Cultura

“Assedio a Valle Piana” protagonista in biblioteca a Varallo

Prossimo appuntamento sabato 18 novembre

“Assedio a Valle Piana” protagonista in biblioteca a Varallo
Pubblicato:

E’ stato presentato in Biblioteca a Varallo il “romanzo medievale valsesiano” scritto da Umberto Lacchetti: “Assedio a Valle Piana”, che è autore con Giulio Giovannetti di due recenti volumi di storia “automobilistica”: Il trofeo Ford di Rallycross e Cunico e la Ford nei Rally.

Baita dell'Alpe

Lacchetti, all’epoca in cui frequentava le scuole medie in un paese in provincia di Milano, trascorse con i suoi compagni di classe una breve vacanza in Val Mastallone, in una baita, chiamata “baita dell’Ape” nei dintorni di Fobello. Dopo molti anni, come appassionato di ciclismo, tornò negli stessi luoghi, e propose alcuni itinerari ciclistici che furono pubblicati su una rivista del settore. Questo amore per la Val Mastallone si coniugò con quello della storia e nacque il romanzo “Assedio a Valle Piana”, dove si intrecciano le vicende delle quali sono protagonisti il cavaliere Alessandro de’ Rolandi e Giulietta, figlia del conte Lorenzo de’ Rolesi “feudatario” di Valle Piana, mentre il marchese Guidalberto De Marchi è “feudatario” di Valle Stretta. Valle Piana è la Val Mastallone, mentre Valle Stretta è la Val Sermenza. Il racconto si conclude a Cilium: “In una locanda che appariva piuttosto spartana, ma accogliente”, dove i due feudatari s’incontrano per definire l’assetto futuro del territorio e soprattutto le premesse di una pace duratura. La trama del romanzo è completamente inventata: “Ma senza effetti speciali tipo maghi, streghe, draghi”, mentre è realistico lo sfondo della Valsesia nel XIII secolo, negli anni in cui i Conti di Biandrate escono di scena.
Lacchetti ha fatto cenno al “peccato” maggiore nel Medioevo: la “fellonìa”, il tradimento degli obblighi esistenti fra il signore feudale e il suo vassallo, reciprocamente giurati durante l'investitura, censurato anche da Dante nella Divina Commedia. Questo è il concetto base per comprendere lo svolgimento del romanzo che si propone di “lanciare” alcuni messaggi al presente. Attualissimo il tema della guerra e della pace, con l’accento sulla mediazione e la presenza di figure femminili molto emancipate. I due “feudatari” potrebbero essere due moderni imprenditori, l’uno con un approccio “etico” l’altro teso esclusivamente al profitto senza manifestare alcuno scrupolo nel perseguirlo.
La scacchiera in copertina è un’allegoria: l’autore gioca a scacchi contro le avversità della vita, i personaggi del romanzo sono i pezzi disposti sulla scacchiera, ciascuno dei quali racchiude una qualità, o un difetto.
Sia nella narrazione, che nelle tavole che illustrano il volume, firmate da Zut, Guido Pezzolato, Lacchetti ha posto molta attenzione alla “veridicità storica”, infatti l’elmo che nasconde il viso del Cavaliere Nero non ha una celata, ma è un unico pezzo, come era costume di quel secolo. Per le parti di medicina è stata chiesta la consulenza di una ex Primario ospedaliero.
La presentazione varallese si è conclusa con la lettura da parte dell’Autore di un brano del romanzo, che è disponibile presso le librerie del territorio e in Biblioteca a Varallo.

Sabato 18 novembre, alle ore 11, Aldo Lanfranchini, grignaschese, alpino, autore di volumi dedicati alla storia della Valsesia, amante della storia sabauda, presenterà il suo nuovo libro: “Insabbiati” valsesiani in Africa Orientale Italiana,Piera Mazzone Direttore Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo.

Seguici sui nostri canali