concluso con succcesso la mostra sulla storia della condanna a morte adi grande successo, superando ogni aspettativa. Sono stati infatti oltre 450 i visitatori, provenienti anche da Genova, Milano, Torino, Parma, Pavia, Bergamo e perfino Lugano.
Nell'immagine in evidenza la premiazione della Caccia al Tesoro urbana, da SX: Nicolò Bellomo (attivista de LA RETE impegnato nella regia del gioco), Giada Molinaroli, Alessandro Tadini e Sunil J. Carrara (squadra vincitrice del gioco con un tempo di 1h e 14 minuti per coprire le 10 tappe), Maurizio Roccato (coordinatore de LA RETE) e Giovanni Mercuri, attivista e segretario de LA RETE impegnato nella regia del gioco)
La caccia al tesoro e il raro affresco
L'evento conclusivo, la caccia al tesoro organizzata dall’associazione ha catturato l’attenzione di nove squadre di appassionati, che si sono sfidate alla scoperta di luoghi, personaggi e aneddoti poco conosciuti del centro storico, li si è visti sabato scorso in giro per il centro telefonino alla mano, scattare le foto dei luoghi come previsto dal gioco. Il premio era un’esclusiva visita a Palazzo Avogadro di Quinto per ammirare un raro affresco cinquecentesco, mai studiato prima. I partecipanti, grazie all'autorizzazione della proprietà, hanno potuto visionare per la prima volta il pozzetto adiacente alla Chiesa, destinato a contenere i cappi degli impiccati, un luogo carico di storia e di mistero.
Mostra prorogata
L’entusiasmo del pubblico è stato travolgente, tanto che sono state numerose le richieste di prolungare la mostra. Grazie alla disponibilità del priore della Confraternita Luigi Angelino, la mostra rimarrà aperta per altre tre settimane, durante le quali solo gli istituti scolastici potranno prenotare visite guidate scrivendo a grandevercelli@gmail.com
La conferenza di Amnesty International, che ha affrontato il tema attualissimo della pena di morte, ha completato il ricco programma dell’evento, registrando il tutto esaurito.
I due relatori (Massimo Persotti e Federico Villavecchia) sono giunti appositamente da Torino e Roma per l'occasione.
I ringraziamenti de "La Rete"
La RETE desidera ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo della mostra: i visitatori, i partecipanti alla caccia al tesoro, la Confraternita di San Bernardino, Amnesty International, le scuole cittadine e tutti i volontari che si sono prodigati nell’organizzazione.
Un evento che ha dimostrato come la storia non sia un semplice elenco di date, ma un patrimonio vivo che ci appartiene; un passato che ci interroga e ci invita a riflettere.
La pena di morte è certamente un capitolo oscuro, ma ricordarlo è comunque fondamentale per costruire un futuro in cui i diritti umani siano sempre rispettati.