Storia & Cultura

Condannati a morte a Vercelli: successo per le prime visite alla mostra

IIniziativa de "La Rete" con Confraternita di San Berbardino e Amnesty, sabato 5 ottobre ci sarà una conferenza

Condannati a morte a Vercelli: successo per le prime visite alla mostra
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Nel coro della chiesa di San Bernardino “La Rete” ha replicato due strumenti di morte dei secoli passati, il ceppo con l’ascia per le decapitazioni (riservate ai nobili) e la forca col cappio per giustiziare tutti gli altri simili a quelli in suo nel 1700. Insieme a queste due “apparizioni” sono esposti cimeli della Confraternita di San Bernardino o della “Buona Morte” I volontari dell'Associazione accompagneranno i visitatori lungo un itinerario che illustrerà le attività svolte dai confratelli quando, dal XVI al XIX secolo, la congregazione religiosa forniva supporto ai condannati a morte. Le prime visite si sono tenute nel fine settimana. I volontari dell’associazione hanno mostrato ai visitatorii i cimeli utilizzati durante il servizio di assistenza al condannato, documenti originali dell'epoca (come il "Libro dei giustiziati" del XVIII secolo).

Particolarmente numerosa la partecipazione alle prime due giornate di apertura sabato 28 e domenica 29 settembre.

L’esposizione sarà visitabile ancora il 5/6 e 12/13 ottobre con apertura 10-12.30 / 14.30-18 ad ingresso gratuito con offerta libera.

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Ma sono altresì in programma anche altre iniziative.

Conferenza con Amnesty e la Confraternita di San Bernardino

Grazie alla collaborazione con la sezione italiana di Amnesty International, sabato 5 ottobre alle 21 si terrà, all'interno della Chiesa di San Bernardino, la conferenza "Storia della Confraternita e della pena di morte dalle origini ai giorni nostri".

Interverranno il prof. Luigi Angelino, governatore della Confraternita di San Bernardino, Massimo Persotti e Federico Villavecchia del Coordinamento pena di morte di Amnesty International - Italia.

Data/orario: sabato 5 ottobre alle 21 ad ingresso gratuito con offerta libera.

Condannati, morti, ammazzati e sepolti
Caccia al tesoro urbana sui luoghi di delitti, patiboli e sepolture

All’iniziativa potranno iscriversi - gratuitamente - sia individui singoli sia gruppi di persone (per un massimo di cinque per squadra).

A ogni singolo iscritto/caposquadra sarà consegnata una mappa del centro storico e, dopo la partenza, saranno inviati indizi via WhatsApp per raggiungere, di volta in volta, le tappe che i concorrenti dovranno individuare risolvendo gli indovinelli ricevuti. Giunti sul posto dovranno inviare un selfie alla "regia" dell'associazione che, verificata la correttezza del luogo, fornirà l'indizio per scoprire quello successivo.

Il partecipante/il gruppo che terminerà il percorso presentandosi per primo al punto di partenza riceverà un buono per un aperitivo presso il bar Portico 4 di piazza Cavour e una chiavetta USB contenente quattordici video-documentari sulla città prodotti da La Rete. A tutti gli iscritti, invece, sarà riservata la possibilità di ammirare l'affresco del XVI secolo all'interno degli ambienti di Palazzo Avogadro di Quinto (via Duomo) raffigurante Simone da Collobiano, opera pittorica molto rara che, per la prima volta, viene mostrata al pubblico.

Data/orario: sabato 12 ottobre. Ritrovo in Chiesa di San Bernardino alle 15:00 per l'iscrizione, inizio attività ore 15,30 a partecipazione gratuita con offerta libera.

 

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