Casa Alciati: visite guidate in un luogo ricco di storia e fascino
Appuntamento il 26 marzo, prenotazione obbligatoria.
Nelle foto alcune vedute di Casa Alciati.
Si parla spesso di "cortile di casa Alciati", per indicare una delle parti del Museo Leone, che è composto appunto dal complesso di casa Alciati, dalla manica di raccordo degli anni Trenta in cui ci sono la maggior parte delle sale storiche e infine Palazzo Langosco. Un "unicum" davvero raro in cui i tesori realizzati da grandi vercellesi sono oggi fruibili a tutti.
Casa Alciati è l'ingresso del Museo Leone, il suo cortile accoglie i visitatori e stupisce i passanti di Via Verdi che, sbirciando dentro, credono di osservare il chiostro di un convento.
È stata abitata da gente umile e lavoratrice; nonostante abbia visto i natali di Camillo Leone e sia stata la sua prima dimora, anche a lui ha celato gelosamente un tesoro.
Gli affreschi del Cinquecento
Dopo quasi quattro secoli tra il 1930 e il 1934, sotto lo scialbo delle pareti di 9 ambienti, si svelò uno dei più importanti cicli pittorici del primo Cinquecento piemontese che restituí all'edificio la sua nobile origine.
Tutto questo è Casa Alciati che domenica 26 marzo alle ore 16 aprirà le porte delle sue stanze per svelare ancora oggi i suoi tesori e in parte i suoi segreti a chi vorrà essere un ospite di altri tempi.
La visita guidata è compresa nel biglietto d'ingresso al museo.
La prenotazione è obbligatoria al 3483272584.