"1984": al teatro Civico la madre di tutte le distopie
Verrà rappresentato mercoledì 31 gennaio
La riduzione teatrale del capolavoro di Orwell dopo i successi di Londra e Broadway, approda mercoledì 31 gennaio alle ore 21, al Teatro Civico “1984”, è un messaggio critico e agghiacciante sulla società che ci scuote.
La storia dell'opera
Arthur Blair, meglio conosciuto come George Orwell lo pubblica nel 1949 “1984”, è un titolo che deriva dall'inversione delle due cifre finali dell’anno in cui Orwell iniziò la stesura. E’ il primo esempio di “romanzo dispotico”, secondo il neologismo coniato nel 1868 da John Stuart Mill, un’utopia negativa. La storia si svolge a Londra, in un mondo viene diviso in potenze totalitarie, dove la vita è costantemente spiata da telecamere dette “teleschermi”, strumenti da cui si diffonde ininterrottamente la propaganda e il controllo.
La trama
Il protagonista Wiston Smith, mal sopporta la rigida dottrina, in forma di ribellione inizia a scrivere un diario, nel quale riunisce tutte le proprie critiche al regime. Durante una manifestazione chiamata “due minuti di odio” incontra Julia, anche lei ostile nei confronti del Governo, fra i due inizia una relazione. Un'altra figura è quella di O'Brien, un potente esponente del Partito Interno. Il romanzo è ispirato dalle esperienze vissute da Orwell durante le guerre, si evidenzia la sua personalità anticonformista, cruda e realista e soprattutto la sua avversione ai regimi totalitari. Centodieci minuti di adrenalina pura, per questo nuovo adattamento, scritto da Robert Icke e Duncan Macmillan, per la regia di Giancarlo Nicoletti, (premio Franco Enriquez 2023) che ha assemblato sapientemente ed efficacemente i diversi quadri di scena, grazie anche alle imponenti e originali scenografie e gli effetti e le videoproiezioni firmate da Alessandro Chiti e in primis loro, gli attori: Ninni Bruschetta, O’Brian “noirissimo“, una passionale Violante Placido, Julia, un sorprendente Woody Neri, Winston e Silvio Laviano, Brunella Platania, Salvatore Rancatore, Tommaso Paolucci, Gianluigi Rodrigues e Chiara Sacco.
Uno spettacolo da non perdere; grazie anche alla collaborazione con Piemonte dal Vivo, che ha pensato ad una programmazione anche per i più giovani con il prezzo del biglietto scontato di 10 euro per gli studenti delle superiori.
Caterina Contato
Perché ha così successo
Nel 1984 Apple, lanciando il suo Macintosh, aveva in un certo senso rassicurato che almeno i suoi computer non sarebbero stati il "grande fratello". Però a quarant'anni di distanza il rischio di un'entità che controlla i nostri movimenti e le nostre vite è sempre più presente, anzi, se vogliamo, in modo più morbido, è già attivo da tempo. Nel romanzo di Orwell le TV di casa potevano sorvegliare ogni singolo cittadino. Oggi questo è possibile semplicemente tramite la "tv" che ci portiamo in tasca.
Peraltro ci sono ancora regimi, come quello della Corea del Nord, che hanno messo quasi letteralmente in pratica il modello orwelliano.
Quindi non si tratta di un esercizio letterario, ma di qualcosa che ci riguarda e forse per questo la riduzione teatrale sta avendo un così grande successo.
Gian Piero Prassi