Cultura

1223, 1823, 2023... La Rete rende omaggio a Guala Bicheri

Una serie di pezzi molto interessanti in mostra al Museo Leone.

1223, 1823, 2023... La Rete rende omaggio a Guala Bicheri
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Dopo l’anno di grandi eventi dedicati agli 800 anni di fondazione della basilica di Sant’Andrea, nel 2019, ci sarà il primo evento in assoluto dedicato agli 800 anni dalla creazione dell’ospedale di Vercelli. A proporlo è “La Rete - Consulta per la promozione del territorio vercellese”. Il titolo è formato da tre numeri: “1223, 1823, 2023", il primo è l’anno in cui il cardinale Guala Bicheri annuncia che intende costituire l’ospedale (non ci sono documenti certi sull’inizio dell’attività), il 1823 corrisponde al ritrovamento dei suoi resti nel “cofano” murato in basilica, e che oggi è a Torino al Museo di Palazzo Madama.

Una ricca mostra

Per sottolineare quest’intreccio di date e rimandi sarà allestita una ricca mostra storico-fotografica, incentrata proprio sul personaggio del Cardinale, ci sarà le replica del cofano stesso e di una serie di altri oggetti e pannelli dedicati. L’esposizione sarà nella sala d’Ercole del Museo Leone, che da anni collabora con la consulta. Sarà inaugurata venerdì 15 settembre alle ore 17,30 e sarà visitabile fino all’8 ottobre con ingresso a offerta libera.
«Avremmo voluto farla al salone Dugentesco - ha spiegato il coordinatore Maurizio Roccato alla presentazione - questo perché era il suo luogo naturale, ma il Comune ci ha chiesto una cifra esorbitante per pulizia e presidio anti-incendio che una realtà come la nostra non può permettersi»

I pezzi da ammirare

Tanti i motivi d’interesse e i “pezzi” da vedere nella mostra. Eccone alcuni fra i più interessanti. Certamente suggestiva la copia di una delle vetrate colorate a grandezza naturale della Basilica di S. Andrea, basata su un acquerello di Carlo Emanuele Arborio Mella, che riproduce fedelmente quelle originali sparite in tempo di guerra e mai più ritornate. Ancora legato alla basilica è un frammento del tabernacolo che era stato rovinato dai ladri, ricostruito da “La Rete” ma che per vari motivi sia la Curia che il Comune impedirono di riunire alla parte rimasta.

Il "foppone"

Di rilievo anche alcune foto e rilievi planimetrici del "foppone", la fossa comune dove venivano sepolti i morti dell'Ospedale (proprio per questo viale Garibaldi in dialetto si dice “Lea dal fupon”). In tema “ospedaliero” vi saranno repliche di strumenti chirurgici medievali provenienti dalla collezione del Museo della Farmacia Picciòla di Carlo Bagliani.
Un’idea interessante è stata quella di rivalutare in euro di oggi i valori delle donazioni del Cardinale e sarà una vera sorpresa scoprire quanto ricco e generoso fosse stato il Guala.

Gli uomini di Guala

Da vedere anche le storie degli "uomini di Guala", una serie di personaggi che, a vario titolo, hanno proseguito la sua opera dedicandosi alla basilica.
Visionabile pure una replica fedele della Magna Carta del 1215, accompagnata da trascrizione latina e traduzione in italiano, spiegando perché sia ancora alla base del costituzionalismo moderno. Ci sono dunque più aspetti interessanti, per un evento che si annuncia istruttivo per conoscere a fondo la nostra storia antica.

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