Al Museo del Tesoro del Duomo le macchine di Guido Tassini
Il noto grafico ha realizzato con materiali di recupero e memorie di famiglia degli incredibili congegni
In un mondo sempre più smaterializzato ecco le macchine di Guido Tassini. Sono congegni che hanno un cuore e una memoria umana, basta farli funzionare, a manovella, e ti restituiscono ricordi, odori, volti cari. Si possono scoprire grazie alla mostra: “Tax thesauri” al Museo del Tesoro del Duomo.
Guido Tassini è il grafico più famoso di Vercelli, nel 2014 curò il riallestimento grafico proprio del museo del Duomo. ma è anche un artista ironico e brillante. Con inventiva e manualità invidiabile riesce a dare vita a sculture in movimento, come i fantastici uccelli, esposti in cortile, mettendo insieme vecchi attrezzi agricoli (in particolare una falce), frammenti di mobili, ferri arrugginiti, parti di bicicletta e persino un vecchio pitale... Mentre dentro alle sale i consegni sono i più diversi.
«Sono tutti pezzi riciclati» ha sottolineato. Presi dalla sua cascina di Stroppiana o persino dai mobili buttati via. Ma anche foto familiari di oltre un secolo fa che riesce persino ad animare.
Il vecchio ciclostile che crea le parole
Il pezzo che forse è più rappresentativo è il vecchio ciclostile, trasformato in un dispositivo, tutto meccanico, che compone delle frasi sempre diverse, con l’ausilio di una “manina”, la parola, il testo, anche tipografico è uno degli elementi cardine.
Tutte le produzioni chiedono un’interazione del pubblico, «Ma mi raccomando, con attenzione, perché sono fragili».
In dialogo con il Museo del Duomo
Le macchine sono state pensate e piazzate nel percorso espositivo del Museo in maniera da essere in dialogo con gli oggetti sacri. C’è tanta ironia in queste opere e potenziale dissacrazione, ma possono benissimo stare accanto alla riproduzione del monumentale “Cristo” del Duomo senza essere blasfeme.
Ogni macchina ha una targhetta con una descrizione, che è anche una storia, inventata, ma comunque collegata alla verità, possono essere ricordi tramandati, oggetti che non vedevamo da decenni, elementi banali valorizzati ma c’è sempre il vero. Interagendo con esse, inoltre, nascono storie nuove nella mente di chi le fruisce, ripescate nel proprio vissuto.
Il gioco della memoria
Le macchine, tutte funzionanti, sembrano a volte giocattoli, e forse lo sono, nel senso che l’autore, realizzandole, gioca con garbo con i “depositi” di tante vite, la sua e quelle dei familiari e avi, per dire cose grandi con piccoli meccanismi. Un rigattiere dell’anima verrebbe da dire... Bisogna proprio vederle e provarle per capire.
La gallery
La presentazione
Il pubblico
Uno degli uccelli in cortile
Azionamento di una macchina
Altra macchina esposta
Tassini spiegfa uno dei lavori
Foto animata
Un altro strano congegno
Orari
L’esposizione si può visitare dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e domenica dalle 15 alle 18.
In quest’estate altri progetti importanti sono in atto, per informazioni: info@tesorodelduomovc.it, 016151650 oppure www.tesorodelduomovc.it
Gian Piero Prassi